... Non Solo Cromopuntura

giovedì 14 luglio 2011

ZONE DI GOVERNO CEREBRALE











Zona 1: blu / 30–60 secondi
Zona 2: arancione / 30–60 secondi
Zona 3: più doloroso blu, l’altro
arancione 30-60 secondi per
zona



















La figura rappresenta 4 zone sulla fronte che fanno parte di quelle aree di punti eccellenti che


rivestono un ruolo significativo in molteplici metodologie nell’ambito della medicina naturale, come


anche della cromopuntura esogetica.


Le zone rappresentano una parte degli aspetti che presiedono al governo del nostro cervello.


In questo contesto è certamente interessante approfondire le funzioni di governo cerebrale, perciò


vorremmo farvi conoscere i compiti più importanti del cervello.


L’area di riferimento della zona 1, abbraccia una vasta indicazione.


Essa agisce sull’epidermide.


L’irradiazione di questa zona con il colore turchese rappresenta il cosiddetto aspetto di base o


generale dell’epidermide.


L’irradiazione con il colore viola agisce, invece sul sistema di deflusso linfatico nell’ambito di


entrambe le orecchie e dei denti del giudizio.


Ma per la terapia delle tensioni neurocardiache, di cui ci stiamo occupando, è rilevante la terza


attribuzione di riferimento della zona, che costituisce anche il punto classico dell’epifisi, ghiandola


pineale.


È un’attribuzione di riferimento riconosciuta in parecchi metodi della medicina naturale.


Nella medicina cinese questo punto è denominato Yin Trang”.


Ora un breve accenno all’importanza dell’epifisi, o ghiadola pineale.







L’epifisi o ghiandola pineale


La letteratura non è particolarmente prodiga d’indicazioni su quest’organo, molto importante.


L’epifisi è considerata da sempre come la ghiandola della luce.


Nell’esoterica essa è collegata al chakra della corona al cui stelo essa è direttamente collegata


attraverso il punto GG20 dell’agopuntura, al centro della calotta cranica.


Attraverso l’ormone melatonina, da lei prodotto, l’epifisi è in collegamento con il fegato.


Attribuzioni recenti ipotizzano una corresponsabilità di quest’ormone nell’insorgenza delle


depressioni. In ogni modo è noto che un eccesso di melatonina porta ad una spossatezza estrema,


mentre una mancanza di melatonina si traduce in insonnia.


Teorie recenti ritengono che l’epifisi sia anche l’organo centrale di regolazione del nostro orologio


interno.


L’epifisi ha la forma di una pigna, è lunga circa 1,2 cm ed è situata dentro al tetto del terzo ventricolo


cerebrale ed è collegata al cervello mediante dei gambi.


Come è stato documentato negli animali, l’epifisi sembra avere un ruolo importante nel


coordinamento dei processi ormonali nell’ambito del sistema ipotalamo–ipofisi.


Ritorniamo ora alla nostra proposta terapeutica.


Come già detto, il punto tra le sopracciglia è identico a quello dell’epifisi.


Esso è oggetto di trattamento quando il quadro sintomatologico è dominato da spossatezza, da


insonnia o anche da depressioni.


Un’ulteriore rilevante indicazione di questa zona è costituita dalla facoltà di sciogliere gli spasmi nel


cervello e crearvi chiarezza, colore terapeutico blu.


L’irradiazione di questo punto è prevista anche nei casi di squilibrio della regolazione ormonale e


d’ogni genere di disturbo vegetativo.


Il trattamento della sequenza qui descritta ha l’effetto di calmare le reazioni eccessive e contribuisce,


attraverso il riequilibrio cerebrale, a liberare la zona cardiaca.


Il punto 2 è correlato al sistema limbico, di cui desideriamo chiarirvi un po’ più in dettaglio.






Il sistema limbico


è l’insieme di nuclei, di vie associative e di zone cerebrali che presiede alle espressioni di tipo


emotivo-affettivo e controlla quindi molteplici aspetti del comportamento.


Fanno parte del sistema lìmbico la fascia del tessuto corticale disposto attorno all’ilo degli emisferi e


un gruppo di strutture profonde ad esso associate (amigdala, ippocampo, nuclei del setto).


Attraverso ricerche sperimentali sono state riconosciute quattro zone funzionalmente distinte che


regolano tutti gli aspetti connessi con la preservazione sia della specie, sia dell’individuo.


L’attività intellettuale richiede la perfetta integrazione della corteccia cerebrale con il sistema lìmbico,


attraverso il quale gli atteggiamenti emotivi dell’individuo trovano adeguata risposta nell’assetto


periferico dell’organismo.


Si ritiene che l’ipotalamo regoli i suoi programmi sulla base delle esigenze fisiche.


Il sistema limbico influenza il ritmo veglia–sonno, tutte le emozioni, la motivazione ed il


comportamento dettato da pulsione, gioia, rabbia, ira, felicità ed ogni forma di sensazione di


disinteresse sembrerebbero attribuibili alla funzione del sistema limbico.


Di rilievo anche lo stretto rapporto con l’elaborazione centrale degli stimoli olfattivi.


Pensiamo al modo di dire: non posso sopportare una determinata persona, avvertiamo un rifiuto ed


un certo allarmismo nei confronti di una persona il cui odore non ci aggrada!


Dalle nostre osservazioni nell’ambito della pratica quotidiana risulta che il sistema limbico è collegato


molto strettamente alla nevrastenia (debolezza o esaurimento del nostro sistema nervoso causati da


influenze esterne).







Il punto sulla testa di questo sistema, non solo si trova esattamente al centro della zona della


nevrastenia contemplata dall’agopuntura cinese riferita alla testa, ma la sua manipolazione consente di


riequilibrare e tranquillizzare tutte le forme d’espressione emotiva del soggetto.


Il punto costituisce una zona terapeutica.


La sua applicazione è particolarmente indicata nel disturbo della regolazione vegetativa ed in tutti i casi


di disordine psichico.


Esistono, di conseguenza, collegamenti con la regolazione ormonale del sistema ipotalamo–ipofisi e


con il talamo.


È infatti impossibile la presa di coscienza di sé, o la psiche, senza la formazione di ormoni.


In base a tutte queste considerazioni paragoniamo il sistema limbico ad un secchio della spazzatura per


le emozioni, che tracima quando è colmo, innescando reazioni a livello di psicologia del profondo.


Manipolando la zona in questione si è visto che, con una terapia eseguita regolarmente, la spazzatura


può, per così dire, essere smaltita, il che risulta particolarmente importante nei disturbi cardiocircolatori


scatenati da uno squilibrio emozionale vegetativo.


I punti no. 3, sono i punti dell’ipotalamo.


Iniziando dall’occhio, con lo sguardo diritto in avanti, tracciate una linea verticale verso l’alto.


La zona è situata sulla linea verticale, a metà della fronte.


Riteniamo di sicuro interesse fornire maggiori dettagli su questa importante parte di organo cerebrale.






L’ipotalamo


viene considerato la più alta istanza endocrina (relativa agli ormoni).


Esso è situato nella parte inferiore del diencefalo e rappresenta l’organo di controllo di livello più


elevato di tutte le ghiandole endocrine.


Le informazioni neurali, riguardanti il sistema nervoso da lui elaborate, le efferenze, influiscono,


tramite i nervi vegetativi, sulle ghiandole endocrine.


Sono le informazioni ormonali, le efferenze, che guidano, tramite il sistema dell’ipotalamo ipofisi, le


ghiandole endocrine subordinate.


Perciò l’ipotalamo è considerato il centro di governo di tutti i processi vegetativi ed endocrini


dell’organismo.


È l’organo più importante per la regolazione dell’ambiente interno del corpo.


L’ipotalamo è strettamente collegato al sistema limbico e, tramite il talamo, alla corteccia cerebrale.


La gestione ormonale non partecipa solo alle funzioni vegetative, come la gestione energetica,


idrica, del sistema circolatorio e della funzione respiratoria.


Sussistono anche interdipendenze con il ritmo veglia-sonno e con fattori d’ordine psicoemotivo.


Ad esempio, la scomparsa del ciclo mestruale in situazioni di stress è originata da un comando


errato dell’ipotalamo.


L’importanza dell’ipotalamo ultimamente è sempre più rivalutata.


Woltersdorf, sull’argomento energia e spirito, scrive a pagina 89 del suo libro


“La creazione avvenne in modo assai diverso”:


“Per comprendere correttamente la creazione e, quindi il mondo ed il senso della vita, non sono


sufficienti gli insegnamenti delle scienze naturali o quanto apprendiamo da loro.


È vero che la psicologia, la teologia e la filosofia cercano di interpretare il significato di ciò che, al di


là della materia energetica, costituisce effettivamente la nostra vita e la nostra esistenza, ma in


queste discipline teoriche, o di scienza empirica, manca il nesso immediato con le leggi esatte della


natura.

tratto da la farmacia della salute
Peter mandel/Andreas Plegler

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