... Non Solo Cromopuntura

sabato 6 aprile 2019

PSICOPOMPO

Salve a tutti bentornati con il nostro appuntamento dei video del Peverada. Oggi partirò un po’ scherzando perché l’argomento che andiamo a toccare è un po’ delicato, parleremo di quello che normalmente dal punto di vista sciamanico viene chiamato attività di “psicopompo”. Non è una parolaccia (risata). So cosa state pensando, maliziosi… psicopompo deriva da psichè inteso come “anima”, non come psiche inteso solo come mente…ma come anima e pompòs. Un accompagnamento delle anime, fondamentalmente possiamo tradurlo così.


Accompagnamento delle anime dove? Ovviamente nella luce. L’attività di psicopompo in realtà è praticamente un’attività sciamanica che conduce le anime sofferenti più facilmente verso la Luce.

Ci sono varie visioni e versioni nell’attività di psicopompo, secondo la cultura e la tradizione; perché come potete immaginare ogni tipo di praticanti di sciamanesimo e ogni sciamano tradizionale ha una sua zona geografica, una sua cultura, un suo pantheon di divinità, un suo pantheon di spiriti e guide.

Tutti i defunti vengono accompagnati alla Luce? E che cosa si intende per accompagnare un defunto nella luce?


Quindi la relazione fra l’uomo i defunti e la luce o comunque lo spirito, paradiso come preferite chiamarlo, viene mediato inevitabilmente dal tipo di cultura in cui si va a innescare questo tipo di attività. Dal punto di vista dello sciamanesimo e dello sciamanesimo transculturale bisogna per forza trovare un punto di vista che si adatti alle varie tradizioni.


Ad esempio in Nepal viene effettuato l’attività di psicopompo solo da alcune etnie e chiaramente non viene utilizzato l’animale di potere, perché é un concetto che non gli appartiene; invece in Nord America e Sud America eccetera l’animale di potere viene utilizzato. Lo Sciamanesimo Transculturale è molto mediato attraverso la conoscenza di quelle che sono le culture Amerinde, quindi si utilizza l’animale di potere per accompagnare i defunti nella Luce.


Tutti i defunti vengono accompagnati alla Luce? E che cosa si intende per accompagnare un defunto nella luce? Noi sappiamo che se crediamo nel punto di vista non materiale della essenza umana, quindi se crediamo nel sè o Io profondo o Spirito come preferite chiamarlo. Al momento della morte questo spirito inevitabilmente torna al “luogo” da cui è provenuto che è fondamentalmente la Luce Divina. Chi ha esperienze di premorte, chi va in coma eccetera… parla sempre comunque di un tunnel con della luce in fondo, di un posto migliore, un posto pieno di luce, un posto di pace. Su questo è già stato scritto e detto molto. Ci sono molte persone che ne parlano come esperienza diretta, che raccontano attraverso vari tipi di media l’ esperienza: all’atto della morte lo spirito si separa dal corpo. Se la persona è pronta ad andare verso la luce divina tutto accade in maniera abbastanza spontanea con la supervisione delle Guide, degli antenati, dei nostri cari che sono già nella luce.

La medianità occidentale ha un punto di vista, lo sciamanesimo ha un altro punto di vista ma di fatto stiamo parlando sempre della stessa realtà…


Dal punto di vista invece di alcune tradizioni le cose cambiano un po’, perché per alcune etnie Nepalesi ad esempio è necessario che lo sciamano intervenga per ogni defunto e lo accompagna nella luce a prescindere dalle condizioni in cui è morto.


Invece per quanto riguarda la questione dello Sciamanesimo Transculturale le uniche anime che vanno apportate nella luce sono coloro che non sono riuscite a fare questo passaggio.


Avete mai visto il film “Ghost”? In Ghost Patrick Schweiz è un cosiddetto fantasma. Il film si basa fondamentalmente su quella che è la tradizione occidentale di rapporti tra il medium con il mondo degli spiriti. Quindi gli autori del film devono essersi documentati consultando i testi di medianità. Hanno studiato una trama che fosse compatibile a questa visione dei fantasmi, degli spiriti nella luce. Difatti dal punto di vista sciamanico non è molto diverso… perché ricordiamo la realtà, la verità è una; i punti di vista poi alla fine di come questa verità viene vissuta, vista e raccontata possano essere diversi.. ma l’essenza è sempre la stessa.


Per cui se noi prendiamo la verità come un cristallo, ogni sfaccettatura nel contempo vera e limitata, ma noi esseri umani che siamo limitati non possiamo vedere tutte le sfaccettature di un cristallo; quindi vediamo solo un punto di vista. Quello della medianità occidentale è un punto di vista, quello dello sciamanesimo è un altro punto di vista ma di fatto stiamo parlando sempre della stessa realtà: il rapporto fra dimensione dello spirito con il mondo di noi incarnati umani viventi nel qui e ora nella materia.

Fondamentalmente i defunti che non vanno nella luce all’atto della morte sono i morti di morte traumatica… quindi suicidio, piuttosto che omicidio o un’altra morte fulminante per la quale l’anima non era pronta


Quindi la storia di Patrick Schweiz in Ghost e alla fine è un racconto quasi sciamanico, senza l’intervento dello sciamano ma di un medium. C’è una persona che è deceduta e che vuole andare nella luce o chiamata ad andare alla luce ma non può perché ha un compito, è tenuta qua ancora in una zona di “limbo” in attesa di portare a termine una serie di compiti.


Ok dal punto di vista sciamanico non è esattamente così, ma non siamo molto distanti.


Fondamentalmente i defunti che non vanno nella luce all’atto della morte sono i morti di morte traumatica… quindi suicidio, piuttosto che omicidio o piuttosto che un’altra morte fulminante per la quale l’anima non era pronta a compiere questo passo, perché appunto hanno dei sospesi o sono fortemente trattenuti dai viventi per qualche motivo molto complesso.


Colgo l’occasione per dire che chiunque abbia un caro sofferente.. non lo trattenga con dolore qua, ma lo lasci andare verso il suo destino.


Spesso sono individui che non sono consapevoli della loro morte e restano incastrati fra mondi, quindi non riescono a fare il passaggio nella luce ma non avendone energia dalla luce restano come parassiti in luogo e in una situazione. Ed è così che si formano i cosiddetti “fantasmi” occidentali. Là fuori è pieno di anime che sono incastrate nelle pieghe del tempo da secoli (leggende in una territorio denso di storia come l’Italia ne abbiamo tantissime).


Anime che non riescono a fare questo passaggio: e allora che cosa succede? Cosa si può fare?

Un praticante di sciamanesimo o uno sciamano o un medium può intervenire e avvicinarsi a queste anime e cercare di portarle alla Luce.

Se il defunto non viene accompagnato alla luce diventa parassitario del luogo in cui è morto

Lo sciamano o il praticante di sciamanesimo transculturale utilizza l’animale di potere che ha lo scopo specifico di fare questo accompagnamento in supporto e aiuto della vittima di questo omicidio o suicidio o trauma a farsi consapevole della propria morte e andare verso la luce, invece che restare nel luogo in cui è avvenuto il dramma.


Se il defunto non viene accompagnato alla luce diventa parassitario del luogo in cui è morto e quindi i viventi che gli sono vicini possono soffrire di questa cosa, molte persone lamentano nelle case molto antiche o in terreni molto antichi di soffrire tutta una serie di “sintomatologie” o di esempi di casi in cui c’è una sorta di manifestazione di energie particolari che conducono le persone a soffrire; perché fondamentalmente dall’altra parte, oltre il livello della materia, nel mondo dello spirito incastrata fra i mondi c’è un’anima che sta soffrendo. Sta soffrendo e quindi inevitabilmente farà soffrire anche le persone viventi che sono vicine.


Di racconti di manifestazioni ce ne sono possibili vari… sintomi differenti: dal cambiamento di temperatura di una stanza, dal sentirsi privi di energia e stanchi quando siamo in quel determinato luogo; oppure fino a trovare anche segni particolari, ad esempio sul letto è il segno di qualcuno coricato anche se non è mai stato caricato nessuno, o in quella giornata quel momento piuttosto che sbalzi di corrente che perfino elettricisti non sanno spiegare oppure luci che si accendono, rumore di oggetti che si spostano.

A volte i fantasmi cercano di attrarre la nostra attenzione proprio perché in realtà loro vogliono profondamente andare nella luce, ma sono confusi e vanno aiutati.
A volte i fantasmi cercano di attrarre la nostra attenzione proprio perché in realtà loro vogliono profondamente andare nella luce, ma sono combattuti, spesso sono anime molto confuse non pienamente consapevoli della loro condizione e vanno aiutate.


E’ un lavoro molto delicato, a volte complesso. E’ necessario conoscere se possibile la storia del luogo, la storia delle persone che ci hanno vissuto.


In ogni caso non dobbiamo aver paura di queste situazioni ma dobbiamo considerare l’anima che c’è dall’altra parte, lo spirito che c’è dall’altra parte, come sofferente e quindi le sue intenzioni non sono volutamente maligne o cattive ma sono solo esclusivamente in qualche modo di fare i suoi “interessi”.


Cosa succede invece in alternativa quando la persona che muore per trauma non muore in un luogo specifico e resta collegata col nuovo specifico? (quindi non si ha il cosiddetto fantasma)


Succede che quest’anima finisce in una specie di “limbo dantesco”.

Dal punto di vista sciamanico il “Regno dei Morti” così definito è il Regno dove le anime vanno nel momento in cui non riescono a fare il passaggio alla luce.


Dal punto di vista sciamanico il “Regno dei Morti” così definito è il Regno dove le anime vanno nel momento in cui non riescono a fare il passaggio alla luce.


Può succedere per esempio con bambini morti da piccoli che sono rimasti trattenuti e incastrati nel trauma, può succedere con adulti che magari durante una guerra o durante un evento estremamente traumatico non erano pronti per la morte e restano incastrati all’atto di morte in questo limbo; la cui apparizione e manifestazione per un praticante di sciamanesimo è molto simile alla descrizione dantesche o comunque descrizioni di popoli antichi di un regno che è oscuro, buio e confuso.


Un Regno dove Anime sofferenti vorrebbero andare alla Luce ma si sentono persi, mancano di energia vitale.


Succede che queste Anime vanno accompagnate, sempre grazie all’aiuto del praticante di sciamanesimo o di un medium o di una persona che ha quella sensibilità e sensitività tale da poterle confrontare l’attività di psicopompo.


Per certi versi l’essere Psicopompo è una predisposizione, ci sono persone che fin da piccole vedono i morti, sentono i morti, parlano con i morti.


In ogni caso state bene attenti perché non tutte le persone sono buone, non tutti gli spiriti sono buoni, non tutte le anime che sono trapassante sono buone.


Anche il film “Il Sesto Senso” mostra una storia simile a questo, e ci sono invece altre persone che attraverso la pratica sciamanica magari con un piccolo talento verso questo tipo di attività riescono a metterla ancora più in pratica e a sensibilizzarsi sempre di più attraverso l’esperienza … e quindi aprirsi ancora di più a questo altro aspetto del mondo dello spirito e aiutare queste anime che hanno bisogno di un intervento compassionevole.


Sono anime pericolose? si e no; ne sono in misura in cui lo sono tutti gli esseri umani. Ogni essere umano può essere una persona gentile oppure pericoloso.


Quindi io vi direi se non avete fatto un training sciamanico lasciate stare questo argomento e chiedete l’aiuto di uno sciamano tradizionale o un praticante se invece siete dei portatori “naturali” di questi talenti perché da piccoli sentivate i morti, incontrate i morte, vedete i morti e con l’età potete avere sviluppato un po’ la capacità di gestire questo talento nel contempo forse vi servirebbe comunque un training formale di qualche tipo con un operatore olistico praticamente di sciamanesimo o conoscitore della medianità.


Un operatore che vi permette di gestire questo tipo di talento, questo tipo di rapporto, questo tipo di opportunità.


In ogni caso state bene attenti perché non tutte le persone sono buone, non tutti gli spiriti sono buoni, non tutte le anime che sono trapassante sono buone.

Ricordatevi che noi siamo spiriti che camminano sulla Terra.


In alcuni casi sono solo sofferenti, in altri casi sono sofferenti e in più magari in vita non erano proprio anche negli stinchi di santo… e quindi da morti sono Spiriti che continueranno il tipo di comportamento che hanno avuto durante la loro vita. Un gangster che non è passato alla luce non sarà un angioletto nel mondo dei morti.


Quindi non terrorizzatevi solo al concetto della parola “defunto che non è andato alla luce” ma nel contempo non prendete nemmeno sottogamba questo tipo di entità.


Ecco se volete fare “esperimenti” o contattare qualche defunto fatelo sempre supervisionati da qualcuno che abbia molta esperienza in merito.
Non andate “a disturbare il can che dorme, anzi il defunto” (pessima battuta!).

State attenti a quello che fate bene, non trattenete i vostri cari altrimenti fanno fatica ad andare alla luce.

Lasciateli liberi e ricordatevi che noi siamo spiriti che camminano sulla Terra.

Non siamo umani che “possono andare nel mondo dello spirito”.

Ribaltate il vostro sistema di credenze.





https://lux-nova.it/video/psicopompo/

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