... Non Solo Cromopuntura

sabato 30 novembre 2013

METODO SEDONA metodo base

Mettiti a tuo agio e concentrati dentro te stesso. I tuoi occhi possono essere aperti o
chiusi.
Passo 1 : Concentrati su un problema del quale vorresti sentirti meglio, e poi permetti a
te stesso di provare qualsiasi cosa stai provando in questo momento.
Essa non deve essere un’emozione forte. Infatti, puoi anche controllare come ti senti
riguardo questo libro e su ciò che vuoi ottenere con esso. Semplicemente dai il
benvenuto a questa emozione e permettile di essere quanto ampia o quanto meglio puoi.
Questa istruzione può sembrare semplicistica, ma necessita di esserlo. Molti di noi
vivono nei nostri pensieri, immagini, e storie riguardo il passato ed il futuro, piuttosto
che essere consapevoli di come in realtà ci sentiamo in questo momento.
L’unico momento in cui noi in realtà possiamo fare qualcosa riguardo ciò che proviamo
(e, a tal proposito, riguardo i nostri affari e le nostre vite) è ORA. Non devi aspettare che
un sentimento sia forte per lasciarlo andare. Infatti, se provi un senso di intorpidimento,
piattezza, di nulla, disconnessione, o di vuoto interiore, questi sono sentimenti che
possono essere lasciati andare tanto facilmente quanto quelli più facilmente
riconoscibili. Semplicemente fai meglio che puoi. Più lavori con questo processo, più
facile sarà per te identificare ciò che tu stai provando.
Passo 2 : Domanda a te stesso una delle seguenti tre domande:
Potrei lasciar andare questa azione ?
Potrei permettere a questa emozione di essere qui ?
Potrei dare il benvenuto a questa emozione ?
Queste domande ti chiedono semplicemente se sia possibile intraprendere questa
azione. “Si” oppure “No” sono entrambe risposte accettabili. Spesso lascerai andare
anche quando dici “no”. Meglio che puoi, rispondi alla domanda che hai scelto con un
minimo di pensiero, tenendoti alla larga dal dubitare te stesso o dall’entrare in un
dibattito interiore riguardo i meriti di quell’azione o delle sue conseguenze.
Tutte le domande usate in questo processo sono deliberatamente semplici.
Esse non sono importanti in quanto tali ma sono disegnate per puntarti verso
l’esperienza del lasciare andare, verso l’esperienza del fermare di resistere.
Vai avanti verso il Passo 3 a prescindere da come hai risposto alla prima domanda.
Passo 3 : a prescindere da quale domanda tu sia partito, domanda a te stesso questa
semplice domanda: Vorrei Io ?In altre parole: Sono Disposto Io a lasciare andare ?
Ancora una volta, tieniti alla larga meglio che puoi dal discutere. Inoltre ricorda che stai
sempre facendo questo processo per te stesso - con lo scopo di guadagnare la tua libertà
personale e chiarezza. Non importa quanto il sentimento sia giustificato, di lunga
durata, oppure giusto.
Se la risposta è “no”, oppure se non sei sicuro, domanda a te stesso: Preferirei avere
questa emozione, oppure preferirei essere libero ?
Anche se la risposta è ancora “no”, vai al Passo 4.
Passo 4: Chiedi a te stesso questa domanda più semplice: Quando?
Questo è un invito a lasciare andare semplicemente ORA. Puoi ritrovarti a lasciare
andare facilmente. Ricorda che lasciare andare è una decisione che puoi creare ogni
volta che tu scegli.
Passo 5 : Ripeti i quattro passi precedenti tanto spesso quanto sia necessario affinché tu
ti senta libero da quel sentimento particolare.
Probabilmente ti ritroverai a lasciare andare un poco di più su ogni passo del processo. I
risultati all’inizio possono essere davvero lievi. Molto velocemente, se sei persistente, i
risultati diventeranno sempre più notabili. Puoi scoprire di avere strati di sentimenti
riguardo un argomento particolare. Tuttavia, ciò che lasci andare è andato via per
sempre.
domande base per rilasciare

Qual é ORA la tua emozione ?
Potresti accoglierla/permetterla?
Potresti lasciarla andare ?
Vorresti lasciarla andare ?

Quando ?

mercoledì 27 novembre 2013

BACCHE DI GOJI

Quanti di voi hanno mai sentito parlare delle bacche di Goji?
In realtà è già da diverso tempo che circolano idee a volte anche errate circa le proprietà di queste
bacche selvatiche.
Ma che cosa hanno di speciale tanto da essere addirittura pubblicizzate dal mondo dello spettacolo?
Prima di consigliare la loro assunzione ai miei pazienti mi sono documentata circa i benefici di questi alicamenti (ossia alimenti dall'elevato contenuto di composti fitochimici che permettono di svolgere una funzione preventiva per diverse patologie) .
Dopo un'attenta ricerca e dopo averle provate in prima persona ho constatato la loro efficacia e ora vi spiegherò il perché di questo loro successo.
Il Goji, dal nome latino Lycium Barbarum, proviene dalla Mongolia interna ed è un arbusto deciduo perenne della famiglia delle solanacee (stessa famiglia di melanzane, pomodori, patate, peperoncino e peperoni) che cresce su viti rampicanti.
Nel paese della Grande Muraglia queste bacche sono considerate da più di 2000 anni come un alimento molto gradito ed un rimedio naturale che aiuta a mantenere l'organismo in buono stato di salute, tanto da meritarle il nome di "frutto della longevità".
Infatti le popolazioni della Cina del Nord e della Mongolia Interna - grazie al loro stile di vita e alle loro abitudini alimentari - sono tra le più longeve del mondo e tra le meno soggette alle cosiddette malattie del benessere, quali malattie cardiovascolari e tumori. La loro dieta quotidiana è arricchita delle bacche di Goji, che fra tutti i frutti della terra rappresentano un vero prodigio, dei potentissimi antiossidanti.
Questi frutti portentosi rappresentano un concentrato assoluto delle caratteristiche del suolo su cui crescono e una fonte nutrizionale completa per l'organismo umano, ricchissimi di sostanze nutrienti quali vitamine C ed E e minerali dalle note proprietà.
Le vitamine del gruppo C ed E proteggono dai radicali liberi e dallo stress ossidativo (funzione anti-age). Il rame, il ferro, il fosforo e il manganese aiutano a regolare il metabolismo energetico.
Grazie alla potente concentrazione di potassio e magnesio aiutano ad aumentare la resistenza muscolare.
La combinazione vincente di zinco e cromo attiva il metabolismo dei macronutrienti offrendo un valido aiuto nelle diete.
In una singola bacca sono racchiusi tutti i principali macro e micronutrienti: carboidrati (efficaci come rinforzo e sostegno del sistema immunitario), proteine, lipidi (tra cui Omega 3 e Omega 6) e Germanio, un potente antiossidante utile per proteggere l'organismo in caso di radiazioni e coadiuvante per artrite reumatoide, ipertensione ed allergie.
Esistono diversi tipi di qualità di Goji, ma stando a recenti scoperte scientifiche la qualità "Xing Dal" risulterebbe essere la migliore per quantità di principi attivi e per composizione qualitativa. Questa qualità è lavorata artigianalmente e ciò permette di mantenere la vitalità del frutto e il valore assoluto dei suoi componenti.
Presente ad un'altitudine di 1500 metri, su un terreno non contaminato, il Goji "Xing Dal" viene essiccato naturalmente al sole, setacciato senza l'intervento di macchine e trattato con tecniche naturali in grado di mantenere e proteggere il raccolto dalla contaminazione degli insetti; questi processi naturali lo rendono un ottimo antiossidante, più di quanto possa esserlo il lampone nero o il cioccolato fondente.
Secondo la scala del grado di capacità antiossidante (tasso Orac), infatti, le bacche di Goji rapprentano il grado più elevato , 25300 contro i 7700 del lampone nero e 13120 del cioccolato fondente, alimenti noti per le loro proprietà antiossidative.
L'altopiano su cui cresce è caratterizzato da elevate escursioni termiche che vanno da +38,5°C a -15°C e da un terreno particolarmente ricco di sali minerali. Ciò fa sì che le piante che sopravvivono in questo luogo avverso sviluppano sostanze che le rafforzano e le arricchiscono di principi attivi.
La loro assunzione viene consigliata come integrazione ad uno stile di vita sano ad adulti, bambini, anziani, sportivi, vegani e - grazie al loro basso indice glicemico - a chi ha bisogno di tenere sotto controllo il proprio peso corporeo.
Possono essere assunte da chiunque, da chi soffre di pallore, affaticamento visivo, gravidanza, menopausa, disturbi associati allo stress, sbalzi di umore e come integrazione ad un regime alimentare controllato. Il suo utilizzo è sconsigliato solo in casi di terapie con anticoagulanti o a chi soffre di allergia al pomodoro.
Aiutano rinforzare il sistema immunitario, a disintossicare il fegato, a migliorare la resistenza muscolare, a sostenere l'organismo durante i periodi di forte stress e a supportare l'idratazione e l'elasticità della pelle.
"Mens sana in corpore sano" dicevano i latini, in effetti la nostra condizione psico-fisica viene molto spesso determinata da ciò di cui ci nutriamo quotidianamente, facciamoci pertanto aiutare da questi alimenti provenienti dalla natura.
Io le assumo giornalmente e vi assicuro che donano tono ed energia da vendere. Dal sapore dolciastro piacevole e dal colore rosso intenso, si presentano essiccate e conservate in sacchetti dalla triplice chiusura ermetica per proteggere le molecole nutrizionali e antiossidanti dalle fonti di calore e dai raggi UV.
Moltissimi studi hanno dimostrato che grazie alla disponibilità dei nutrienti forniti, queste bacche selvatiche offrono un valido sostegno nella regolazione e rigenerazione dei processi metabolici, delle risposte immunitarie e delle attività neurologiche.
La loro assunzione varia da adulto a bambino, in genere negli adulti si consiglia di assumere 1-3 cucchiai al giorno, l'equivalente di 30 gr, sia a bagnomaria, da solo come frutto (come generalmente assumo io) o a piacere aggiunto a yogurt, macedonia, riso, insalate ecc.
Attenzione però, nei bambini la dose consigliata è misurata in cucchiaini e non in cucchiai, da 1 a 3 al giorno.
Gli effetti benefici di queste bacche non sono fantascienza né frutto di trovata pubblicitaria ma pura realtà pertanto le consiglio come supporto a tutti, una sorta di "elisir di lunga vita"!
L'importanza di venire in contatto con altri paesi, altre culture ed abitudini alimentari differenti è sempre fondamentale per chi ama prendersi cura di se stessi e migliorare il proprio stato di salute, grazie alle popolazioni orientali siamo infatti venuti a conoscenza di un portento naturale a noi prima sconosciuto. Fonte



Bacche di Goji
Bacche di Goji
Il superfrutto tibetano che dona salute, giovinezza e forza


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QUELLO CHE I MEDIA NON VI DICONO: Gli avevano dato un mese. Dopo 7 anni, è vivo grazie al LIMONE.



Tre medici e un cardiochirurgo mi avevano dato un mese di vita. Sono passati sette anni. Sono vivo grazie al LIMONE. Ho preso per sei mesi antibiotici per curare una cistite. 
Mi ha curato il LIMONE.

Dopo sei mesi di una cistite devastante, dove a ogni antibiogramma risultava la morte di un batterio ma la vita di altri cinque o sei, dopo aver preso tutti gli antibiotici possibili e immaginabili, senza contare le visite specialistiche fino ad arrivare a un luminare di urologia, in preda alla più cupa disperazione e a bruciori da incubo, ho deciso di provare la “cura” di un amico dietologo, nutrizionista e gastroenterologo. Non gli credevo, ammetto. Non gli ho proprio dato credito convinta che – parliamo di quasi vent’anni fa – solo la medicina “ufficiale” avesse la risposta.
Quando poi arrivi “alla frutta”, in questo caso di nome e di fatto, ti arrendi e provi anche i rimedi…cui non credi. Tanto per non aver rimpianti.
Una spremuta di tre limoni succosi, seguiti da tre bicchieri d’acqua la sera prima di andare a dormire, con l’ordine tassativo di “tener duro” fino al mattino seguente. Convinzione, zero. Disperazione, diecimila. Immaginate la sorpresa quando, dopo solo qualche giorno, non sentivo più bruciore, il sanguinamento era scomparso, e all’ennesimo antibiogramma i valori erano perfetti?
Ma se il limone è riuscito a curare un disturbo come la cistite, forse possiede altre doti nascoste?
Comincia così, una ricerca lunga e laboriosa. Sapete che ricerche diverse hanno dimostrato che Il limone è in grado di uccidere le cellule tumorali, dimostrando un’efficacia 10.000 volte più forte della chemioterapia?Poi t’imbatti nelle dichiarazioni rilasciate a Ok Salute – di cui è garante scientifico – da Umberto Veronesi: “Una bella limonata fa da scudo contro il cancro. La ricerca ha evidenziato per questo frutto un ruolo speciale nella prevenzione, sebbene nessun alimento da solo possa essere uno scudo efficace se non è inserito in una dieta e in uno stile di vita salutare. Nei limoni ci sono molecole con notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, che possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico (DNA) e quindi aprire la strada ai processi di formazione della neoplasia. Sono i flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni, e i limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia e che contribuiscono a fornire il tipico sapore agro). 

In più, hanno il potere di limitare le infiammazioni croniche, che a loro volta sono alla base, spesso, della trasformazione neoplastica dei tessuti. I limonoidi, dal canto loro, mostrano una diretta capacità di frenare alcuni tipi di cellule cancerose, come quelle del neuroblastoma: l’hanno verificato, per ora solo in provetta, i ricercatori della Texas Agriculture Experiment Station di Chillicothe (Stati Uniti). L’ideale è una spremuta di un limone il giorno. E una spruzzata di limone sull’insalata, è un gesto che bisognerebbe ricordarsi di fare più spesso”.
Ulteriori ricerche confermano che il limone è un rimedio provato contro praticamente tutti i tipi di tumore. Non solo, è uno spettro anti-microbico contro le infezioni batteriche e i funghi, funziona come antidepressivo, utile contro stress e disturbi nervosi, regolatore di pressione alta, combattente naturale di parassiti interni e vermi.
Secondo uno studio statunitense, il limonene, sostanza contenuta nel limone, pare sia impiegata con successo nella distruzione dei calcoli nella cistifellea, e nella cura di tumori a pancreas, stomaco e intestino.
Ma torniamo ai flavonoidi: uno studio pubblicato su Journal of Agricultural and Food Chemistry rivela che queste sostanze sono in grado di limitare l’azione di particolari molecole con alto potenziale cancerogeno. Un’altra ricerca, pubblicata su Current Cancer Drug Targets, afferma che i flavonoidi hanno il potere di rallentare il processo di duplicazione delle cellule tumorali.
Allora perché siamo costretti ad assumere versioni sintetiche di sostanze naturali?
Un nostro lettore scrive che il limone gli ha salvato la vita. “Tre medici, un cardiochirurgo…un mese di vita…storia lunga ma sono vivo dopo più di sette anni, non assumo più alcun farmaco”. Come, scusa? “In poche parole dopo il ricovero, dopo aver fatto tre volte l’Ecocolordoppler (metodica diagnostica non invasiva, che permette la visualizzazione ecografica dei principali vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico al loro interno nda) tre medici diversi e un cardiochirurgo mi danno da un mese a una settimana di vita. Diagnosi: una necrosi ha compromesso già più del 25 % del cuore…Non si può più fare molto … Arrivederci e grazie! Una mia carissima zia mi consiglia “metti il Limone”. Così ho fatto, direttamente sul cuore: piano piano ho avuto miglioramenti fino alla completa guarigione”.
Il succo di limone è utile nel prevenire e curare la malattia? Pare proprio di sì. Ha un sapore abbastanza gradevole e soprattutto non produce gli effetti terribili della chemioterapia. Ma interessante è l’effetto che produce su cisti e tumori.
Inevitabile continuare a cercare, il WEB e i libri sono fonte inesauribile di bufale, certo, ma anche di notizie.
Come diceva Agatha Christie: “Una coincidenza è una coincidenza, due coincidenze fanno un indizio, tre coincidenze fanno una prova”.
Una delle fonti sulle proprietà anticancerogene del limone ha dell’incredibile, perché arriva nientemeno che da uno dei più grandi produttori di droga al mondo: dal 1970, dopo più di venti test di laboratorio, si rileva che distrugge le cellule maligne in dodici tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, polmone e pancreas.
Addirittura, secondo l’Istituto di Scienze della Salute di Baltimora, i composti dell’albero di limone hanno dimostrato un’efficacia 10.000 volte superiore di uno dei più usati farmaci chemioterapici. Non bastasse, pare che questo tipo di terapia a base di estratto di limone abbia la capacità di distruggere solo le cellule tumorali maligne senza influire su quelle sane.
Gli studi sul limone davvero si sprecano, così scopriamo che il limone è un valido aiuto anche per chi ha poche difese immunitarie perché può “aumentare” la produzione dei globuli bianchi. Anche per quanto riguarda il trattamento del diabete, questo frutto si è dimostrato un ottimo deterrente.
Studi scientifici in fase ancora embrionale, hanno individuato nella tangeritina, elemento presente nella buccia del limone, la possibilità di controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Allo stesso tempo, sono all’esame i suoi effetti positivi nella cura del morbo di Parkinson.
Secondo la Reams Biological Ionization Theory, il limone sarebbe l’unico alimento anionico al mondo, caratteristica che lo renderebbe particolarmente benefico per la salute, grazie al contributo dato nell’interazione tra cationi e anioni, necessaria per la produzione di energia a livello cellulare.
Per le proprietà depurative e disintossicanti, sarebbe opportuno bere una spremuta di limone il mattino a digiuno. Tutti siamo convinti delle sue proprietà astringenti? Ebbene, bevuto il mattino, il limone aiuta a regolare l’intestino…e combatte la cellulite.
Ma l’uso del limone è davvero infinito: tarmicida naturale, è sufficiente appendere negli armadi qualche sacchetto di tela contenente scorze di limone secche per tenere alla larga le tarme.
Gli antichi Egizi ne usavano il succo per curare le dermatiti. Potremmo andare avanti all’infinito, ma se gli antichi usavano il limone come vera e propria medicina naturale in grado di curare e prevenire malattie, dov’è finita tutta questa conoscenza?


Concludiamo con una breve sintesi, una sorta di “Bignami” dei benefici effetti del limone:
  • Ostacola l’insorgere dell’osteoporosi
  • Riequilibra il Ph del corpo
  • Migliora la digestione
  • Favorisce il riposo
  • Previene raffreddore e influenze
  • Depura il fegato
  • Elimina gli acidi urici
  • Favorisce l’attività intestinale
  • Dissolve i calcoli biliari, renali e i depositi di calcio che si accumulano nei reni
  • Previene la calcolosi urinaria
  • Contrasta i radicali liberi
  • Previene l’invecchiamento cellulare dell’organismo
  • Abbassa il colesterolo
  • Favorisce la digestione
  • Ha proprietà antibatteriche
  • Elimina i parassiti intestinali
  • Rafforza i vasi sanguigni
  • Regola la pressione del sangue
  • Ha proprietà anticancro
  • Favorisce la produzione di energia
Se una mela il giorno toglie il medico di torno, cosa ci costa aumentare l’utilizzo del limone nella nostra vita quotidiana, partendo dal famoso bicchiere il mattino?

Pubblicato da Antonio
http://www.veritaoltreilsistema.com
Finta Tolleranza

martedì 26 novembre 2013

Scopri come migliorare il metabolismo e prevenire il cancro, diabete e altre malattie

Scopri come migliorare il metabolismo e prevenire il cancro, diabete e altre malattie ottenendo più benessere e vitalità. Leggi in anteprima la prefazione di Masashi Saito.

Come medico che opera sia in Giappone sia negli Stati Uniti trovo terribile che davvero poche persone la conoscano, perché si tratta di un fattore essenziale per la valutazione del proprio stato di salute.
Nel caso di malattie da raffreddamento, per esempio, molti decidono se rivolgersi o no al medico in base alla temperatura. La maggior parte delle persone sembra in genere presupporre che 37 °C corrispondano a una leggera febbre, trattabile con farmaci senza obbligo di prescrizione. Si preferisce invece rivolgersi al medico per una visita quando la temperatura sale a 38 °C. Ma il semplice valore numerico della temperatura corporea non è di per sé sufficiente a valutare se si tratti di un lieve rialzo di temperatura o di febbre.
Infatti, per un individuo con una temperatura corporea normale di 36,5 °C, 37 °C i non rappresentano ancora un lieve rialzo di temperatura, mentre per chi abitualmente registra 35,5 °C, una temperatura di 37 °C comporta già un certo rischio di febbre. Per il controllo della salute è perciò importante conoscere  bene il proprio valore normale. Dunque, qual è pervoi questo valore? Di fatto, il numero di persone con una temperatura corporea inferiore ai 36 °C è fortemente aumentato.
Una temperatura troppo bassa è una condizione non priva di rischi per l'organismo, ma la maggior parte delle persone non ne è consapevole; perciò i più ritengono che non si tratti di un fatto grave e non se ne preoccupano ulteriormente. C'è addirittura chi in qualche misura se ne compiace: «Ho la temperatura bassa per natura». Ignorare una temperatura corporea troppo bassa è però pericoloso, perché si tratta di una condizione che può portare a diverse malattie: da disturbi lievi come problemi della pelle, stitichezza e parodontosi fino a malattie serie come l'ulcera gastrica, il diabete, l'osteoporosi, la colite ulcerosa, il cancro, la malattia di Menière (una malattia dell'orecchio interno accompagnata da vertigini, perdita di udito e tinnito), la polmonite interstiziale (infiammazione delle aree fra gli alveoli polmonari), il Parkinson e la demenza. A queste si aggiungono disturbi allergici come l'asma, la neurodermite e il raffreddore da fieno, che una volta comparsi sono difficili da eliminare completamente con le terapie. In presenza di bassa temperatura corporea si ha un aumento del rischio che queste malattie insorgano e si aggravino.
In questo libro vorrei spiegare, sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, come si può arrivare a temperature così pericolosamente basse e perché tale condizione può portare a diverse malattie. Vorrei al tempo stesso presentare un metodo particolarmente efficace che permette di aumentare la temperatura corporea e di ottenere così un organismo più sano.
Sapete indicare la temperatura corporea normale di un organismo sano? Il valore normale in un individuo sano è fra i 36,5 e i 37,0 °C. Probabilmente molti rimarranno sorpresi dal fatto che la temperatura sana sia più alta di quanto si attendessero. La vostra è compresa fra questi due valori? In assenza di sintomi patologici soggettivi come dolori o spossatezza, 37 °C non sono una temperatura alta, ma normale e sana.
Nel passato, quando le terapie mediche non erano così progredite e diffuse, un alto livello di temperatura era un segnale molto temuto, perché lo si metteva in relazione con il decorso di malattie mortali. Poiché anche in Giappone ci sono stati tempi in cui molti morivano di malattie infettive accompagnate da febbre alta come il tifo addominale o la malaria, la paura della febbre in questo paese appare particolarmente marcata. Ma nella nostra epoca, in cui l'impiego degli antibiotici è una pratica comune e le terapie mediche hanno compiuto grossi progressi, una temperatura  troppo bassa risulta in realtà più pericolosa della febbre. Perciò dovrebbe essere chiaro a tutti che quando la temperatura scende al di sotto dei valori sani, si tratta di un segnale di avvertimento inviato dal corpo.
Come si verifica dunque questo abbassamento della temperatura corporea? Il motivo principale è lo stress. Come evidenzia l'espressione "società dello stress", usata per definire la realtà  moderna, la nostra vita è caratterizzata da una tensione costante che si manifesta in molte forme: dallo stress fisico, a quello psichico, a quello determinato dall'ambiente. In termini molto approssimativi si può distinguere anche fra "stress leggero" occasionale e "stress grave" cronico. Il nostro organismo dispone però di due metodi per gestire lo stress e conservare la salute. La prima funzione è la creazione dell'equilibrio nel sistema neurovegetativo.
Infatti con i sistemi simpatico e parasimpatico il nostro corpo dispone di due parti complementari del sistema nervoso, che insieme regolano l'organismo e provvedono all'equilibrio vegetativo.
Se ad esempio lavoriamo, pratichiamo sport o ci comportiamo in modo aggressivo, l'organismo è controllato dal simpatico. Se invece dormiamo o ci rilassiamo, il parasimpatico assume il controllo. Anche il nostro sistema immunitario, che ha il compito di proteggerci da tutte le possibili malattie, è programmato in modo tale da funzionare in base all'equilibrio vegetativo. Quest'ultimo regola il sistema immunitario, che protegge l'organismo dall'aggressione di fattori di stress provenienti dall'esterno come i batteri e i virus.
Il corpo dispone poi di una seconda funzione che si attiva in caso di danni alle cellule, le componenti più piccole dell'organismo, oppure quando insorge un fattore  di stress all'interno dell'organismo stesso: l'equilibrio ormonale. Quest'ultimo è regolato dalle ghiandole surrenali, piccoli organi poco appariscenti dalla forma di un onigiri (polpetta di riso giapponese) situati sui reni. La funzione dei surreni non consiste però nel sostenere l'attività renale: questa ghiandola ha semmai il compito  di sintetizzare gli ormoni detti corticoidi, grazie ai qualiè fra l'altro possibile riparare i danni cellulari.
In questo modo il sistema immunitario e ormonale  provvedono a proteggere il nostro organismo da diverse  forme di stress. Se queste due funzioni operano normalmente, noi rimaniamo sani. Ma anche questi sistemi hanno i loro limiti: se uno stress intenso perdura a lungo, il simpatico e il parasimpatico sono sottoposti a tensione eccessiva, e questo porta a disturbi dell'equilibrio
vegetativo. Allo stesso modo, anche le ghiandole surrenali si affaticano in caso di grave e prolungato stress, fino al punto che la produzione di corticoidi si arresta. Se l'equilibrio neurovegetativo è disturbato, la circolazione sanguigna peggiora, e questo porta fra l'altro anche all'abbassamento della temperatura corporea. Se l'equilibrio ormonale è disturbato, la rigenerazione delle cellule danneggiate ne risulta rallentata, e poiché in questo modo l'energia cellulare diminuisce, anche questo  porta a un abbassamento della temperatura corporea. Quest'ultima è perciò l'indicatore migliore per valutare se queste funzioni siano normalmente operanti oppure no. In parole semplici, sia il sistema immunitario sia la secrezione ormonale funzionano normalmente e la  temperatura corporea è normale. Se questa è così alta da poter parlare di febbre, il sistema immunitario è impegnato a correggere i disturbi subentrati nell'organismo. Se invece è troppo bassa, da un lato la funzione del sistema immunitario ne risulta rallentata, e dall'altro si hanno disturbi della secrezione ormonale.
Perché dunque ci si ammala se si ha una bassa temperatura corporea? Anzitutto la temperatura ha una grossa influenza sul sistema immunitario: se scende di un grado, la risposta immunitaria cala in percentuale pari a circa il 30 per cento. E se cala la risposta immunitaria, l'organismo non può più essere difeso in modo adeguato dai batteri e dai virus. In seguito a disfunzioni può accadere che il sistema immunitario aggredisca le strutture fisiche dell'organismo stesso, e che insorgano così malattie.
Una bassa temperatura corporea porta anche all'acidosi e all'accelerazione del processo di invecchiamento. Inoltre il ricambio delle cellule sane subisce un deterioramento, mentre a basse temperature corporee, intornoai 35 °C, le cellule cancerose si moltiplicano a notevole  velocità. In breve: se con una bassa temperatura le difese immunitarie calano, questo porta all'insorgere e all'aggravarsi delle malattie. E se in questo modo le condizioni fisiche del soggetto peggiorano e la temperatura subisce un ulteriore abbassamento, l'organismo scivola in una "spirale negativa".
Cosa possiamo fare, allora, per rimanere sani? Il metodo più semplice ed efficace per ottenere un organismo sano e immune alla malattia è favorire l'aumento della temperatura corporea.  Dovremmo perciò impegnarci a ottenere di tanto in tanto un valore superiore e a mantenerlo costante. A questa procedura ho dato il nome di "Metodo per l'aumento della temperatura corporea". Se riusciamo ad attuare questi due punti possiamo vivere una vita sana.
Come già affermato, la risposta immunitaria cala del 30 per cento se la temperatura scende di 1 °C. Sapete anche in che misura la risposta immunitaria aumenta con l'innalzamento di un grado della temperatura corporea? La sorprendente risposta è: del 500-600 per cento. Se cioè la temperatura aumenta di un solo grado, la forza immunitaria è moltiplicata per cinque o sei volte. Se in caso di raffreddamento subentra la febbre, si tratta di una reazione di difesa dell'organismo volta a rinforzare le difese immunitarie mediante l'aumento della temperatura corporea.
La spirale negativa entra in azione quando il sistema immunitario è indebolito da una temperatura corporea bassa, e i sintomi patologici ne risultano ulteriormente aggravati. Se invece si porta consapevolmente la temperatura a valori superiori, il sistema immunitario ne viene rinforzato, e i danni cellulari vengono riparati. Questo mette l'organismo in condizione di regolare l'equilibrio
ormonale e altre funzioni fondamentali per la conservazione della salute. Grazie all'aumento della temperatura corporea possiamo mantenere un organismo sano e resistente alle malattie e allo stress.
Qual è però il metodo migliore  per aumentare la temperatura in modo duraturo? In due parole, la risposta è: con l'allenamento muscolare. I muscoli infatti sono l'organo più grande ai fini della produzione di calore. Anche il fatto che le donne siano  più freddolose rispetto agli uomini dipende dalla loro massa muscolare inferiore. A questo riguardo occorre considerare che il punto non è aumentare la massa muscolare, quanto piuttosto allenarla. Se i muscoli vengono allenati, la loro massa in certa misura aumenta, ma di per sé la formazione di muscoli non significa che questi siano allenati. È bene chiarire soprattutto alle donne, che nutrono avversione per una muscolatura particolarmente sviluppata, che allenamento muscolare e bodybuilding sono due cose completamente diverse. Se dico: «Allenate i vostri muscoli!», molte lettrici si domanderanno preoccupate se questo potrà far loro perdere una linea armoniosa. In realtà, se si desidera mantenerla il più a lungo possibile è assolutamente necessario allenare i muscoli.
Purtroppo lo stress continuo a cui è sottoposto il corpo a opera della gravità fa sì che anche una linea perfetta negli anni si vada perdendo. Se però si tengono in allenamento i muscoli di determinati punti del corpo, il loro lavoro si oppone alla gravità e provvede al mantenimento della linea desiderata. Una bassa temperatura corporea provoca anche danni a livello cellulare. Invece un innalzamento costante della temperatura è la migliore strategia segreta anti- età, perché non solo ci rende più resistenti alle malattie, ma ci mantiene anche più giovani. Come medico posso affermare che se aumenterete la vostra temperatura corporea sarete più sani.
Quando lo scopo è curare o prevenire la malattia, è particolarmente importante preoccuparsi del proprio corpo e mobilizzare tutte le forze di cui esso dispone in origine. E tuttavia, poiché ogni giorno siamo così irrimediabilmente occupati, ci manca il tempo per dedicarci al nostro organismo e curarlo in maniera adeguata. È per questo che molti fra noi non sono in grado di sfruttare pienamente le forze di cui dispongono dalla nascita. A breve termine questo non provocherà gravi danni, ma se trascuriamo a lungo la nostra salute, prima o poi dovremo constatare che il  processo di invecchiamento è già nettamente progredito, finché finalmente ci decideremo a prestare al nostro corpo l'attenzione che merita.
Poiché disponiamo di diversi meccanismi di regolazione, fino a un determinato punto i danni restano sotto la superficie, ma quando si va oltre tale punto, spesso si ha un improvviso  peggioramento del proprio stato di salute. Il fatto è che le capacità innate del nostro organismo sono assai più straordinarie di quanto normalmente immaginiamo. Quando cominceremo a condurre una vita che abbia più riguardo delle cellule che costituiscono il nostro organismo e dedicheremo loro la dovuta attenzione, faremo sì che le forze originarie del nostro corpo possano essere rapidamente ripristinate. Per prima cosa vorrei comunicarvi un'idea generale delle straordinarie funzioni di cui il nostro corpo dispone, per poi dimostrarvi gli effetti meravigliosi che un aumento della temperatura corporea porta con sé.
Ciò che però mi sta più a cuore è che il lettore integri nella sua vita quotidiana le cose che gli vengono qui spiegate a livello teorico e ne ottenga un miglioramento della qualità della vita. Il mio più grande desiderio è che questo libro vi aiuti ad aumentare la vostra temperatura corporea e che vi consenta così di vivere meglio. (Masashi Saito)

domenica 24 novembre 2013

CRISTALLOTERAPIA E CHAKRA

NUMERO GHIANDOLA PECULIARITA' COLORE


( 1 ) surrenale istinto all'autoconservazione rosso
( 2 ) gonadi energia sessuale arancio
( 3 ) pancreas ego, memoria, autoaffermazione giallo
( 4 ) timo affettivita', comunicazione verde
( 5 ) tiroide analisi, creativita', comprensione azzurro
( 6 ) ipofisi intuizione, senso dell'unita' indaco

( 7 ) epifisi coscienza universale bianco

Per una perfetta salute, fisica, mentale e spirituale,
l'energia ( KUNDALINI ) deve essere libera di scorrere
senza impedimenti attraverso il canale che unisce i chakra.
Di frequente, invece, si manifestano delle occlusioni, che
possono essere di varie origini, con componenti
psichiche fisiche o anche energetiche, pertanto la vitalita' di
Kundalini risulta ridotta.


Normalmente, questa "occlusione" o "blocco" avviene in
corrispondenza di punti particolari detti CHAKRA .
CHAKRA e' un termine sanscrito, significa
"ruota". E' un vortice di energia dotato di due "aperture" o
"uscite", una anteriore ed una posteriore,
che governa un gruppo di funzioni.
Ogni vortice gira secondo un verso ed una precisa
frequenza determinando la propria emanazione
cromatica.Si tratta di luoghi energetici di fondamentale
importanza che si manifestano a vari livelli della colonna
vertebrale e del cranio, lungo il canale di
scorrimento dell'energia, che nasce dalla base della
spina dorsale e sale attraverso di essa fino al'apice della testa.

I chakra assorbono l'energia universale, la scompongono e la convogliano lungo i canali energetici









































 http://www.geocities.com/la_cristalloterapia/chakra.html
1 di

mercoledì 20 novembre 2013

GUARIGIONE ATTRAVERSO LE SEQUENZE NUMERICHE


Dal famoso scienziato russo una nuova e straordinaria tecnica
Compito principale consiste nell’apprendere a pensare come dio, il creatore.”Grigori Grabovoi (1963-vivente)
E’ possibile pilotare la realtà? Secondo il famoso scienziato russo Grigori Grabovoi sì: attraverso le efficaci tecniche che vengono insegnate in questo libro è possibile creare in modo assolutamente semplice la realtà che vuoi, in funzione del tuo e dell’altrui benessere attraverso il ripristino cosciente della salute psicofisica.
Ogni sistema, sia esso un atomo o un pianeta, possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma. Se per qualche ragione tale complesso entra in crisi la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoi, si esprime come un discostamento dall’ordinamento divino preesistente. Tuttavia è possibile correggere tali distorsioni, tramite singoli codici numerici; infatti ogni numero di una sequenza numerica non è altro che una frequenza, che può esser usata per ripristinare l’ordine divino.
“Questo metodo permette di guarire le persone  o di ripristinare la salute in modo preventivo,  attraverso la concentrazione sui numeri che corrispondono alle singole diagnosi”.
In questo straordinario libro Grigori Grabovoi ti consegna un efficace metodo per migliorare le condizioni di salute attraverso la concentrazione su numeri di sette, otto e nove cifre, che gli sono stati rivelati nel corso di numerosi anni di attività.
Utilizza questo sapere per creare l’equilibrio armonico in ogni cosa e pilotare la realtà.
Tutto dipende da te!
Scopri i numeri di Grabovoi con il nuovo libro in italiano del matematico russo
Fin dalla sua nascita l’uomo è legato alle altre persone e alla natura, a quel gigantesco sistema che normalmente conosciamo come Universo. Se una qualsiasi relazione fra noi e l’universo viene distorta, cambia l’intero sistema che sta alla base dell’armonia dell’universo, e ciò può tradursi, per esempio, in una malattia.
Tuttavia, tali distorsioni possono essere corrette, e correggendole possiamo guarire dalle malattie da esse generate. I legami tra i vari elementi dell’universo sono costituiti da frequenze: reimpostando le frequenze corrette, si corregge la distorsione e si ripristina l’armonia naturale e corretta tra le cose.
Lo scienziato russo Grigori Grabovoi ha tradotto queste frequenze in sequenze numeriche, più facili da utilizzare.
Infatti, ogni informazione, e quindi ogni frequenza, può essere codificata in una sequenza di numeri, con una propria vibrazione spirituale ed energetica e con una propria efficacia.
In “Le Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il Tuo Corpo”, il libro di Grigori Grabovoi, finalmente tradotto e pubblicato in italiano, sono presenti oltre mille sequenze numeriche, ciascuna associata a un determinato disturbo: si va dai più banali mal di testa o di schiena a tumori, epatiti, malattie cardiocircolatorie ….
Le sequenze numeriche di Grabovoi sono costituite da 7-8-9 cifre, e permettono di praticare l’autoguarigione in qualsiasi luogo e in qualunque momento: è sufficiente focalizzarsi sulla sequenza di numeri corrispondente ai nostri sintomi o alla nostra malattia. Visualizzare tali numeri mentalmente permette di farli nostri, e di riallinearci alla corretta frequenza, di cui tali numeri sono portatori.
In tale modo possiamo ristabilire la corretta armonia all’interno del nostro corpo.
Ciò permette non solo di ripristinare il proprio stato di salute corretto, ma contribuisce alla rigenerazione di cellule e organi e al ringiovanimento dell’intero corpo umano.
Non solo, tali sequenze numeriche possono essere applicate anche su altre persone e sull’ambiente circostante: in tal modo possiamo contribuire attivamente al mantenimento dell’ordine, e delle corrette frequenze del mondo che ci circonda. E viceversa, essere circondati da corrette frequenze accelera la propria autoguarigione e il proprio ripristino.
La tua coscienza è uno strumento molto potente.
Impara a sfruttarla correttamente.
Estratto da Le Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il tuo Corpo di Grigorij Grabovoj
Come lavorare con le sequenze numeriche presenti nel libro
Iniziamo sempre con un macro pilotaggio secondo l’insegnamento di Grigorij Grabovoj che si basa sui concetti di Salvezza globale e Sviluppo armonico.
Vogliamo innanzitutto augurare a tutti coloro che si trovano nella stessa situazione un miglioramento e cioè lo stato ottimale.
Prima d’iniziare il lavoro di pilotaggio con le sequenze numeriche può essere vantaggioso attivare uno stato d’ispirazione, il che significa mettersi sul livello dello spirito. Ponendosi su questo livello, che inizialmente si ottiene semplicemente dicendo:
«Io sono nello spirito», ci permettiamo di lavorare sulla struttura informativa e di cambiarla con l’ausilio della coscienza. In successione ci si concentra sulla specifica sequenza numerica (recitarla mentalmente o ad alta voce) per portare l’oggetto stesso verso la norma divina ottenendo così la ri-armonizzazione.
Concentrazione su sequenze numeriche lavorando con sfere.
Un’ulteriore possibilità è quella di trascrivere la sequenza numerica visualizzandola in una sfera di luce per collocare poi quest’ultima nella parte che si desidera ri-armonizzare
Un altro metodo ancora è quello di scrivere le sequenze numeriche direttamente sulla parte del corpo che soffre della problematica e/o su un foglio che dovrà poi esser sempre portato appresso.
Sei pronto ad approfondire l’utilizzo di questi metodi, come abbinarli e soprattutto a scoprire quali sono le Sequenze Numeriche adatte a raggiungere il tuo perfetto equilibrio armonico?
Il libro di Grabovoj ne contiene una quantità enorme, un’opera monumentale che tra poco potrà essere nelle tue mani!



Grigorij Petrovich Grabovoj è uno scienziato russo laureato in matematica e meccanica applicata alla Tashkent State University.
È un accademico della International Academy of Informatization e membro corrispondente della Russian Academy of Sciences.

È autore di una innovativa tecnica di guarigione che utilizza sequenze numeriche.


Grabovoj sostiene che l'uomo è circondato da un campo informativo che agisce sia su se stesso sia in relazione con il mondo esterno.
In questo campo è contenuto il progetto del corpo nel suo stato originario e nella sua perfezione.
Le deviazioni della norma creativa originaria perfetta, portano a squilibri e blocchi nell'organismo.

Traumi passati, blocchi mentali e subconsci interrompono e disturbano questo campo informativo.
Secondo Grabovoj il mondo è strutturato nel seguente modo: l'anima crea delle frequenze di luce e informazioni e lo spirito le sposta nella coscienza.
L'informazione viene ricevuta e si manifesta in forma di materia.
Se l'informazione cambia anche il mondo cambia, e noi cambiamo con esso.
Una guarigione degli organi è dunque sempre possibile perché l'informazione originale è contenuta nel campo informativo.
Nella nostra anima esiste un punto d'archiviazione dove sono immagazzinate tutte le informazioni.
Ogni persona che lavora con il punto d'archiviazione può rinnovare se stessa.





Tutto ciò che serve è il desiderio di voler aiutare se stessi o gli altri.

Ogni organo, ogni parte del corpo ha una vibrazione corrispondente, lo stato originario dell'organo stesso, che Grabovoj ha tradotto in sequenze numeriche.
La concentrazione su queste sequenze riporta l'organo al suo stato naturale.

Ci si può concentrare sui numeri leggendoli da sinistra a destra o viceversa, ma si può anche scriverli direttamente sulla parte dolorante, quando possibile.
Volendo si può anche scrivere la sequenza su un foglietto di carta e poi metterci sopra un bicchiere d'acqua in modo che gli venga così trasmessa l'informazione.

Nel libro "Le Sequenze Numeriche Per Rigenerare e Guuarire il Tuo Corpo", vengono riportate oltre 1000 sequenze abbinate ai più svariati disturbi e patologie.

Alcuni esempi:

ARTERIOSCLEROSI - 54321898
IPERTENSIONE - 8145432
IPOTENSIONE - 8143546
REUMATISMO - 5481543
ARTRITE REUMATOIDE - 8914201
PERIARTRITE - 4548145
BRONCHITE ACUTA - 4812567
CIRROSI DEL FEGATO - 4812345
EPATITE - 5814243
GASTRITE -5485674
IPOVITAMINOSI - 5154231
MAL DI TESTA - 4818543
NEVRALGIA DEL TRIGEMINO - 5148485
ECZEMA - 548132151
MIOPIA - 548132198






Le Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il Tuo Corpo Grigori Grabovoi

Sequenze Numeriche per Rigenerare e Guarire il Tuo Corpo
Dal famoso scienziato russo una nuova e straordinaria tecnica
Grigori Grabovoi

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http://divinetools-raja.blogspot.it/

domenica 17 novembre 2013

RAGGI VITALI di Nabuo Shioya



Avendo un ambulatorio per conto mio, potevo curare con la pranoterapia senza dover renderne conto a nessuno e sulla targa dello studio ho aggiunto: “Centro di ricerca sui raggi vitali”. Se i pazienti lo desideravano o io lo ritenevo necessario, oltre che con la medicina occidentale li curavo anche con la pranoterapia, abbinandola naturalmente alla forza dell’immaginazione.

    Mentre appoggiavo le mani sulla parte malata o sulla testa del paziente, raddoppiavo l’efficacia della terapia immaginando che la malattia fosse già stata guarita. Non facevo affidamento solo su metodi terapeutici esteriori come i farmaci.

 Con i raggi vitali e l’immaginazione viene attivata l’energia vitale del paziente stesso, cioè la facoltà di autoguarigione dell’organismo. E i farmaci che prescrivevo venivano “conditi” con questa immaginazione.

Per quanto ci si possa ostinare a insistere che i raggi vitali e la pranoterapia sono privi di scientificità, resta il dato di fatto che mi sono serviti per guarire molte persone, e queste guarigioni non possono essere liquidate come fantasie.

    Un medico generico è addirittura l’incarnazione della medicina empirica, una medicina in cui come in quella orientale e in quella cinese, ci sono solo esempi clinici e non ci sono esperimenti. La medicina moderna, sostanzialmente analitica, è invece critica nei confronti di questo tipo di approccio. In effetti, la sovrastruttura concettuale della medicina orientale è radicalmente diversa da quella della moderna medicina occidentale e per questo la sterile disputa fra le due continua tuttora. Lo scambio di opinioni è un bene, ma è tristissimo dover constatare che in tal modo si trascura il paziente, che invece dovrebbe essere al centro dell’attenzione. La medicina analitica non prende in considerazione il paziente, bensì gli organi; non si rivolge all’individuo malato prendendone in esame l’organismo nel suo complesso, ma si limita a una palpazione della parte dolente o dell’organo. Il paziente è visto esclusivamente come oggetto della terapia, priva della particolarità di considerare la persona nel suo insieme.

    Nasce dunque una certa diffidenza nei confronti di questa medicina: le persone non amano essere trattate come oggetti. Da questo disagio sorgono domande, sulle quali si discute con veemenza, e pareri controversi, come se il medico debba informare il paziente sulla sua malattia e chiedere il suo consenso alla cura.

    Dato che sia la medicina empirica che quella analitica presentano dei lati positivi, è necessario integrare i loro punti di forza all’interno di una medicina olistica.

    E nonostante la medicina, soprattutto quella occidentale, sia ovviamente orientata alla cura delle malattie, è comunque importante attivare la capacità curativa naturale insita in ogni essere vivente e ottenere un organismo che non si ammali. Da quando ho aperto il mio studio medico a oggi, il mio lavoro si è sempre focalizzato su questo obiettivo.

    Non è l’organo che va guarito, ma la persona nel suo insieme; non la malattia, ma il malato. La pranoterapia e la terapia dei raggi vitali sono una espressione di questa visione olistica della medicina.

















IL POTERE DELL'IMMAGINAZIONE di Nabuo Shioya

Due esempi

    Pur essendo medico, ho sperimentato sulla mia pelle la possibilità di guarire dalla cataratta senza assistenza medica.

    Sono sano, ma invecchio comunque e solo in parte sono in grado di sottrarmi ai fenomeni dovuti all’età avanzata. Verso gli ottantacinque anni ho avuto la sensazione che la mia vista stesse calando. Dalla visita oculistica a cui mi sono sottoposto è effettivamente emerso che il mio cristallino era torbido. La diagnosi era “cataratta” e mi è stato consigliato l’intervento chirurgico.

    Ho chiesto se ci fosse un’altra possibilità di cura oltre all’operazione e l’oculista mi ha risposto di no, come se fosse del tutto ovvio.

    «Ah, è così?», ho pensato ridendo, e sono tornato a casa, dopo di che non sono più andato dal medico. Com’è stato possibile? Mettendo ogni giorno in pratica il metodo, mi sono immaginato di essere già completamente guarito dalla cataratta e mi sono rappresentato più volte questa situazione. Nel frattempo sentivo di recuperare a poco a poco la vista, e quando mi sono fatto visitare da un altro oculista mi sono sentito dire che c’erano lievi sintomi di cataratta, ma allo stadio iniziale. La mia cataratta non era allo stadio iniziale, ma in via di guarigione! Naturalmente non mi sono fatto operare e nel frattempo la cataratta è scomparsa del tutto.

    Poco dopo ho cominciato a soffrire di ipertrofia prostatica: facevo fatica a urinare e mi sembrava di avere la vescica sempre piena. Come avevo già fatto per la cataratta, anche in quel caso ho usato il metodo, immaginando che la prostata fosse già guarita. Quella volta, però, non ottenevo buoni risultati, i sintomi si aggravavano gradualmente e poco prima del mio novantesimo compleanno non riuscivo quasi più a urinare. Ogni volta che andavo in bagno vi trascorrevo il tempo inutilmente, poiché l’urina usciva solo a piccole gocce. Per quale motivo? Dopo averci riflettuto sopra ho capito il perché: l’intensità della rappresentazione mentale e il modo in cui mi raffiguravo la visione non erano sufficienti.

Mi sono reso conto che l’intensita dell’immaginazione usata per guarire dalla cataratta era insufficiente per la prostata. Ho quindi intensificato ulteriormente la mia rappresentazione mentale, sostenendo di essere guarito, e mi sono concentrato sulla visione di un getto di urina che fuoriusciva senza difficoltà. Sapete cos’è successo allora? La mattina dopo l’urina ha cominciato a uscire in un getto sottile come un filo che però andava via via allargandosi. Nel giro di una settimana ero perfettamente guarito.

    Mi sono curato da una malattia senile, da cui in genere non si guarisce da soli, utilizzando semplicemente la tecnica respiratoria e la potente energia della rappresentazione mentale. E per di più a novant’anni. Un urologo mi ha perfino dato del bugiardo e, tenendo conto della sua cultura generale e delle sue conoscenze mediche, posso capirlo. Ci saranno di certo anche diversi lettori che non riusciranno a credere a una guarigione così rapida.

 Non mi interessa fornire le prove dei miracoli, ma mi preme sottolineare che la medicina e la chimica non sono le uniche detentrici della conoscenza e che esistono molti fenomeni che non possono essere spiegati razionalmente sulla base del nostro attuale stato delle conoscenze. Il fatto che le malattie migliorino grazie al potere dell’immaginazione non può essere semplicemente liquidato come menzogna e superstizione. In giapponese non si dice forse che la malattia proviene dallo spirito (Chi)? Chi la pensa in questo modo non fa alcuna fatica a capire che sia possibile guarire anche servendosi dell’immaginazione (Nabuo Shioya)


sabato 16 novembre 2013

LA TECNICA METAMORFICA

Lo scopo della Riflessologia è di provocare dei cambiamenti nel corpo, principalmente sul piano fisico. Il riflessologo lavora specificamente su aree corrispondenti a malattie che egli tenta di alleviare.

La Tecnica Metamorfica lascia alla forza vitale di operare il mutamento del ricevente.

Il praticante, lasciando da parte i sintomi delle malattie, lavora sempre sullo schema prenatale in quanto area che rappresenta l'epoca in cui le nostre forze e le nostre debolezze si sono inizialmente stabilite.

Con questo metodo si possono produrre dei cambiamenti ai vari livelli:
mentale, emotivo, comportamentale ed anche fisico.

Il fatto più importante è che le variazioni nel flusso energetico e lo stato di coscienza durante la gestazione creano le caratteristiche con cui noi viviamo la nostra vita adesso.

Poiché il periodo di gestazione fa parte del passato, ne consegue che il lavoro della Tecnica Metamorfica riguarda quel tempo: ma il tempo non è qualcosa di lineare e gli eventi del passato sono ancora con noi. Allentando la struttura del tempo, la forza vitale del paziente può modificare le caratteristiche formatesi nel passato (che sono ancora attive) e scioglierle, creando così una maggiore libertà interiore.

I principi e la pratica della Tecnica Metamorfica possono essere usati: da soli o insieme ad altri metodi di medicina alternativa. Data la sua semplicità, e il fatto che il trattamento è piacevole e rilassante, molte persone hanno già deciso di utilizzarla come strumento di crescita e di realizzazione del proprio potenziale.

In sintesi, può essere usata da chiunque desideri un cambiamento nella propria vita.




"La Tecnica Metamorfica, sviluppata da Robert St. John, si è ispirata alla Dottrina delle Corrispondenze, formulata da Emanuel Swedenborg, maestro spirituale svedese vissuto nel XVIII secolo. Questo principio è perciò applicabile quando prendiamo in considerazione i tre modi primari in cui la vita si manifesta nell'uomo: come energia, come pensiero e come emozioni".

Essi corrispondono alle tre strutture cellulari di base del corpo umano: tessuti duri, tessuti molli e fluidi. Il principio ci fornisce la mappa per leggere quanto succede a noi, e cioè la funzione delle varie parti del corpo e la comprensione del nostro essere.

 

La ragione per cui nella Tecnica Metamorfica si toccano testa, mani e piedi è che questa tre aree di comunicazione con l'esterno corrispondono alle tre azioni primarie:

pensiero, azione e movimento.

Ciò spiega perché nella Tecnica Metamorfica si lavora specialmente sui piedi: il nostro avanzare nel mondo parte da essi che corrispondono alla qualità essenziale del movimento e sono espressione del nostro radicamento della vita.

Cominciando dunque da essi, la pratica prosegue con le mani (azione) e la testa (pensiero).

Come si pratica

Si attua un leggero sfioramento, tramite i polpastrelli delle dita o del pollice, in su e in giù lungo il riflesso della colonna vertebrale dall'alluce al calcagno.

La durata delle sedute è di venti minuti per piede, dieci minuti per mano, cinque minuti per la testa.

La frequenza è di una volta la settimana con persone che conducono una vita attiva. Sui bambini sono sufficienti dieci minuti al giorno.

In questo lavoro è di primaria importanza che il praticante abbia ben chiaro qual è il proprio ruolo nel processo di metamorfosi: quello di catalizzatore.

Facciamo un parallelo con ciò che accade in natura, quando, per esempio, la ghianda cade dalla quercia e viene in contatto con la terra, il suo catalizzatore. Non è la terra a far sì che la ghianda diventi quercia, ma è la forza vitale, la vita stessa della ghianda, a consentire la trasformazione.

Nella Tecnica Metamorfica, dunque, il praticante deve fungere da catalizzatore, e quanto meno è coinvolto, tanto più è un buon catalizzatore.

Non è lì per fare diagnosi,
 per far guarire o provocare un cambiamento,

pertanto, durante il trattamento, deve assumere un atteggiamento distaccato :

il distacco infatti è una forma sottile di presenza.

Queste qualità di distacco e compassione si possono notare nei genitori quando osservano il loro bambino che impara a camminare: il bambino si alza in piedi, comincia a camminare, poi cade ripetutamente. Se essi si precipitassero ad aiutarlo non imparerebbe mai a farlo da .

I genitori sanno che il bambino ha la capacità di camminare, sanno pure che devono lasciarlo imparare a suo modo, anche se desiderano aiutarlo; si fanno da parte e rimangono distaccati pur sentendo grande amore e compassione.

Abbiamo ripetutamente osservato che la pratica all'interno del gruppo famigliare è di particolare efficacia. Ciò potrà forse stupire, in quanto i genitori tengono ad avere difficoltà ad essere distaccati, soprattutto se il figlio è portatore di qualche handicap.

Eppure, avendo i genitori un così stretto legame genetico con i figli, è come se disponessero di speciali doti intuitive: quando toccano i piedi dei loro figli, le loro dita vengono in qualche modo guidate dalla conoscenza fornita loro dalle proprie cellule Fonte http://www.metamorfica.it/



     



Le zone da trattare sono quelle tratteggiate, la zona piu' importante sono i piedi, proseguire con le mani
e per ultimo la testa, per i piedi massaggiare per un tempo doppio rispetto a mani e testa.
Il massaggio deve esssere leggero e dolce, quasi uno sfioramento


Antar Raja




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