... Non Solo Cromopuntura

giovedì 16 ottobre 2014

OLIO DI RICINO

L’olio di ricino nasce dalla spremitura a freddo dei semi dalla pianta Ricinus communis, originaria della zona tropicale, ma molto comune in India che ne è il maggiore produttore. Il risultato finale è un olio molto denso, viscoso, dal colore giallo paglierino e il cui gusto è molto forte e non gradevole. Lubrificante è anche un lassativo naturale molto potente, ma contiene la ricina che è una sostanza tossica quindi l’assunzione è consigliata in piccole dosi. Il suo impiego abbraccia sia la medicina, che la cosmesi, ma anche il classico rimedio naturale della nonna a cui ricorrere in caso di bisogno.

La sua composizione chimica comprende un mix di trigliceridi, acidi grassi composti al 90% da acido ricinoleico. La sua viscosità non viene intaccata dagli agenti atmosferici, quindi l’olio di ricino conserva inalterata la sua purezza anche sotto zero. Questa caratteristica lo rende indispensabile nell’industria meccanica, dove viene spesso impiegato come lubrificante. Ma è come rimedio naturale che trova la sua massima applicazione, non solo come lassativo ma come trattamento contro malattie e disturbi.
L’olio di ricino e la salute

Antimicotico naturale l’olio di ricino è ideale contro virus, batteri, muffe, ottimo quindi per contrastare problematiche come la tigna, la cheratosi, le infiammazioni cutanee e da lieviti, infine l’acne. L’impiego su unghie colpite da batteri garantisce un ottimo risultato finale, fortificandole e irrobustendole. Come anticipato possiede proprietà lassative, quindi è indicato per chi soffre di costipazione. Bene assumerlo in piccole dosi (un cucchiaio) a stomaco vuoto, a causa del gusto poco gradevole è utile mescolarlo con del succo di frutta o di zenzero. Viste le sue proprietà è importante non eccedere nell’assunzione, senza superare i tre giorni di dosaggio.

Alcuni studi hanno messo in relazione l’olio di ricino con l’artrite su cui avrebbe dei benefici positivi. Un massaggio sulla zona infiammata potrà garantire un esito benefico. Il metodo più indicato è l’impacco, dopo aver ripiegato un pezzo di flanella non sbiancato in 4 o 5 strati lo si immerge nell’olio. Lo si posiziona sulla parte dolorante, che si ricopre con più strati di pellicola trasparente per alimenti. Sulla parte è possibile posizionare una borsa dell’acqua calda (o una bottiglia di acqua calda) e lasciare tutto in posa per 45 minuti. Il batuffolo si può riutilizzare, conservandolo in frigorifero dentro un sacchetto trasparente.

Gli impacchi notturni sono una valida soluzione anche per le irritazioni e i pruriti. Avvolgere la parte con del cotone imbevuto d’olio di ricino e lasciarlo in posa per tutta la notte, proteggendo il tutto con della pellicola per alimenti, ciò garantirà miglioramenti importanti.

Bellezza e olio di ricino

Grazie ai suoi principi naturali l’olio di ricino è considerato unanti-age naturale, valido contro i radicali liberi della pelle e dei capelli. Infatti è un buon emolliente, idrata e ammorbidisce la cute penetrando e favorendo la produzione di collagene ed elastina. La pelle appare subito più liscia, morbida, elastica e ringiovanita. L’utilizzo è minimo e parsimonioso, basta picchiettare un batuffolo imbevuto in poco olio di ricino sia sul contorno occhi che sul resto del viso, e massaggiare delicatamente con le dita pulite.

Possiede un buon ascendente sulla cheratina, parte integrante di capelli, unghie e ciglia, per questo la sua applicazione è un vero toccasana. Grazie allo schermo protettivo che riesce a creare può nutrire la parte interessata, riequilibrando il quantitativo di grasso necessario. Meglio mescolarlo sempre con olio di mandorleo di lino, quindi distribuirlo come impacco sui capelli secchi, sfibrati, rovinati e opachi. L’azione notturna, protetta con della pellicola per alimenti, risulterà ottimale per il benessere della capigliatura prevenendo anche la caduta. Uno shampoo veloce al risveglio completerà il procedimento benefico.
http://www.greenstyle.it/olio-di-ricino-proprieta-e-benefici-62506.html

I più... anzi, i meno giovani ricorderanno i racconti dei propri genitori sulla dedizione della loro mamma all'olio di ricino durante la loro crescita. Al primo sintomo di qualsiasi malattia nei bambini, lei somministrava immediatamente un cucchiaio di olio di ricino. Non ci dovrebbero essere dubbi che esso fornisca una pronta soluzione per la costipazione, ma deve avere anche positivi effetti sulla memoria... sicuramente i vostri genitori ricorderanno vivamente ancora oggi il gusto e gli effetti dell'olio di ricino.
E' una sostanza davvero unica. Mentre molti conoscono il suo uso per la costipazione, i guaritori popolari di tutto il mondo lo hanno usato per trattare una grande varietà di malattie. La sua efficacia probabilmente è dovuta alla sua particolare composizione chimica.
L'olio di ricino è un trigliceride dell'acido ricinoleico. Sembra che questo acido non si trovi in altre sostanze eccetto questa. Una così alta concentrazione di questo acido grasso è ritenuta responsabile delle sue notevoli proprietà curative.
L'acido ricinoleico si è dimostrato essere efficace nel prevenire la crescita di numerose specie di virus, batteri, lieviti e muffe. Ciò dovrebbe spiegare l'alto grado di successo nell'uso topico dell'olio nel trattare malattie quali la tinea (causata da larve, vermi o funghi), cheratosi (malattie della pelle), infiammazioni cutanee, abrasioni, infezioni da funghi alle unghie, acne e prurito cronico.
Di solito per queste malattie sulla zona coinvolta viene semplicemente fatto un impacco con un panno imbevuto di olio di ricino oppure, se la zona è molto piccola, può essere usato un cerotto imbevuto. Si può rendere più veloce la guarigione delle infezioni resistenti e quelle alle unghie dei piedi e delle mani che sono scolorite e indurite, facendo precedere l'impacco con l'olio di ricino da un immersione delle parti interessate in una soluzione con sali Epsom.
Nonostante la sua indubbia efficacia come antimicrobico, la ricerca sui suoi benefici come medicinale è stata piuttosto scarsa. E' invece utilizzato ampiamente per impieghi industriali.
In Russia è conosciuto come "Kastorka". Il gambo della pianta è usato nell'industria tessile. L'olio che si estrae ha una notevole viscosità e non ghiaccia nemmeno nel clima rigido della Russia. Questo lo rende un lubrificante ideale per impianti industriali.
In medicina l'olio è aggiunto a prodotti per risanare i capelli (una parte di olio e 10 parti di alcool etilico), per trattare costipazioni, ulcere cutanee, alcune infezioni ginecologiche e irritazioni agli occhi.
La pianta è nativa dell'India dove è chiamata "Erand" e dove è usata ampiamente per tutti i problemi gastrointestinali come costipazione, dissenteria e infiammazioni intestinali. E' anche usata per trattare infezioni della vescica e vaginali e l'asma. Si dice che il baccello può essere bollito nel latte e acqua e poi preso internamente per alleviare l'artrite e i dolori alla parte bassa della schiena accompagnati da sciatica.
Sono state trovate anche testimonianze di madri che allattavano (nelle isole Canarie) che utilizzavano un cataplasma ricavato dalle foglie della pianta. Esse lo applicavano sul seno per aumentare la secrezione di latte e per alleviare l'infiammazione e il ristagno di latte nelle ghiandole mammarie. Applicando il cataplasma nella zona addominale venivano anche normalizzate le mestruazioni.
Alcuni medici in anni recenti hanno ottenuto continui e notevoli risultati dall'applicazione di impacchi al'olio di ricino nonostante oggi questa tecnica sia piuttosto sconosciuta ed evitata da molti altri medici.
Probabilmente ciò è dovuto a due ragioni. Primo, è troppo semplice. Per la maggioranza delle persone è difficile immaginare che una cosa così semplice come gli impacchi con l'olio di ricino possano avere un profondo effetto su molti problemi di salute. Secondo, nel nostro attuale sistema sanitario i risultati positivi da soli non costituiscono un fattore importante nel determinare se un trattamento può essere accettato dall'establishment medico. Molti ( forse eccetto il povero paziente) sembrano oggi più preoccupati su come qualcosa si creda funzioni, piuttosto che se funzioni realmente.
Se non sei particolarmente interessato su come l'olio di ricino può rinforzare il sistema immunitario, puoi saltare il prossimo paragrafo.

Per chi soffre per malattie di origine virale up.jpg

. Altri hanno eliminato problemi cronici associati all'epilessia, iperattività, malattie del fegato e della cistifellea e ritenzione di liquidi.
Una ricerca medica ha evidenziato come, quando usati in maniera appropriata, gli impacchi con l'olio di ricino migliorano le funzioni della ghiandola timo e altre aree del sistema immunitario. In particolare, in due separati studi dei pazienti che avevano utilizzato impacchi addominali avevano ottenuto un significativo aumento della produzione di linfociti rispetto all'aumento di quelli che avevano usato un impacco placebo.
I linfociti sono cellule del sistema immunitario che combattono le malattie. Sono prodotti e "alloggiati" principalmente nel tessuto linfatico. Questo comprende fra gli altri la ghiandola timo, la milza, i linfonodi e l'intestino tenue. Il sistema linfatico è una struttura straordinariamente complessa, lavora di pari passo con il sitema circolatorio e quello digestivo.
Nel sistema circolatorio il sangue appena ossigenato dai polmoni si muove dal cuore attraverso le arterie più piccole fino a raggiungere i vasi più piccoli chiamati capillari. E' in questi microscopici tubicini che il sangue scambia l'ossigeno e i nutrienti con i prodotti di scarto delle circostanti cellule del corpo. I capillari allora divengono gradualmente più grandi fino a formare le vene attraverso le quali il sangue non ossigenato e portatore di prodotti di scarto ritorna ai polmoni e poi al cuore per essere rimesso in circolazione.
Ulteriori fluidi e i prodotti di scarto vengono espulsi da ogni cellula del corpo. Questi fluidi si accumulano in piccoli spazi fra le cellule. Se tutto questo materiale non fosse in qualche modo eliminato, cominceremmo a gonfiarci come un rospo e moriremmo nel giro di 24 ore. Fortunatamente, abbiamo un sistema circolatorio completamente separato, chiamato sistema linfatico, che è capace di assorbire e rimuovere tutti questi fluidi, proteine e materiali di scarto.
L'estesa rete del sistema lifatico ha centinaia di chilometri di "tubetti" che ricoprono l'intero corpo. Attraverso questi tubetti tutto questo materiale può ritornare al sangue così da essere riutilizzato o eliminato .
Lungo questi tubetti linfatici troveremo delle masse a forma di bulbo chiamate linfonodi, che agiscono come filtro e producono anticorpi quando affrontiamo proteine estranee. Sicuramente ognuno di noi avrà avuto esperienza di linfonodi infiammati gonfi o doloranti. Di solito è il risultato di anticorpi che hanno combattuto un'infezione.
Oltre a far ritornare i fluidi filtrati dal sistema circolatorio e creare anticorpi per il sistema immunitario, il sistema linfatico esegue anche un'altra importante funzione.
Piccole aree di tessuto linfatico, chiamate placche del Peyer, sono diffuse lungo tutto l'intestino tenue. Diversamente da altri nutrienti, le molecole grasse sono generalmente troppo grandi per essere assorbite direttamente dall'intestino. Infatti, esse sono assorbite da queste placche e trasportate lungo il sistema linfatico e quindi rilasciate nel flusso sanguigno dove possono essere portate in tutto il corpo. Fra l'80 e il 90% di tutti i grassi assorbiti dall'intestino richiedono l'aiuto del sistema linfatico.
Quando è il momento di trattare la maggioranza dei problemi di salute, raramente è preso in considerazione lo stato del sistema linfatico. Agli studenti di medicina è insegnato che un malfunzionamento del sistema linfatico è facile da scoprire perché è accompagnato da edema plastico (l'accumulo di liquidi nei tessuti, cioé gonfiore dei piedi, caviglie o mani).
Il test per l'edema plastico è abbastanza semplice. Si preme un dito e immediatamente lo si riascia nell'area della pelle dove vediamo il gonfiore. La pelle rimarrà abbassata formando una piccola fossa che rimane fino a quando il fluido esterno alle cellule ritorna nella zona (questo può avvenire da 5 a 30 secondi). Purtroppo, degli studi hanno dimostrato che l'edema plastico e altri segni di ritenzione di liquidi non possono essere osservati fino a quando il livello di fluidi fuori dalle cellule raggiunge il 30% sopra la normalità. In altre parole, si può avere un serio problema al drenaggio linfatico molto prima che possa essere scoperto.
Quando il drenaggio della linfa diminuisce e i fluidi cominciano ad accumularsi attorno alle cellule possono capitare problemi molto seri. Primo, ogni cellula è forzatamente allontanata dai capillari. Quindi la quantità di ossigeno e di nutrimento che riceve diminuisce. Sotto sforzo o stress alcune cellule possono morire. In aggiunta, le cellule sono obbligate a sopravvivere immerse nei loro propri prodotti tossici e di scarto. Questa situazione può alla fine portare alla degenerazione e alla distruzione di organi. Per esempio, uno scarso drenaggio linfatico del cuore può causare danni al suo tessuto e persino insufficienza cardiaca. Problemi simili succedono al fegato, ai reni e ad altri organi.
Un buona analogia sarebbe quella di una persona che dovesse essere confinata in una stanza della propria casa. Qualcuno potrebbe portarle cibo e acqua, ma non rimuovere i suoi prodotti di scarto. Alla fine lei avrebbe difficoltà a restare sana in un simile ambiente. Come i prodotti di scarto si accumulano, si ammalerebbe non solo la persona, ma anche quelle attorno a lei. Proprio come ogni cellula, in aggiunta al nutrimento e all'ossigeno, la rimozione dei prodotti di scarto è essenziale per la salute dell'intero organismo.
A dispetto del problema di salute, molti medici presumono che il sistema linfatico stia funzionando adeguatamente. Questa ipotesi è fatta a rischio del paziente. Ricerche hanno dimostrato che con l'invecchiamento certi organi cominciano a degenerarsi. Il timo è il componente chiave del sistema immunitario. E' responsabile inizialmente dell' appropriato sviluppo del sistema linfatico ed è praticamente assente negli individui anziani. Le placche di Peyer, cominciano a divenire più piccole con l'età e sono spesso distrutte da alcune malattie.
Un ricercatore, il dott. Cayce, ritiene che la salute e il benessere dipendano dallo stato di queste placche. Ha affermato in diverse occasioni che un particolare componente che si forma al loro interno è necessario per mantenere l'integrità del sistema nervoso. Potrebbe aver ragione. A tutt'oggi, non si conosce completamente l'importanza sia della ghiandola timo che di queste placche.
Si dovrebbero fare maggiori sforzi per migliorare le funzioni del sistema linfatico in ogni problema di salute. Questo si applica all'AIDS, così come alle malattie cardiache, emorroidi e qualunque altra malattia. Non esiste alcun medicinale che possa migliorare il flusso linfatico; comunque questo compito può essere facilmente svolto dall'applicazione esterna dell'olio di ricino.
Quando l'olio è assorbito attraverso la pelle, succedono alcuni straordinari avvenimenti. Il numero dei linfociti aumenta. E' il risultato di una positiva influenza sulla ghiandola del timoe/o sul tessuto linfatico.
Il flusso della linfa aumenta in tutto il corpo. Ciò velocizza la rimozione delle tossine che circondano le cellule e riduce il gonfiore dei linfonodi. Il risultato finale è un complessivo miglioramento delle funzioni organiche con una diminuzione della fatica e della depressione.
Come la tossicità viene ridotta, il pH della saliva diviene meno acido, il che indica un miglioramento della salute. Le placche di Peyer nell'intestino tenue divengono più efficienti nell'assorbimento degli acidi grassi, che sono essenziali per la formazione degli ormoni e di altri componenti necessari per la crescita e la riparazione (generale e delle cellule).

I modi più comuni di usare l'olio di ricino up.jpg

Assunto per bocca.
Il modo più comune e conosciuto (e più sgradevole) di usare l'olio è quello di prenderlo oralmente. Generalmente questo metodo si usa per affrontare la costipazione. La dose giornaliera raccomandata è di un cucchiaio per gli adulti e un cucchiaino per i bambini. Di solito ci si può apettare un effetto "depurativo" entro circa 4-6 ore.
Massaggiato direttamente sulla pelle.
Per diverse condizioni menzionate più avanti, l'olio può essere semplicemente strofinato sulla pelle. Può anche essere usato come olio per massaggi che sembra particolarmente efficace quando applicato lungo la colonna vertebrale. La direzione del massaggio dovrebbe sempre seguire lo stesso cammino del sottostante sistema linfatico drenante.
Indicazioni per l'applicazione topica (sulla superfice della pelle)
Molto spesso non è necessario applicare impacchi di olio di ricino, si possono ottenere incredibili risultati anche con una semplice applicazione direttamente sulla pelle. La seguente è una lista parziale dei più comuni disturbi cui può porre rimedio:
  • borsite,
  • cheratosi cutanea,
  • cisti sebacee,
  • distorsione dei legamenti,
  • ferite,
  • infezioni batteriche e da funghi,
  • lentigini senili (macchie "del fegato" o "dell'età"),
  • prurito,
  • smagliature addominali (prevenzione),
  • strappi muscolari,
  • tinea,
Impacchi con olio di ricino
Uno dei più utili e meno usati metodi di usare quest'olio è di adoperare impacchi. Questi sono un modo economico ed efficace per assorbire direttamente nei tessuti dell'organismo l'acido ricinoleico e altri componenti salutari dell'olio di ricino.
Per preparare un impacco saranno necessari i seguenti articoli: olio di ricino pressato a freddo, un termoforo standard, un sacco di plastica (tipo quelli delle immondizie o della spesa), due o tre pezzi di flanella di cotone o di lana e un asciugamano grande.
  • 1. Iniziare mettendo il termoforo sopra una superficie liscia e impostarlo sulla posizione: alto.
  • 2. Sopra il termoforo mettere il sacco di plastica. Poi inzuppare i pezzi di flanella con l'olio di ricino (circa mezza tazza) e distenderli sopra il sacco e il termoforo.
  • 3. Ora l'intero impacco può essere messo sul corpo con la parte imbevuta direttamente sulla pelle. Per condizioni generali l'impacco dovrebbe essere posto sull'addome. Per problemi alla schiena, lo si può mettere dove c'è dolore. Per aiutare a mantenerlo sul posto e per evitare che l'olio fuoriesca e macchi lenzuola o altro, il corpo può essere avvolto in un asciugamano grande.
  • 4. L'impacco dovrebbe essere mantenuto per almeno un'ora e la temperatura del termoforo dovrebbe essere la massima tollerabile dal paziente.
  • 5. Quando si toglie l'impacco, l'olio che rimane può essere frizionato sulla pelle oppure tolto utilizzando un pò di acqua e bicarbonato di sodio (due cucchiai in poco meno di un litro d'acqua).
  • 6. La flanella può essere riutilizzata se conservata opportunamente. Metterla in una busta di plastica o in un contenitore e conservarla nel frigorifero. Prima di usarla la prossima volta, farla riscaldare e aggiungere sempre 1 o 2 cucchiai di olio di ricino fresco. Dopo un mese di utilizzo è consigliabile usare una flanella nuova.
Indicazioni per gli impacchi con l'olio di ricino.
Congestione linfatica.
Si tratta, ovviamente, di condizioni di cui si conosce il collegamento con uno scarso drenaggio del sistema linfatico. Queste dovrebbero comprendere disturbi quali:
  • appendicite,
  • artrite,
  • ritenzione di liquidi con gonfiore alle articolazioni e dolore,
  • cirrosi epatica, epatiti, congestioni,
  • congestioni relative a mestruazioni,
  • costipazione, occlusione intestinale o aderenze,
  • foruncoli,
  • gonfiore ai linfonodi,
  • infezioni alle vie aeree superiori,
  • infezioni vaginali o alla vescica,
  • iperattività,
  • malattie della cistifellea,
  • problemi al colon, tipo morbo di Crohn o colite.
Problemi neurologici.
Diversi problemi neurologici hanno reagito bene all'olio di ricino.

  • infiammazioni ai nervi quali sciatica, herpes zoster, ecc.
  • morbo di Parkinson,
  • sclerosi multipla,
  • emicranie,
  • paralisi cerebrale.




  • Conclusioni up.jpg


  • Nei suoi studi, il dott. Cayce ha attribuito diverse proprietà all'olio di ricino. Molte erano in un modo o nell'altro collegate al sistema linfatico. Comunque egli ha anche accennato l'idea che questo olio abbia una qualità vibrazionale che aiuta ad armonizzare e promuovere la guarigione all'interno delle cellule del corpo. In base a dichiarazioni come queste, molta gente ha bollato i suoi studi come ciarlataneria. Comunque, acquisendo sempre nuove conoscenze sul funzionamento dell'organismo umano, le sue teorie non sembrano così inverosimili.
    La dott. Johanna Budwig ha connesso le prorietà curative dell'olio di lino al suo unico legame chimico che vibra alla stessa frequenza delle onde della luce solare. Lei ritiene che gli acidi grassi essenziali dell'olio di lino abbiano la capacità di assorbire e conservare l'energia della luce solare. E' possibile quindi che lo speciale legame dell'olio di ricino funzioni in maniera simile.
    Indipendentemente da come funzioni, è probabile che saremo più che soddisfatti nel provare gli incredibili benefici che si potranno ottenere con il semplice uso dell'olio di ricino. Molti secoli fa, la pianta fu chiamata con il nome di "Palmo di Cristo". Fu così chiamata per la forma delle sue foglie che si riteneva rappresentassero il palmo della mano del Cristo. Conoscendo il potere curativo di questa pianta, questo nome potrebbe essere una delle più accurate descrizioni mai fatte.

    Bibliografia up.jpg




  • http://www.procaduceo.org/it_cure/olio_ricino.htm

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    1 commento:

    1. Ciao Antar, questo articolo è un gioiello per me. Grazie!
      P.S.: sei arrabbiato con me? Se si, perchè? Sono solo un pò preoccupata.
      Dimmi qualcosa...!

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