I GUARITORI

Un «guaritore» è colui che partecipa al processo di guarigione con l’intenzione di aiutare il soggetto a ritrovare il benessere. Uso lo stesso termine per definire qualcuno che, in passato, ha ottenuto risultati positivi in questo ruolo. Dal momento che solo i guaritori possono guarire, chi è riuscito a effettuare una guarigione dev’essere un guaritore. Do per scontato che i guaritori sono le persone che hanno la capacità di ottenere risultati positivi quando intervengono nel processo di guarigione. Sono convinto che tutti siano nati con questa capacità, e che debbano semplicemente imparare a usare gli strumenti già in loro possesso. In questo senso credo che tutti siano guaritori, latenti o riconosciuti.

Come per la medicina, i risultati della guarigione non possono essere garantiti. Tuttavia, quando il processo ha successo, ciò avviene grazie a una combinazione di condizioni che può essere misurata. Esse sono: l’abilità di usare gli strumenti da parte del guaritore, la misura in cui la persona sofferente è disposta ad aprirsi a quell’abilità e al processo di cambiamento che necessariamente l’accompagna, il processo dinamico di interazione tra il guaritore e l’individuo da guarire. Naturalmente esistono molti livelli di guarigione, come quella fisica, mentale, emotiva e spirituale, e, parimenti, ci sono molte categorie di guaritori. Alcuni guaritori lavorano con l’energia proveniente da Dio, e pensano di essere solo gli strumenti della Sua opera.

Altri agiscono con un maggior senso di coinvolgimento personale nella guarigione e credono di esserne loro i responsabili; è anche possibile che questi ultimi non credano in Dio. Comunque, sia in un caso che nell’altro, delle persone sono state guarite. Non ha senso continuare a soffrire se esiste un modo per evitarlo: basta accettare un gesto umanitario offerto spontaneamente da qualcuno con credenze diverse dalle nostre, che ha gli strumenti e le capacità adatti. Alcuni guaritori credono di dover preservare puro il loro corpo, cioè il veicolo attraverso cui passa l’energia di guarigione; altri sono convinti che l’amore che guarisce sia puro, indipendentemente dal «carburante» impiegato e dalle condizioni del veicolo, il corpo.

Certi guaritori mangiano carne, altri sono vegetariani. Alcune tecniche sciamaniche richiedono l’uso di droghe, mentre altri guaritori le evitano a ogni costo. Qualche guaritore usa delle sostanze come erbe e medicine, mentre altri lavorano solamente con il potere della coscienza. Alcuni di questi guaritori sono simpatici da frequentare, altri vengono maggiormente apprezzati a distanza. Comunque, quello che tutti hanno in comune è la capacità di aiutare un altro essere a ritornare all’esperienza dell’interezza. Sono in grado di mettersi al servizio della società in cui vivono, aiutando i suoi membri.

Quanto ho detto dovrebbe riuscire a chiarire che non è necessario cambiare se stessi per entrare a far parte della comunità dei guaritori. La prima regola è essere se stessi e servirsi dei metodi che per ciascuno sono più efficaci, anche se si rivelano diversi da quelli di tutti gli altri. Non importa quali sono le vostre abitudini personali, alimentari o sessuali, o la professione che svolgete. Il vostro valore, per la società, consiste nella vostra capacità di guarire gli altri. Se ci riuscite, siete dei guaritori, e questa è una qualità che nessuno potrà mai togliervi o sminuire, per quanto sia di mentalità ristretta.


Martin Brofman


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