AUTOFAGlA CEREBRALE


 AUTOFAGlA CEREBRALE... IL POTERE DEL CERVELLO DI RIPULIRSI, RINASCERE, RIGENERARE


C’è una parola poco conosciuta, ma fondamentale per chiunque voglia davvero prendersi cura della propria mente, ed è... autofagia cerebrale. È la capacità del cervello di auto-ripulirsi. Di eliminare ciò che è danneggiato, infiammato, vecchio o disfunzionale, per lasciare spazio a cellule nuove, funzionanti, attive. È la chiave nascosta per rigenerare il cervello e prevenire il declino cognitivo.
perché dobbiamo occuparci del cervello?
Il cervello è molto più di un organo, regola il battito cardiaco, l’equilibrio ormonale, il tono dell’umore, la memoria, il linguaggio, la digestione, il ritmo sonno-veglia, la percezione di sé. È il nostro software centrale. E come ogni software, può rallentare, andare in crash, intasarsi. Quando succede, spesso non ce ne accorgiamo subito, ci sentiamo stanchi, confusi, svogliati, sbadati. Ma dietro quei segnali “lievi” può esserci una degenerazione in corso.
AIzhelmer, Parklnson, demenza, encefaIopatie tossiche e neuroinfiammazione non compaiono da un giorno all’altro. Si costruiscono silenziosamente, per anni. Ma la scienza ha ormai dimostrato che molte di queste condizioni sono prevenibili. E spesso reversibili, se si agisce in tempo.

Come inizia la degenerazione del cervello?
Immagina il cervello come una metropoli iperattiva. Milioni di neuroni lavorano, trasmettono impulsi, creano connessioni. Ma per farlo hanno bisogno di ossigeno, glucosio, mitocondri efficienti e una buona manutenzione cellulare.
Con l’età, lo stress cronico, l’esposizione a tossine ambientali, una dieta infiammatoria e uno stile di vita sedentario, questa metropoli si sporca. I rifiuti si accumulano. Le strutture si logorano. Alcune cellule smettono di funzionare, altre impazziscono. Il cervello comincia a “infiammarsi”.
Il risultato? Si creano aggregati proteici anomali, come le famose placche beta-amiloidi dell’Alzheimer. I mitocondri si esauriscono, le connessioni sinaptiche si riducono e la lucidità mentale si appanna.
Il corpo non è un sistema passivo, ha un meccanismo straordinario per prevenire il collasso... l’autofagia.
Autofagia significa letteralmente “mangiare se stessi”. Ma non in senso distruttivo, è un processo di riciclo. La cellula si accorge che alcune sue parti sono danneggiate e le smonta (detto in parole povere). Riutilizza gli elementi buoni e smaltisce i rifiuti, così si rigenera.
Nel cervello, l’autofagia permette di eliminare neuroni malfunzionanti, placche tossiche, mitocondri esausti, proteine alterate. In cambio, si formano nuove cellule nervose (neurogenesi) e nuove sinapsi. È come dare al cervello una seconda giovinezza.
Il problema è che la vita moderna ci allontana da questo meccanismo prezioso. Cosa blocca l’autofagia?
- Lo zucchero eccessivo
- La sedentarietà
- Il sonno insufficiente
- Lo stress cronico
- I picchi glicemici
- L’infiammazione sistemica
- Le tossine ambientali (pesticidi, metalli, profumi sintetici)
- La disbiosi intestinale

Lo stress cronico crea neuroinfiammazione. Prenditi cura della tua mente con meditazione,  tecniche di respirazione, natura, relazioni nutrienti. Il sistema nervoso parasimpatico è il guardiano silenzioso dell’autofagia.
 Sfrutta la luce solare.
La luce solare migliora la funzione mitocondriale. Anche esporsi al sole al mattino migliora l’umore e il ritmo circadiano
Il cervello può rigenerarsi? Sì. Oggi sappiamo che il cervello non è statico. Ogni giorno, nel nostro ippocampo, nascono nuovi neuroni. Questo processo si chiama neurogenesi, ma perché avvenga, servono tre cose:
1. Stimoli positivi
2. Nutrienti adeguati
3. Un ambiente interno privo di infiammazione
Ecco perché la sinergia tra sonno, alimentazione, esercizio, emozioni e detossinizione è importante. Non esiste una pillola magica. Ma esiste una routine magica, fatta di abitudini quotidiane.
Il cervello non ha bisogno solo di stimoli. Ha bisogno di spazio. Spazio per liberarsi dal vecchio e rinascere nel nuovo. L’autofagia cerebrale è il meccanismo che lo rende possibile.  Attivarla non è difficile, richiede costanza, consapevolezza, amore per se stessi. Un sonno profondo, un pasto nutriente, una passeggiata al sole, una risata sincera, una doccia fredda, una tisana con rosmarino… sono medicine quotidiane per la mente.
Non aspettare il burnout, la demenza, il crollo cognitivo. Inizia oggi, fallo per la tua memoria, per la tua lucidità, per la tua identità. Fallo perché meriti un cervello pulito, forte, vivo.

 

 

 

 

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