CURANDEROS DELL'ANIMA
Era il 1971 e camminavo lungo la Avenida Abancay, una delle vie principali di Lima, in mezzo a una folla che mi passava accanto velocemente, nelle due direzioni. Anch'io andavo di fretta: ero atteso negli uffici del ministero delle Finanze per una riunione molto importante.
Fino a quel momento mi sentivo davvero fortunato. La vita mi sorrideva: credevo di essere un uomo realizzato, perché ero riuscito a diventare un professionista riconosciuto e importante, proprio come avevo sempre sognato.
Eppure, una volta raggiunta quella meta, cominciai a sentirmi insoddisfatto: desideravo qualcosa di più. Da giorni, infatti, mi ero prefisso un nuovo obiettivo: volevo aprire un'impresa, un'azienda tutta mia in cui le mie idee avrebbero preso vita. Così avrei potuto guadagnare molti soldi e sarei finalmente diventato una persona potente e ammirata da tutti.
Se qualcuno mi avesse detto che negli anni successivi avrei rinnegato il mio lavoro e accantonato tutti gli insegnamenti acquisiti negli anni dell'università, l'avrei preso sicuramente per un pazzo.
E' quello che pensai quando mi imbattei in un uomo sporco, con i capelli arruffati e gli occhi sporgenti, che mi fermò all'improvviso, afferrandomi forte per un braccio. Avvenne tutto in modo così rapido che non ebbi nemmeno il tempo di reagire per liberarmi dalla sua stretta, ma sentii bene le parole che mi sussurrò nell'attimo esatto in cui mi tirò a sé: «Presto abbandonerai la tua città e il tuo lavoro. Te ne andrai molto lontano da qui e il tuo modo di pensare cambierà completamente».
Non riuscii a rispondere, né a capire bene che cosa stesse accadendo, perché lo sconosciuto lasciò il mio braccio repentinamente come l'aveva preso e si allontanò velocemente, perdendosi in quella moltitudine che andava e veniva.
Non appena mi fui ripreso dalla sorpresa, cominciai a ridere di quel curioso incidente. Ripetendomi quello che avevo appena udito mi dissi che anche Lima era piena di folli.
Nelle Ande si dice che il vero cercatore può giungere a una spiritualità falsa o autentica, ma spetterà a lui distinguere il vero dal falso, separare il grano dalla paglia.
Colui che aspira alla propria dimensione religiosa nella sua manifestazione più pura ed elevata dovrà allontanarsi dalla moltitudine e dirigere i suoi passi verso le montagne, dove dimorano gli uomini santi del Sudamerica.
Questi rappresentano la vera anima degli andini ed è tramite loro che il divino si manifesta ai comuni mortali.
Tuttavia, quando questi saggi maestri cominciarono a ritirarsi dalle città e a dirigersi verso i monti andini per poi scomparire iniziò la nostra decadenza spirituale.
Le pagine che seguono sono il riassunto delle conversazioni che ho avuto con uno di loro.
In cerca di un maestro
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