CURANDEROS DELL'ANIMA
Era il 1971 e camminavo lungo la Avenida Abancay, una delle vie principali di Lima, in mezzo a una folla che mi passava accanto velocemente, nelle due direzioni. Anch'io andavo di fretta: ero atteso negli uffici del ministero delle Finanze per una riunione molto importante. Fino a quel momento mi sentivo davvero fortunato. La vita mi sorrideva: credevo di essere un uomo realizzato, perché ero riuscito a diventare un professionista riconosciuto e importante, proprio come avevo sempre sognato. Eppure, una volta raggiunta quella meta, cominciai a sentirmi insoddisfatto: desideravo qualcosa di più. Da giorni, infatti, mi ero prefisso un nuovo obiettivo: volevo aprire un'impresa, un'azienda tutta mia in cui le mie idee avrebbero preso vita. Così avrei potuto guadagnare molti soldi e sarei finalmente diventato una persona potente e ammirata da tutti. Se qualcuno mi avesse detto che negli anni successivi avrei rinnegato il mio lavoro e accantonato tutti gli insegnamenti ...