... Non Solo Cromopuntura

giovedì 26 dicembre 2013

LA LUCE BIANCA

Quando vi trovate nella parte più profonda del vostro Essere, e siete un singolo punto di coscienza irraggiante intelligenza, sperimentate la Luce Bianca. In altre parole, la parte più profonda di chi realmente siete è la fonte della
Luce Bianca, anche se alcuni scelgono di considerarla proveniente dal «cielo».
Poiché ha origine nella parte più profonda di voi e la rappresenta, può essere usata per «purificarvi» e per liberarvi di tutto ciò che non fa parte di voi. Alcuni guaritori amano «purificarsi» dopo una guarigione, se sentono di avere in
qualche modo assorbito la vibrazione, o la coscienza, dell’altra persona. Se è accaduto anche a voi, potete purificarvi riempiendovi della vostra Luce Bianca e ritornando alla coscienza che conoscete e che riconoscete come
espressione più autentica di voi stessi quando siete in equilibrio.
La Luce Bianca è conosciuta, nel mondo esoterico, come la forma più alta di protezione spirituale, ed è spesso usata per creare la percezione di essere protetti da quelle che sono avvertite come minacce.
Quando vi riempite e vi circondate di Luce Bianca, vi sentite protetti. Quando provate quella sensazione, vi sentite al sicuro e più rilassati. Quanto più vi rilassate e vi aprite, tanto più splendete di Luce Bianca e vi sentite protetti.
Questo processo continua fino a quando non siete totalmente aperti, rilassati, protetti e immersi nella Luce Bianca.
Quando percepite che qualcun altro ha un problema, o che potrebbe averlo («Sono preoccupato per il tale e il talaltro, spero che stiano bene») potete immaginare la persona riempita e circondata di Luce Bianca e creare in voi
la percezione che, in effetti, sta bene. La vostra percezione crea la vostra realtà. Piuttosto che continuare a vedere il problema, potete immaginare gli altri nella Luce Bianca, felici e in buona salute, impegnati in attività che amano; insistete nel mantenere tale percezione, perché così facendo contribuirete alla co-creazione che definiamo realtà fisica esterna.

Poiché ognuno di noi è una coscienza, con lo stesso bagaglio spirituale e le stesse capacità, spiritualmente siamo tutti uguali. Nessuno ha potere su di voi, a meno che non gliel’abbiate dato voi stessi con le vostre percezioni. Quando avete paura di qualcuno, è la percezione della paura, il senso di minaccia, che dà potere all’altro. La resistenza, cioè la paura, è il meccanismo che lo fa scattare. Se non avete paura dell’altro, non avete la percezione che l’altro è più potente di voi. E, se non lo percepite come più potente, non avete nulla da temere da lui. Quando entrate nella Luce Bianca e, allo stesso modo, mettete l’altro nella Luce Bianca, si crea una percezione di eguaglianza e una base di comunicazione priva di minacce. Si rimuovono le resistenze e si avverte una
chiarezza nuova nella coscienza. È il sistema che alcuni guaritori preferiscono adottare per comunicare con gli spiriti senza sentirsi minacciati da loro. Per farlo anche voi, potete riempirvi e circondarvi di Luce Bianca e vedere lo
spirito riempito e circondato di Luce Bianca: allora potete chiedergli «Chi sei e che cosa vuoi?».
Dopotutto, dev’esserci una buona ragione se uno spirito ha scelto di manifestarsi e comunicare. A volte, vuole
semplicemente far sapere che c’è e che vi guarda, come nel caso di un parente che è «trapassato», per esempio
lo spirito di un padre, che vuol far sapere ai figli che non sono soli, anche se lui è «morto».
A volte, è lì per dare un aiuto e delle informazioni, o per fornire un’opinione dall’aldilà che può essere utile. In certi casi è lui ad avere bisogno di aiuto per risolvere qualcosa che è rimasto incompleto e poter poi continuare il suo viaggio. La guarigione ha molte forme.
Poiché la Luce Bianca è composta da tutti i colori dello spettro, possiamo dire che la coscienza, le cui parti sono composte dall’insieme dei chakra, da tutti i colori combinati, può essere assimilata alla Luce Bianca. Quindi, la Luce Bianca rappresenta la coscienza che sta decidendo, in quel momento, attraverso quale chakra guardare e fare esperienza, o quale canale scegliere di vedere.

Nel 1975, durante l’operazione non riuscita che ho subito per l’asportazione del tumore al midollo spinale, sono passato attraverso il tunnel; è questa l’immagine utilizzata da chi ha provato l’esperienza dell’abbandono del corpo al momento della morte o in situazioni considerate «prossime alla morte ».
Dall’altra parte ho incontrato un Essere, che era lì per farmi sapere che era tempo di procedere. Non era una forma umana, ma, piuttosto, solo una coscienza, scintillante di energia e di intelligenza; anch’io mi sono sentito nello stesso modo. Secondo la struttura filosofico-spirituale in cui credo, ognuno di noi è così nella parte più profonda del suo essere, al livello di quella che chiamiamo Anima. Ognuno di noi è Luce Bianca che si manifesta.

A volte, se qualcuno chiude il Chakra Viola perché non si sente amato da suo padre, può trovare delle giustificazioni per quello che prova («Non sono degno d’amore», oppure «Sono un buono a nulla», o ancora «Ho fatto qualcosa di sbagliato e ora devo essere punito», e così via) e vivere sperimentando le conseguenze di queste decisioni. 
Poiché il Chakra Viola rappresenta la parte più profonda di ciò che siamo, ovvero la luce, possiamo affermare che questa persona si impedisce di percepire se stessa come luce.
Si costruisce una personificazione basata su una percezione errata, quella di se stessa come di un essere d’ombra, un essere di oscurità.

Quindi, le difficoltà della sua relazione col padre si riflettono nella difficoltà che incontra nello sperimentare la
Luce Bianca, nella meditazione, per esempio, finché non si apre di nuovo a essa. A quel punto può passare attraverso una specie di redenzione, accogliendo ancora una volta l’amore paterno.
Poiché la Luce Bianca rappresenta la parte più profonda di ciò che siamo, simboleggia quella parte di noi che esiste al di là di ogni sintomo. I sintomi non consistono in ciò che siamo, ma solo in quello che sperimentiamo, e
neppure nella parte più profonda di noi.

Quando il guaritore vede la persona da guarire piena di Luce Bianca, riesce a mantenere la sua percezione a questo livello profondo della persona con cui sta lavorando. Si deve ricordare che la guarigione si crea nella
percezione del guaritore, e che il soggetto ha donato per essa il suo consenso. Qui la Luce Bianca viene usata per stimolare la percezione della guarigione dell’altro.
Allo stesso modo, se vi sentite prigionieri in un film, e provate su di voi l’effetto di qualche sintomo, o di qualche esperienza diversa dall’interezza, potete ricordarvi chi siete veramente, e ricentrarvi, tornando a sperimentarvi come l’Essere di Luce che siete.

Facendo ciò, potete identificarvi sempre più con quel livello dell’essere finché ciò non diventa una nuova abitudine, il vostro nuovo comportamento consueto. Scegliete qualsiasi percezione vi possa servire per rinunciare ai
sintomi, e identificatevi sempre più con l’esperienza della vostra interezza.
Siete sempre più in grado di identificarvi con il vostro Dio interiore, con la luce che avete dentro, con la fonte
interna, semplicemente essendo ciò che siete.
Per dire «Io sono», dovete semplicemente essere.
Essere, nient’altro.

E sapere che tutto può essere guarito.

Guarire con il sistema Corpo Specchio

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Agire sulla coscienza per la salute del corpo
Martin Brofman

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