... Non Solo Cromopuntura

domenica 5 agosto 2018

L'INTESTINO, IL SECONDO CERVELLO

La chiave di stress, ansia e tensione è nella pancia. Qui, infatti, si trova un vero e proprio secondo cervello, con importanti funzioni che si riflettono sull’intero organismo che regola le emozioni, i ricordi e il piacere. A lungo l’intestino e’ stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali.
La verità è che la nutrizione influenza il nostro pensiero e la nostra mente inconscia in una proporzione addirittura del 90%!

“Sappiamo che, per quanto il concetto possa apparire inadeguato, il sistema gastroenterico è dotato di un CERVELLO. Lo sgradevole intestino è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità “emozionale” superiore.
È il solo organo a contenere un sistema nervoso intrinseco in grado di mediare i riflessi in completa assenza di input dal cervello o dal midollo spinale.”
Lo afferma Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University autore del best seller “Il Secondo Cervello” – “Basti pensare che l’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l’intestino è la sede di un secondo cervello vero e proprio. E non a caso le cellule dell’intestino – spiega l’esperto americano ‐ producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere“

“Nella pancia troviamo infatti tessuto neuronale autonomo. E non a caso le cellule dell’intestino – aggiunge Gershon – producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere. L’intestino rilascia serotonina in seguito a stimoli esterni, come immissione di cibo, ma anche suoni o colori. E a input interni: emozioni e abitudini.” Studi su cavie geneticamente modificate, ma anche in vitro, ‘hanno dimostrato l’esistenza di un asse pancia-testa. Per Gershon e’ la prima a dominare, almeno in certi campi.

La serotonina è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche: ciclo sonno-veglia, desiderio sessuale, senso di fame/sazietà, umore e peristalsi. Avere un livello di serotonina bassa può comportare disturbi dell’umore, problemi di natura sessuale, problemi a dormire, problemi a defecare, accentuare l’ansia e contribuire a stati depressivi.
La serotonina interviene nel controllo dell’appetito e del comportamento alimentare, determinando una precoce comparsa del senso di sazietà, una minore assunzione di carboidrati a favore delle proteine e una riduzione, in genere, della quantità di cibo ingerita. Non a caso, molte persone che lamentano un calo dell’umore (ad esempio una depressione pre-mestruale, vedi sindrome pre-mestruale) avvertono un bisogno importante di dolci (ricchi di carboidrati semplici) e cioccolato (contiene e favorisce la produzione di serotonina, perché ricco di zuccheri semplici, oltre che di sostanze psicoattive).
La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello centrale e’ pari al 90% dello scambio totale, sostiene il ricercatore. Per la maggior parte si tratta di messaggi inconsci, che percepiamo solo quando diventano segnali di allarme e scatenano reazioni di malessere.

Il cervello di sotto quindi, non è solo legato alle reazioni al cibo ingerito, ma può pensare, prendere decisioni, provare sensazioni autonomamente da quello di sopra, come insegna la neurogastroenterologia, vedi la colite, l’ulcera, i bruciori di stomaco ecc. che sono proprio malattie causate dallo stress (emozioni forti, non digerite) ed i mediatori con causali sono poi i batteri che si mutano perché le condizioni del terreno intestinali di pH sono variate.

Dunque stress e ansia pesano sull’intestino e ne alterano il funzionamento. Ma e’ vero anche il contrario: dieta e disordini intestinali sono collegati a variazioni dell’umore. Insomma, nella pancia c’e’ un cervello che assimila e digerisce non solo il cibo, ma anche informazione ed emozioni che arrivano dall’esterno. E che copre un’area vasta: il tessuto intestinale srotolato ha dimensioni di 200-250 metri quadri, ed e’ abitato da 10.000 miliardi di cellule batteriche. Per trattare i disturbi di funzionali del tratto gastroenterico varie tecniche di meditazione si sono dimostrate utili.

La neuroacustica può aiutare:

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...