... Non Solo Cromopuntura

sabato 30 aprile 2016

METODO TOMATIS



Il Metodo Tomatis, o metodo audio-psico-fonologico, è stato ideato dal prof. Alfred Tomatis, otorinolaringoiatra e chirurgo, nato a Nízza nel 1920 da genitori italiani. Fin dal 1945 i1 prof. Tomatis ha dedicato la sua vita, prima in Francia, poi all’estero (Canada, Stati Uniti, Europa, dove le sue teorie e le loro applicazioni sono ampiamente diffuse), alle ricerche sull'audizione, sul linguaggio e la comunicazione, evidenziando così la relazione esistente tra orecchio, linguaggio e psiche.

Il prof. Tomatis condusse le sue ricerche dapprima nel laboratorio di audiologia dell'Aeronautica Francese e successivamente nel suo centro di audiologia medica. Analizzando un campione di soggetti che svolgevano le proprie attività lavorative in ambienti particolarmente rumorosi (banco di prova per motori a reazione, banco di prova per motori a scoppio, ribattitura di lamiere in cantieri navali, martello pneumatico, ecc.), osservò che le frequenze dei suoni che l’orecchio non riusciva  a percepire, erano le stesse che la voce non riusciva a emettere.

 Proseguendo le sue ricerche su un campione di soggetti più grande e variegato (tra cui anche i cantanti),Tomatis  dedusse che questa era una caratteristica generale valida per qualsiasi soggetto: la persona non è in grado di riprodurre con la voce quelle frequenze che non è in grado di udire. Inoltre, in laboratorio venne provato che ogni modificazione dello schema uditivo comportava  una modificazione dello schema vocale: questo venne chiamato "Effetto Tomatis".A partire da questa intuizione il Prof. Tomatis portò avanti le sue ricerche su un piano multidisciplinare, avvalendosi di studi di audiologia, fonologia e psicologia. Nacque i1 metodo audio-psico-fonologico o metodo Tomatis, presentato poi a1l'Accademia delle Scienze e all'Accademia di Medicina di Parigi (1957-1960).

II metodo Tomatis è una tecnica di stimolazione sonora e un intervento pedagogico col fine di migliorare il funzionamento dell'orecchio, la comunicazione verbale, il desiderio di comunicare e imparare, la consapevolezza dell'immagine corporea, il controllo audiovocale e quello motorio.

Il bilancio iniziale viene effettuato da un terapista dell'ascolto formato sotto la supervisione del prof. Alfred Tomatis. Il bilancio prevede dei test d’ascolto, di dominanza laterale e dei disegni di figure integrati da un’anamnesi personale.

L'orecchio umano ha la capacità di svolgere, normalmente, le seguenti funzioni:
  1) Percepire i suoni
  2) Elaborare i suoni senza distorsione
  3) Distinguere suoni alti e bassi
  4) Percepire 1'origine spaziale dei suoni
  5) Prestare attenzione ai suoni che si vogliono ascoltare ed evitare quelli che non si vogliono
      ascoltare (concentrazione)
  6) Trasmettere energia al cervello tramite il segnale nervoso del suono (ricarica corticale)
  7) Integrare e coordinare le informazioni provenienti dai movimenti dei muscoli
  8) Mantenere 1'equilibrio e il rapporto con la gravità
  9) Stimolare e mantenere 1'equilibrio neurovegetativo
10) Controllare la fonazione
11) Controllare l'abilità musicale

Queste funzioni possono essere alterate a qualsiasi età a causa di incidenti, malattie o traumi emotivi. Attraverso l'uso delle tecniche sviluppate dal dr. Alfred Tomatis è possibile ridare all'orecchio la sua efficienza essenziale, quando la causa non è conduttiva o un danno sensoneurale. Spesso quello che sembra essere una difficoltà organica o sensoneurale è, almeno in parte, dovuto ad uno scarso funzionamento, ritardato sviluppo o a cause emozionali. A questo cattivo utilizzo dell’orecchiopossono conseguire difficoltà d’apprendimento, mancanza di motivazione ed anche depressione.
Un orecchio che funziona bene è descritto come un orecchio che ascolta bene, che può in pratica concentrarsi tra tutti i suoni della gamma dell'udibile, su quelli che vuole ascoltare e tagliare fuori, momentaneamente, quelli che non interessano; esso può percepire ed analizzare ogni parte dello spettro sonoro con il massimo di velocità e precisione e integrare i movimenti muscolari che riceve da tutto il corpo.

Un buon orecchio ha la sua controparte in una voce di buona qualità e tonalità. Vale a dire una buona voce riflette un buon orecchio. Noi ascoltiamo, parliamo, cantiamo, leggiamo, scriviamo e impariamo con il nostro orecchio.

Il bilancio iniziale di ascolto identifica le capacità funzionali dell'orecchio diagnosticandone forze e debolezze. Il test di ascolto fornisce una comparazione dell'ascolto della persona con un orecchio ideale ben funzionante basata sui seguenti requisiti:
1) una soglia d'udibilità dentro la norma;
2)una selettività uditiva aperta per 1'analisi e la comparazione dei suoni per determinare la loro differenza l'uno dall'altro e la direzione di questa differenza (toni più alti e toni più bassi);
3) una precisa spazializzazione dei suoni per l'identificazione della direzione della sorgente sonora; 4) una curva d'ascolto ascendente fino a 3000-4000 Hz con una stabilizzazione a questo livello e      una leggera caduta nelle frequenze più alte, per permettere una più facile discriminazione fra i suoni;
5) un'attenzione maggiore ai suoni che si vogliono ascoltare rispetto agli altri;
6) uniformità di ricezione e un'assenza di distorsione nella curva di risposta dell'orecchio; 
7) un equilibrio tra conduzione ossea e conduzione aerea in ogni orecchio e tra i due orecchi; 
8) una dominanza audiovocale destra per un controllo neurologicamente efficiente dell'analisi del
    suono direttamente dall'orecchio destro al centro del linguaggio dell'emisfero sinistro;
9) integrazione vestibolare delle informazioni muscolari e sensorie per un effettivo controllo
    motorio;
10) percezione dei suoni ad alta frequenza per energizzare e ricaricare il cervello.

Il venir meno di uno o più di questi parametri produce una percezione disarmonica che si traduce in un ascolto non equilibrato e, di conseguenza, in un cattivo apprendimento e insicurezza.
Secondo Tomatis, un problema di ascolto che non è il risultato di una causa organica generalmente ha un'origine psicologica. In migliaia di casi studiati il dr. Tomatis ha osservato che molti pazienti raccontavano di situazioni nei primi anni di vita in cui rifiutavano di accettare certi stimoli provenienti dall'ambiente, più particolarmente quelli del linguaggio parlato. Situazioni di trauma emotivo, a volte accompagnate da un trauma fisico, portavano all'esclusione delle informazioni per  proteggersi. Chiudersi all'informazione sonora è di fatto possibile. A livello fisiologico questo si manifesta con un rilassamento dei muscoli dell'orecchio medio. Questo stato di flaccidità, simile alla chiusura delle palpebre per l'occhio, impedisce considerevolmente il passaggio del suono, senza per questo la persona diventare sorda. Sfortunatamente non è così facile per 1'orecchio, come lo è per l'occhio, aprirsi di nuovo. I muscoli dell'orecchio medio rimasti inattivi per molto tempo  hanno perso la loro tonicità. I suoni sono percepiti in maniera imprecisa e, come risultato, sono analizzati in maniera non corretta: in altre parole 1'ascolto è impedito.
Al fine di aiutare 1'orecchio umano a stabilire o ristabilire il suo pieno potenziale, il dr. Tomatis ha sviluppato un metodo di rieducazione all'ascolto che utilizza musiche elaborate da una speciale
apparecchiatura chiamata Orecchio Elettronico.
Le sedute di rieducazione e i test progressivi di controllo e le consultazioni vengono programmati dopo il bilancio iniziale (bilancio audio-psico-fonologico).
II programma, intensivo, è così suddiviso: una prima parte, generalmente di ascolto passivo, senza cioè esercitazioni audiovocali, durante 15 giorni per due ore al giorno. Segue un periodo di 6-10 settimane di intervallo che serve alla persona ad integrare i nuovi modelli di ascolto; dopodiché segue una seconda fase di 8 giorni, sempre due ore al giorno, in cui si continua il training passivo si eseguono esercizi attivi di lettura ad alta voce, sotto Orecchio elettronico, e particolari esercizi per raggiungere il controllo audiovocale e mantenerlo índipendentemente dall'Orecchio Elettronico. La lunghezza del programma varia in dipendenza della motivazione personale e del grado di difficoltà.
Un programma medio si articola su I5 giorni, più 8 giorni più 8 giorni, sempre con 6-10 settimane di intervallo tra ogni periodo, oppure tre cicli di 10 giorni ciascuno con lo stesso tipo d'intervallo. Durante le sedute la persona ascolta, attraverso l'Orecchio Elettronico, suoni (musiche, canti) filtrati elettronicamente per stimolare la capacità di messa a fuoco dell'orecchio. Man mano che migliora il potere selettivo dell'orecchio, la persona riesce a percepire i suoni con minore distorsione ed analizzarli con più precisione su tutta la gamma delle frequenze dai suoni fondamentali alle armoniche più elevate.

Per un orecchio non allenato la frequenza fondamentale di un suono spesso maschera il suo spettro armonico e la persona ha delle difficoltà a controllare il timbro della voce (l'insieme delle armoniche più elevate). Di conseguenza la voce rimane piatta, senza modulazione. Migliorando 1'ascolto la persona ha 1'opportunità di migliorare la qualità, la fluidità, la modulazione e l'articolazione della voce, con gran beneficio per sé e per le persone che ascoltano. L'interesse nel campo dell'insegnamento e del lavoro è vasto. Una voce che trasmette energia e interesse, invita più facilmente all’ascolto.

Il training può aiutare il musicista che non riesce a sintonizzare il proprio orecchio all'ascolto del suono emesso dallo strumento o dalla voce per meglio regolare la melodia. Ascoltando la musica filtrata attraverso 1'Orecchio Elettronico, i muscoli dell'orecchio medio sono allenati ad accomodarsi sulle armoniche più elevate di ogni sorgente sonora e migliorando così gradualmente il   timbro della voce o dello strumento. Molti cantanti ed attori usano il metodo per affinare le proprie potenzialità o per assimilare velocemente specifici copioni e spartiti.

Insieme all'orecchio, il corpo tutto ascolta. Una persona che ascolta bene diventa cosciente della propria postura e durante il training audiovocale acquisisce una corretta postura d'ascolto. Sviluppa una schiena diritta, ma non rigida, la testa prende la giusta distanza dalle spalle con collo e mascella rilassati; il torace si apre per favorire un'ampia respirazione. Ricordiamo che Tomatis ha scoperto che il modo di ascoltare condiziona anche il modo come ci muoviamo e la nostra postura tramite la relazione coclea-vestibolo. Basta osservare il diverso modo di stare in piedi e di muoversi di persone appartenenti a gruppi linguistici diversi.

Tomatis ha studiato le molte funzioni dell'orecchio umano, scoprendo che primariamente esso è un sistema per produrre la ricarica corticale e favorire il potenziale elettrico del cervello. Il suono è trasformato in stimolo nervoso dalle cellule dell'Organo del Corti nell'orecchio interno, inviato alla corteccia cerebrale e da lì all'intero organismo per dinamizzarlo e tonificarlo.

Non tutti i suoni producono quest’effetto di ricarica. Tomatis fa notare che sulla membrana basilare le cellule del Corti sono maggiormente addensate nell'area responsiva alle alte frequenze che in quella responsiva alle basse frequenze. Per questo, le alte frequenze sono più ricaricanti che le basse frequenze. Inoltre i suoni di bassa frequenza non solo inviano energia al cervello in modo insufficiente, ma possono anche affaticare la persona inducendo risposte motorie che assorbono più energia di quanto 1'orecchio riesca a produrne.

Le persone che hanno tendenza ad essere stanche o depresse, hanno spesso una voce piatta, senza tono, con un contenuto molto basso di alte frequenze. L'effetto energizzante della musica, contenente molte frequenze acute, è di notevole aiuto anche a persone che hanno subito danni neurologici o altri problemi fisici, che sfociano in un abbassamento generale dell'energia.
L'aumentata ricarica corticale risultante dall'ascolto di musica ricca in alte frequenze si traduce in un aumento della motivazione personale, maggiore facilità nel lavoro, un abbassamento del livello di fatica, un accresciuto senso di vitalità, un miglioramento dell'attenzione, concentrazione e memoria, e minore bisogno di sonno nel caso la persona tende a compensare il calo di energia dormendo molto.

Tutti questi fattori, ma soprattutto 1'accresciuta capacità di concentrazione e memoria, possono aiutare considerevolmente la persona a migliorare la comunicazione e 1'apprendimento.

Tomatis ha dimostrato che le funzioni vestibolare (equilibrio) e cocleare (decodifica dei suoni) dell'orecchio sono unificate in un unico sistema. Anatomicamente il nervo vestibolare è presente a ogni livello del midollo spinale ed è da lì direttamente connesso con tutti i muscoli del corpo.

La stimolazione dell'orecchio tramite la musica filtrata agisce sull'immagine corporea migliorando la consapevolezza e il controllo di tutti i segmenti corporei. Inoltre il sistema vestibolare controlla la consapevolezza temporo-spaziale richiesta nel ritmo e nell'equilibrio. Molti sportivi, soprattutto sciatori, anche famosi, integrano gli allenamenti con sedute d'ascolto.

Tomatis spiega come il nervo vago, il ramo sensorio auricolare del nervo pneumogastrico regola, attraverso le sue ramificazioni, la faringe e i diversi organi del corpo. Il ramo auricolare innerva la superficie esterna della cassa timpanica formando così una connessione tra la nostra vita neurovegetativa interna e il mondo esterno. La persona esperimenta un riequilibrio del sistema neurovegetativo, che si riflette in un miglioramento del sonno e dell'appetito.

L'ascolto di musica filtrata attraverso 1'Orecchio Elettronico migliora la tensione della membrana timpanica, la quale, quando è tesa, attenua 1'ampiezza della vibrazione del ramo sensorio auricolare e di conseguenza regola il nervo vago. Questa regolazione è generalmente esperita dalla persona come una sensazione di benessere, come una liberazione da un pesante fardello dal contenuto mal definito. La persona diviene più fiduciosa nelle proprie possibilità, più consapevole delle proprie capacità e più desiderosa d’usare la propria voce in maniera assertiva.

Le sessioni audiovocali consistono in ripetizioni di parole e di testi, alternate con sedute di canti e musica (filtrata e non). Le parole e i testi portano progressivamente 1'orecchio ad ascoltare sull'intero range di armonici dell'informazione sonora. Durante la ripetizione di parole e frasi, la voce della persona, captata da un microfono, viene modificata dall’Orecchio Elettronico e restituita alla stessa tramite una speciale cuffia. I filtri adattano la voce sull’intero spettro sonoro, parlato e musicale, al fine di dare un controllo di alta qualità ed un'analisi dei suoni più efficiente.

Poiché la laringe può emettere soltanto gli armonici che 1'orecchio riesce a percepire (Effetto Tomatis, dimostrato alla Sorbona nel 1957), la parola, la frase o il passaggio musicale sono emessi sotto un controllo più preciso. Quando 1'orecchio ascolta bene, il corpo intero viene coinvolto nel processo. L'apprendimento viene facilitato e nuovi modelli possono venire integrati e sviluppati. Gli effetti positivi, nelle difficoltà scolastiche, sono notevoli e documentati.

In proseguimento al programma audiovocale si consiglia alla persona di praticare a casa ogni giorno un esercizio fonatorio per almeno mezz’ora. L’esercizio consiste in una lettura ad alta voce, mantenendo una buona postura audiovocale e tenendo la mano destra vicino alla bocca al fine di rafforzare la dominanza audiovocale destra. In questo modo, la qualità, il ritmo e la fluidità della voce migliorano. Una volta che la persona ha completato il programma, essa è molto più motivata a lavorare e ad imparare, più capace a integrare nuovi modelli con minore difficoltà.
Mentre molti ricercatori stanno iniziando ad investigare 1'importanza dell'orecchio nella nostra vita, il Metodo Tomatis offre un programma appositamente studiato per lavorare alla sorgente di molti problemi funzionali, emozionali e relazionali, legati ad un cattivo utilizzo dell’ascolto. Un metodo sorprendentemente veloce che ha un impatto a largo raggio sulla salute e il benessere della persona.





Il metodo Tomatis abbinato all'ascolto isocronico

Svaping 7000Hz - 8000Hz sullo sfondo di suoni della natura.

Secondo il dottor Alfred Tomatis, un membro  francese
dell' Accademia delle scienze mediche, un ruolo chiave nel cervello é svolto da vibrazioni delle cellule dell'orecchio interno

Quando il potenziale elettrico del cervello comincia a indebolirsi, ci sentiamo gli occhi stanchi e spenti. Come batterie le cellule del midollo devono essere ricaricate periodicamente.

Tomatis ha scoperto che un modo per ricaricare le batterie è quello di ascoltare i suoni di alta frequenza - Hz 5000-8000. Secondo Tomatis, la vibrazioni delle Carty cellule - cellule ciliate sensorie dell'orecchio interno - agisce come una sorta di generatore del cervello.

Prima di ascoltare bere un bicchiere di acqua pulita.

si può' ascoltare anche  senza cuffie stereo .

Ascoltare la registrazione in una stanza tranquilla con luci soffuse,
dove nessuno può disturbare.
Basta provare a meditare.
Rimuovere tutti i pensieri dalla sua mente. Focus sul tono.

Non utilizzare Dolby TM e l'altro sistema di riduzione del rumore.

Non ascoltare guidare una macchina o al lavoro.

Il tempo e l'ascolto frequenza dipende tuoi sentimenti interiori. Inizia con 10-15 minuti al giorno, aumentando gradualmente il tempo.

Lena Matukhina

https://youtu.be/hYf43Ta7qOg


LA RADICE DI TARASSACO

LE CELLULE TUMORALI INIZIANO A DECOMPORSI DOPO APPENA 48 Ore LA RADICE DI TARASSACO RISULTA PIU’ EFFICACE DELLA CHEMIOTERAPIA

Magari ricorderete lo sciroppo della nonna fatto con il ” dente di leone” .

Questa pianta ha molte proprietà medicinali, ma ciò che non si sapeva è che la radice del Tarassaco aiuta le persone con diagnosi di cancro.

Questa pianta è trascurata o addirittura distrutta, e tutto quello che dovete fare è raccoglierla, disponibile ovunque sui cigli dalle strade.

I Ricercatori hanno confermato che la radice di questa pianta è più efficace rispetto alla chemioterapia perché i trattamenti chimici distruggono tutte le cellule, mentre la radice di tarassaco uccide solo le cellule tumorali.

Ha anche:
proprietà diuretiche,
stimola la secrezione biliare,
purifica il fegato,
purifica i reni,
fornisce sostegno per condizioni allergiche
riduce il colesterolo.



Essa contiene vitamine molto importanti come la vitamina B6, tiamina, riboflavina, la vitamina C, così come ferro, calcio, potassio, acido folico e magnesio.

Contiene
535% della dose giornaliera di vitamina C e circa il
110% della dose giornaliera di vitamina A.

Questi fatti sono noti da decenni.

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Chimica e Biochimica presso l’Università di Windsor, in Canada, ha guidato la ricerca iniziale e i risultati hanno scatenato una nuova speranza per chi soffre di cancro.

La radice di tarassaco ha dimostrato di essere efficace per uccidere le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane.

Siyaram Pandey, un biochimico presso l’Università di Windsor, era scettico quando un oncologo, il dottor Caroline Hamm ha suggerito di intraprendere questa ricerca. Aveva notato che alcuni pazienti affetti da tumore e che avevano bevuto il tè di tarassaco sembravano stare meglio.

Siyaram Pandey ha iniziato questa ricerca durata più di due anni di lavoro con i campioni di sangue di persone affette da leucemia e estratto di radice di Tarassaco osservando gli effetti. Lui e il dottor Hamm sono rimasti sorpresi di scoprire che le cellule leucemiche di una forma molto aggressiva conosciuta come leucemia mieloide nome del monocitica cronica sono stati condotti all’ apoptosi o suicidio di queste cellule. Le cellule cancerose, anaerobiche, sono portate ad apoptosi in presenza di una forma di ossigenazione o alcalinizzazione.

Più sorprendentemente ancora, hanno scoperto che le cellule non cancerose sono rimasti intatti. In altre parole, l’estratto di radice di tarassaco ha solo mirato le cellule tumorali, cosa non vera per la chemioterapia che uccide tutto sul suo cammino.

Hanno sperimentato con altri tipi di cellule tumorali in vitro (colture di laboratorio) e hanno trovato gli stessi risultati.

L’infusione di radici di tarassaco disintegra il danno cellulare in 48 ore, e in base a ciò che i ricercatori hanno trovato, non una sola cellula sana è stata colpita. I ricercatori hanno dedotto che il trattamento continuo con questa radice può distruggere la maggior parte delle cellule tumorali, e in vista di questi risultati, il team di ricerca hanno ricevuto finanziamenti per continuare la ricerca su questa pianta miracolosa.

John DiCarlo, 72, che è personalmente convinto delle proprietà curative del dente di leone, sottoposto a chemioterapia intensiva e aggressiva nella sua lotta contro il cancro. Dopo 3 anni, i medici lo hanno dimesso dall’ospedale per trascorrere i suoi ultimi giorni con la sua famiglia.

I medici non trovarono una soluzione efficace per lui, in mancanza di opzioni.

Tuttavia, John ha decise di fare qualcosa per conto suo, come ultima risorsa, dato che i era fermamente convinto delle proprietà curative della radice di tarassaco –

Era l’ultima occasione per lui nella sua lotta contro la leucemia. Dopo quattro mesi è tornò alla clinica. Era in remissione, il che significa che il tumore si stava riducendo fino a scomparire. Nel giro di tre anni è guarito di cancro. Ha detto che il suo medico ha attribuito la guarigione alle radici di tarassaco. Di Carlo è stato intervistato da CBC News per pubblicizzare questo successo.

Questo è anche quello che è successo al contadino George Cairns Stati Uniti. Guarì il suo cancro alla prostata molto doloroso con polvere di radice di tarassaco. Ha poi scritto le istruzioni in un giornale locale. Ha preso questa infusione per 3 anni ed i suoi dolori avevano cominciato a scomparire pochi giorni dopo l’inizio del suo trattamento. Ora ha 80 anni ed è completamente guarito.
Dice che di aver schiacciato meccanicamente le radici con un apparecchio elettrico, e ha preso una tazza di estratto al giorno, diluito con acqua o succo di frutta fatti in casa – mai con bevande calde.

È inoltre possibile ridurre semplicemente la radice in piccoli pezzi e fare un decotto: portare a ebollizione; da allora ridurre il calore e fate sobbollire per 15 a 20 minuti.

Il numero di tazze di prendere ogni giorno dipende dalle diverse reazioni. George Cairns ha preso una tazza al giorno.

La freschezza e la qualità di qualsiasi rimedio botanico è di importanza vitale. George Cairns dice che è importante lasciare un po’ di terreno sulla radice perché contiene anche batteri benefici.

È importante considerare i diversi fattori di vita. Una malattia può essere determinata da fattori emotivi, un ambiente sfavorevole, etc. Quelli presentati sono stati i cosiddetti malati “terminali” quando non si può fare più nulla per loro.

Se queste persone sono riuscite a preservare le loro cellule sane e soprattutto rafforzarle e hanno ridotto le loro cellule tumorali portandole all’apoptosi, a maggior ragione, questo trattamento è un trattamento efficace, accompagnato da uno stile di vita sano, deve ancora far meglio per persone meno malate.

La natura sembra offrire tanti benefici che non si devono ignorare.

CURIOSITÀ

Uso culinario

Il tarassaco è usato per preparare un’apprezzata insalata primaverile depurativa, sia da solo che con altre verdure. In Piemonte, dove viene chiamato “girasole”[6], è tradizione consumarlo con uova sode durante le scampagnate di Pasquetta.
Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore a insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott’olio; sotto aceto possono sostituire i capperi[4]. I fiori si possono preparare in pastella e quindi friggere. Le tenere rosette basali si possono consumare con soddisfazione sia lessate e quindi condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio (o ancor meglio con aglio orsino). In Carnia le stesse rosette basali vengono consumate crude, condite con guanciale soffritto con pochissimo olio e “spento” a fine cottura con abbondante aceto.

I fiori vengono inoltre utilizzati per la preparazione di gelatine, spesso erroneamente definite “miele di tarassaco”[7][8].

In molte regioni medioeuropee veniva preparata la marmellata di fiori di tarassaco nel seguente modo:Rp. Marmellata Denti di leone
Fl. Taraxaci 1 litro
Acqua 2 litri
bollire a pentola aperta per ca. 20 minuti; filtrare e mantenere il liquido; aggiungere 1 kg di zuccherobollire a pentola aperta fino alla densità desiderata; versare (bollente) in vasi puliti e chiudere ermeticamente.

Con le radici tostate di tarassaco si può preparare il caffè di tarassaco, un surrogato del caffè che ne mantiene in certa misura il gusto e le proprietà digestive, in modo simile alcaffè d’orzo e al caffè di cicoria[4][9].

In orticoltura si coltivano diverse varietà mutate, da consumare come insalata e verdura.

(fonte wikipedia)
Polpette di Pasqua “Tarassaco e Ceci”

Una ricetta sfiziosa e allegra da preparare in questi giorni di festa Pasquali!

Il Tarassaco è la verdura regina di questa ricetta, anche conosciuta come “Grande Depuratore” e chiamata comunemente dente di leone o soffione.Ingredienti per 4 persone:

– 350 g di ceci secchi crudi BIO

– 300 g di tarassaco BIO
– 100 g di pangrattato
– 2 uova
– 40 g di parmigiano grattugiato
– 1 spicchio di aglio BIO
– 1 rametto di salvia BIO
– 1 peperoncino piccante
– 20 g di prezzemolo BIO
– olio di oliva

Lasciare a bagno per una notte intera i ceci in acqua fredda.
Versare i ceci ammollati in una pentola con la salvia e acqua fredda sufficiente a coprirli di 2 dita. Portare a bollore su fuoco medio, salare e lasciare cuocere facendoli appena sobbollire per circa 2 ore o finché non saranno morbidi.
Scolare i ceci, nel frattempo lessare il tarassaco in acqua salata a bollore (7’ circa), scolarlo, strizzarlo e far insaporire insieme ai ceci in una padella su fuoco medio con 4 cucchiai d’olio, lo spicchio d’aglio schiacciato e il peperoncino sbriciolato (10’ circa).
Alla fine togliere l’aglio far intiepidire e tritare finemente.
Unire al composto il prezzemolo ben tritato, il formaggio, le uova sbattute e 2 cucchiai di pangrattato. Amalgamare con le mani, aggiungendo pangrattato se il composto è troppo morbido.
Formare delle polpette non troppo grandi, passarle nel pangrattato, oliare una pentola antiaderente e friggere le polpettine fino alla croccantezza desiderata.
In alternativa si possono far cuocere in forno, in modo da renderle più leggere, posizionandole su una pirofila unta e versando un filo d’olio su tutte le polpettine. Infornate a 180 °C per 20’ circa, girandole a metà cottura.
Curiosità:
Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore a insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott’olio. I fiori si possono preparare in pastella e quindi friggere. Le tenere rosette basali si possono consumare con soddisfazione sia lessate e quindi condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio.

fonte ricette:

http://sweetbiodelicious.blogspot.it/2013/03/polpette-di-pasqua-tarassaco-e-ceci.html

martedì 26 aprile 2016

Stop Anxiety



 Pubblicato il 22 dic 2015 da Lena Matukhina

La gioia dell'anima.  la natura, il rumore della pioggia, il canto degli uccelli ...

Prima di ascoltare bere un bicchiere di acqua pura.
da ascoltare  con le cuffie stereo.
Ascoltare la registrazione in una stanza tranquilla con luci soffuse,
dove nessuno può disturbare.
Rimani in uno stato meditativo
Rimuovere tutti i pensieri dalla sua mente. Focus sul tono.
Non utilizzare Dolby TM e altri sistemi di riduzione del rumore.
Non ascoltare guidare in macchina o al lavoro.
Il tempo e  la frequenza dell'ascolto  dipende tuoi sentimenti interiori. Inizia con 10-15 minuti al giorno, aumentando gradualmente ogni giorno che passa.

Le frequenze utilizzate in questa composizione:

6.88 Hz: l'equilibrio naturale e la tranquillità.
La frequenza portante di 247 Hz: La sensazione di tranquillità.


2,5 Hz: relax, sedazione, aiuto con l'insonnia.
La frequenza portante di 136,1 Hz:, noto per essere calmante, rilassante, centratura. Si tratta di una frequenza popolare nella musica indiana. Questa frequenza è tradizionalmente considerata la frequenza del suono "Om" e Christian "Amen".

Questo programma non è raccomandato per ascoltare le persone con epilessia, le persone con pacemaker cardiaco , le donne incinte e giovani fino a 16 anni.


http://cromopuntura-cromos.blogspot.it

lunedì 25 aprile 2016

NEW: LA PULIZIA DEL FEGATO



In questo programma si adopera la frequenza 317,83 Hz che agisce beneficamente sul fegato, modulata con i ritmi alfa e theta per rafforzare la sua efficacia. Già dopo alcuni minuti di ascolto potreste sentire un piacevole calore nella zona del fegato.


Il programma disintossica, stimola il ripristino e la pulizia del fegato.

Si raccomanda l’ascolto tramite le cuffie stereo. La frequenza ottimale dell’ascolto è di 2-3 volta e giorno, per 6 volte alla settimana. Un giorno alla settimana deve essere riservato all’intervallo.

Quando ascoltare: al mattino o di giorno. Ascoltando questo programma nelle ore notturne potreste avere problemi del sonno.

Si sconsiglia l’ascolto del programma alle persone malate di epilessia, ai portatori di cardiostimolatori, alle donne in stato di gravidanza e ai ragazzi minori di 16 anni.

© Lenny Rossolovski 2016. All rights reserved,
Tutti i diritti riservati.


https://www.youtube.com/watch?v=XZ163eT03Ko

giovedì 21 aprile 2016

FUOCO ALFA MEDITATION


Volete sperimentare uno stato di gioia e felicità? Energia del fuoco

Questo programma rappresenta una meditazione alfa ad una frequenza di 10 Hz sullo sfondo i suoni di un falò che brucia . La frequenza di 10 Hz è molto importante per la sincronizzazione degli emisferi cerebrali . Va notato che quasi il 99%  delle persone soffre un deficit dell'attività alpha

Spesso si fa uso  e abuso  di alcol,per ripristinare lo stato alfa. Ma la cosa migliore usare alpha  meditazione, l'effetto sarà solo positivo

Quando si entra nel ritmo di questo programma potrete godere di uno stato di gioia, di pace, di bontà, si tratta di una potente fonte di energia positiva.

Ascoltare in qualsiasi momento  della giornata. Sedetevi e immaginate un fuoco ardente di fronte a voi, sentire la sua energia che penetra e riempie il corpo.

da ascoltare solo con le cuffie stereo.

ATTENZIONE: ascoltare questo programma (così come qualsiasi altro programma battiti binaurali) mentre si è in stato  ebbrezza non è raccomandato.

Istituto Sito web: http://advanced-mind-institute.org

mercoledì 20 aprile 2016

normalizzazione del tratto gastrointestinale





Questo programma utilizza una frequenza  per la normalizzazione del tratto gastrointestinale.
Essa vi aiuterà non solo ad alleviare il dolore nella zona dello stomaco, ma avrà un effetto positivo sugli organi digestivi. Studi clinici hanno dimostrato che, nel caso nel caso della sindrome dell'intestino irritabile. i farmaci non aiutano.
Ascoltate questo programma con cuffie stereo e in uno stato meditativo, più volte al giorno. Si può così' vedere di persona la sua efficacia - solo mezz'ora dopo aver ascoltato si noterà una diminuzione del dolore, e alleviata la tensione nel tratto gastrointestinale.
Il programma imposta la corretta frequenza del vostro apparato digerente e normalizza il suo lavoro.

martedì 19 aprile 2016

ALPHA MEDITATION




Sapevate che nell'uomo moderno vi è una "carenza" di attività alfa del cervello?
Questo programma si rivolge a risolvere questo problema.


Informazioni sul cervello ritmo alfa (da 8 a 12 Hz)


• 8- 10 Hz Superobuchenie, apprendimento di nuove informazioni

• 8.22 Hz - Sviluppo delle capacità creative

• 10 Hz - Aumento della serotonina di produzione

• 10 Hz - Migliorare la condizione generale, l'umore

• 10 Hz umore migliorato, eliminando il cervello e altri dolori

• 10 Hz - Chiarezza della mente

• 11 Hz - stato d'animo rilassato

• 12 Hz - stabilità emotiva

• 11 - 14 Hz - Maggiore concentrazione

• 12 - 14 Hz - Migliorare la capacità di assimilazione passiva di informazioni


---------------- Che cosa è le onde alfa del cervello? ---------------

ritmi cerebrali alfa sono nella gamma di 8-12 Hz e sono creati dal nostro cervello durante la sincronizzazione degli emisferi destro e sinistro. Incluso quando il nostro cervello è completamente rilassato e noi siamo in uno stato di riposo.

Alpha meditazione - la più semplice meditazione, che tutti possono imparare, senza eccezioni. Come un bambino, tutti gli uomini dominano ritmi alfa, quindi l'età della loro attività è ridotta.

Sai cosa il "mistero" della televisione, il motivo per cui a volte può non staccarmi da essa? Molti programmi usano onde alfa, che è il motivo per cui la televisione è rilassante e siamo involontariamente attratto da esso.


La maggior parte delle persone moderne hanno un ritmo alfa "deficit". Pertanto, alpha meditazione è considerato il più sicuro e più utile di tutti.

-------------- Gli effetti positivi della meditazione alfa ----------

• rilassamento del corpo e della mente

• Aumento della creatività

• Miglioramento della capacità di risolvere problemi

• Stabilità emotiva.

• Maggiore produttività

• Miglioramento della capacità di imparare

• maggiore resistenza

• Un aumento della produzione di serotonina.


MOLTO IMPORTANTE: In nessun caso non ascoltare questa meditazione in stato di ebbrezza!




Istituto Sito web: http://advanced-mind-institute.org

domenica 17 aprile 2016

SULL’UTILITA’ DELLA STIMOLAZIONE THETA



Sperimentiamo le onde THETA da appena svegli o prima di addormentarci (4-8 Hz). Di solito ci troviamo in uno stato di profondo rilassamento.
I ritmi Theta si collocano al confine tra la coscienza e il subconscio.
I vantaggi della stimolazione theta:


1. DIMINUISCE L’ANSIA E LO STRESS. Anche se non tutti coloro che sperimentano le onde theta si rilassano profondamente, tuttavia, queste onde abbassano l’ansia e aumentano la velocità dei processi cognitivi.

2. GUARISCE IL CORPO E LA COSCIENZA (il ben noto theta-healing).

3. RAFFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO (le onde theta aiutano l’organismo a produrre dei neurotrsmettitori che ripristinano il sistema immunitario).

4. FA NASCERE DELLE PROFONDE EMOZIONI. A volte la nostra sfera emotiva è talmente bloccata o danneggiata che non riusciamo a provare delle naturali emozioni; le onde theta la “sbloccano”.

5. RAFFORZA L’INTUITO. E’ la capacità di “vedere” e di “sentire” al di là delle sensazioni fisiche e di allargare la percezione della realtà.

6. MIGLIORA IL COLLEGAMENTO CON IL SUBCONSCIO, nelle cui profondità si trova la memoria a lungo termine, tutta la nostra esperienza, anche emozionale...

7. MIGLIORA LA CREATIVITA’. Le persone molto creative di solito possiedono un’intensa attività theta.

8. PERMETTE DI RISOLVERE MEGLIO I PROBLEMI. I problemi collegati ai dispiaceri o allo stress creano le onde beta, e spesso conducono ad un “blocco mentale”. Aumentando la quantità delle onde theta e alfa potrete raggiungere uno stato di “volo” nel quale risolverete i problemi più difficili.

9. RAFFORZA I COLLEGAMENTI SOTTILI. Alcuni considerano le ode theta un ponte tra il piano fisico e il piano astrale.

10. FA PROVARE DELLE ESPERIENZE PARANORMALI. Si suppone che i medium liberino le onde del cervello theta per stabilire il contatto con il mondo sottile.

https://it.advanced-mind-institute.org/…/stimulazione-theta…

MEDITAZIONE THETA GRATUITA: https://it.advanced-mind-institute.org/downloads.html

sabato 16 aprile 2016

La storia di Renè Caisse e della sua tisana Anti-Cancro alle 7 erbe


La storia

Tutto iniziò quasi per caso…
La storia incredibile, ma vera che state per leggere, comincia in Canada nella regione dell’Ontario nel 1922.
René Caisse era capo infermiera in un ospedale e fra i malati della sua corsia notò una signora con un seno stranamente deformato. Incuriosita, le domandò cosa fosse accaduto. La signora raccontò che vent’anni prima un uomo di medicina degli indiani Ojibwa, saputola malata di cancro al seno, le aveva fatto bere per un lungo periodo un tè di erbe che l’aveva guarita. L’indiano aveva definito questa miscela di erbe e radici come “una bevanda benedetta che purifica il corpo e lo riporta in armonia con il Grande Spirito”.
René fece tesoro dell’informazione e prese nota della ricetta. Due anni dopo ebbe modo di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. La zia guarì. René capì di essere di fronte ad una scoperta fantastica e in collaborazione con il dottor Fisher, il medico della zia che aveva assistito al processo di guarigione, cominciò ad usare la bevanda su altri malati terminali di cancro. I successi si ripetevano.
In quei tempi, si pensava di aumentare l’efficacia di un rimedio se lo si fosse inoculato per via intramuscolare e così René cominciò ad iniettare la tisana, ma gli effetti collaterali erano troppo spiacevoli. Negli anni a venire, dopo studi di laboratorio condotti su topi, fu individuata l’erba iniettabile e le altre venivano fatte bere in infuso.

I risultati positivi continuarono. Bisogna sottolineare il fatto che René mai richiese un compenso dai suoi pazienti, accettando solo le loro offerte spontanee. La voce si sparse ed altri otto dottori dell’Ontario cominciarono ad inviarle pazienti giudicati senza speranza. Dopo i primi risultati i medici scrissero una petizione al Ministero della sanità Canadese chiedendo che si prendesse in seria considerazione la cura. L’unico risultato che ottennero fu l’invio di due commissari con il potere di arresto immediato nei confronti di René. I due però rimasero colpiti dal fatto che nove dei migliori medici di Toronto collaborassero con la donna e invitarono René a sperimentare su topi la sua medicina. Ella tenne in vita per 52 giorni topi inoculati con il sarcoma di Rous.
Tutto tornò come prima, René continuò a somministrare la bevanda in un appartamento di Toronto. In seguito dovette spostarsi a Peterborough in Ontario, dove la raggiunse un ordine di arresto recato da un poliziotto. Ancora una volta ebbe fortuna perché il poliziotto, dopo aver letto le lettere che i suoi pazienti le avevano scritto in segno di riconoscenza, decise che era il caso di parlare della cosa al suo capo. Dopo questo episodio René ebbe il permesso del Ministero canadese della sanità di continuare a lavorare solo su quei pazienti che recassero una diagnosi scritta di cancro redatta da un medico.
Nel 1932 uscì, su un giornale di Toronto, un articolo intitolato “Infermiera di Bracebridge fa una importante scoperta per il cancro”. A questo articolo seguirono innumerevoli richieste di aiuto da parte di malati di cancro e la prima offerta commerciale.
L’offerta era davvero vantaggiosa ma le si richiedeva di svelare la formula in cambio di una somma considerevole e un vitalizio. René rifiutò categoricamente, e giustificò la sua decisione con il fatto che non voleva che si speculasse sul suo rimedio.
Nel 1933, il comune canadese di Bracebridge le mise a disposizione un albergo, sequestrato per ragioni di tasse, perché potesse farne una clinica per i suoi malati. Da allora e per i successivi otto anni, un cartello sulla porta avrebbe indicato “Clinica per la cura del cancro”.
Dal giorno dell’apertura, centinaia di persone erano convenute alla clinica e, alla presenza di un medico, si facevano fare l’iniezione e bevevano la tisana. La clinica diventò in breve una sorta di “Lourdes canadese”, se così la si può definire…
Nello stesso anno si ammalò la madre di René, cancro al fegato inoperabile, questa fu la diagnosi. René le somministrò la sua cura ed ella guarì nonostante che i medici le avessero predetto una sopravvivenza di pochi giorni.
Fu in questi anni che il dottor Banting, uno dei partecipanti alla scoperta dell’insulina, affermò che il tè aveva il potere di stimolare il pancreas fino a riportarlo alle sue normali funzioni, curando così i malati di diabete. Il dottor Banting invitò ufficialmente la signora Caisse a fare esperimenti presso il suo istituto di ricerca, ma lei per paura di dover abbandonare i propri malati, rifiutò. Era il 1936.
Nel 1937 accadde un incidente. Una donna in fin di vita fu trasportata all’ospedale di René, sofferente per frequenti embolie, ma, subito dopo l’iniezione, morì. Fu un’occasione d’oro per i detrattori di René: le fu fatto un processo ed i risultati dell’autopsia dimostrarono che la donna era morta per un embolo. La pubblicità che il caso scatenò portò però ancora più malati in cerca di speranza all’ospedale di Bracebridge. Lo stesso anno furono raccolte ben 17 mila firme che invitavano il governo canadese a riconoscere il tè come farmaco per il cancro.
Una ditta farmaceutica americana offrì addirittura un milione di dollari (ed eravamo nel 1937!) per la formula, ottenendo però l’ennesimo rifiuto di René. Nel frattempo, un medico americano, il dottor Wolfer, offrì a René di effettuare esperimenti con la bevanda su trenta pazienti del suo ospedale. René fece così la spola fra il Canada e gli Stati Uniti per molti mesi, ed i risultati che ella ottenne spinsero il dottor Wolfer ad offrirle uno spazio di ricerca permanente nei suoi laboratori. Ancora una volta, René rinunciò ad una vantaggiosa offerta che l’avrebbe però costretta ad abbandonare i suoi malati in Canada.
Di quel periodo abbiamo la testimonianza del dottor Benjamin Leslie Guyatt, responsabile del dipartimento di anatomia dell’Università di Toronto, che aveva ripetutamente visitato la clinica e che affermava: “Ho potuto constatare che nella maggior parte dei casi le deformazioni scomparivano, i pazienti denunciavano una forte diminuzione dei dolori. In casi serissimi di cancro ho visto interrompersi le emorragie più gravi. Ulcere aperte alle labbra ed al seno rispondevano alle cure. Ho visto scomparire cancri alla vescica, al retto, al collo dell’utero, allo stomaco. Posso testimoniare che la bevanda riporta la salute nel malato, distruggendo il tumore e restituendo la voglia di vivere e le funzioni normali degli organi.”
La dottoressa Emma Carlson era arrivata dalla California per visitare la clinica, e questa la sua testimonianza: “Ero venuta, abbastanza scettica, ed ero risoluta a rimanere solo 24 ore. Sono rimasta 24 giorni ed ho potuto assistere a miglioramenti incredibili su malati terminali senza più speranza e malati diagnosticati terminali, guarire. Ho esaminato i risultati ottenuti su 400 pazienti.”
Nel 1938, un’altra petizione a favore di Rene raccolse 55.000 firme. Un politico canadese fece la sua campagna elettorale promettendo che avrebbe permesso che la signora Caisse potesse esercitare la professione medica senza laurea e “praticare la medicina e curare il cancro in tutte le sue forme e le relative indisposizioni e difficoltà che questa malattia comporta.”
La risposta della classe medica fu immediata, il nuovo ministro della sanità, il dottor Kirby istituì la “Royal Cancer Commission” il cui scopo era quello di appurare la efficacia di discusse terapie per il cancro. Una delle condizioni inderogabili perché una medicina potesse essere legalizzata come cura per il cancro era che la sua formula venisse consegnata a priori nelle mani della commissione. La pena per la mancata consegna era una multa per la prima volta, per pratica abusiva della professione medica, e l’arresto in caso di recidiva. René Caisse non aveva mai voluto svelare la formula e la commissione oltretutto non aveva obbligo di riservatezza riguardo alle formule presentate.
Le due proposte di legge, quella a favore di René e quella che istituiva la commissione per il cancro, furono discusse lo stesso giorno al Parlamento canadese. La legge Kirby fu approvata e quella pro-René respinta per soli tre voti. La clinica di René era in pericolo, i medici cominciarono a rifiutarsi di consegnare ai propri pazienti i certificati attestanti il cancro. Una valanga di lettere di protesta raggiunsero il ministero della sanità, gli ex-malati curati da René e quelli che volevano farsi curare si ribellarono. Il Ministro ritenne saggio che la clinica continuasse ad esistere fino al momento in cui la signora Caisse si sarebbe presentata di fronte alla commissione per il cancro.
Nel marzo 1939 iniziarono le udienze della commissione per il cancro istituita dalla legge Kirby. René fu costretta ad affittare la sala da ballo di un Hotel di Toronto per accogliere i 387 ex-pazienti che avevano accettato di testimoniare in suo favore. Tutte queste persone si dichiaravano convinti che René li aveva guariti o che la bevanda aveva arrestato il cammino devastante del cancro. Tutti erano stati definiti “senza speranza” dai loro medici prima di sottoporsi alle cure dell’ospedale di Bracebridge. Solo 49 dei 387 ex-malati furono ammessi a testimoniare. Medici illustri testimoniarono a favore di René. Molti casi furono stralciati perché le diagnosi furono giudicate sbagliate e vi furono anche dottori che firmarono dichiarazioni in cui riconoscevano l’errore. Alla fine, il rapporto della commissione fu che:
A) Nei casi diagnosticati con biopsia si contava una guarigione e due miglioramenti
B) Nei casi diagnosticati con raggi X, una guarigione e due miglioramenti
C) Nei casi diagnosticati clinicamente due guarigioni e quattro miglioramenti
D) Su dieci diagnosi “incerte”, tre erano sicuramente sbagliate e quattro non definitive
E) Undici diagnosi erano definite “corrette”, ma la guarigione veniva attribuita a precedente radioterapia.
Insomma, la conclusione era che la bevanda non era una cura per il cancro e che se la signora Caisse non avesse svelato la formula, la legge Kirby sarebbe stata applicata e la clinica chiusa. René, sfidando la legge, tenne aperta la clinica ancora per tre anni in una situazione di semi-clandestinità.
Nel 1942, la clinica venne però chiusa e René era ormai sull’orlo di una crisi di nervi. Si trasferì a North Bay, dove rimase fino al 1948, anno in cui suo marito morì. Si presume che continuasse ad aiutare qualche malato che riusciva a raggiungerla, ma non nella misura che la clinica le aveva permesso.

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Il grande ritorno

Nel 1959, l’importante rivista americana “True” pubblicò un articolo su René Caisse e il suo rimedio per il cancro. L’articolo era frutto di mesi e mesi di indagini, interviste e raccolta di materiale. L’articolo fu letto da un eminente medico americano, il dottor Charles Brush, titolare del “Brush Medical Center” di Cambridge.
Il dottor Brush, dopo averla incontrata, le propose di andare a lavorare presso il suo istituto. Quello che le chiedeva era di applicare la medicina su malati di cancro, testare la formula in laboratorio per eventuali modifiche e migliorie e, quando si fosse assolutamente sicuri dell’efficienza, fondare un’associazione il cui scopo sarebbe stato quello di diffonderla nel mondo intero ad un prezzo accessibile. Non le si chiedeva di svelare la formula ma di usarla su persone malate di cancro. Per René era il massimo dei suoi desideri e accettò. René aveva ormai settant’anni.
Ma, prima di continuare il racconto, cerchiamo di capire chi era il dottor Brush. Il dottor Brush era ed è tuttora uno dei medici più rispettati degli Stati Uniti. E’ stato il medico personale del compianto presidente J.F. Kennedy e suo amico fidato. Il suo interesse per la medicina naturale ed i rimedi delle scuole di medicina asiatiche risale a molti anni prima il suo incontro con René. Il “Brush Medical Center” è uno degli ospedali più grandi degli Stati Uniti ed è stato il primo ad usare l’agopuntura come metodo di cura, il primo a dare importanza al fattore alimentare nella cura del paziente ed il primo istituto medico americano a istituire un programma di assistenza gratuita per malati indigenti.
René cominciò a lavorare nella clinica del dottor Brush nel maggio del 1959.
Dopo tre mesi il dottor Brush ed il suo assistente, dottor Mc. Clure, redassero il primo rapporto, che diceva:
“Tutti i pazienti sottoposti alla cura accusano una riduzione dei dolori e della massa cancerosa con un evidente incremento del peso e delle condizioni cliniche generali. Non possiamo ancora dire che sia una cura per il cancro ma possiamo tranquillamente affermare che è salutare e assolutamente atossica”.
Il dottor Brush, in collaborazione con il suo amico Elmer Grove, un espertissimo erborista, arrivò a perfezionare la formula fino al punto che essa non dovette mai più essere iniettata. Aggiungendo altre erbe alla formula originale, erbe che definirono “potenziatori”, la medicina poteva essere assunta per via orale solamente. Finalmente si apriva la possibilità che ognuno potesse assumere la medicina comodamente a casa propria, evitando viaggi e fatiche spesso insopportabili per malati gravi. Il dottor Mc. Clure inviò dei questionari agli ex-pazienti di René per verificare la durata di vita dopo la guarigione, e le risposte che ricevette confermavano le parole di René: “La bevanda degli indiani cura il cancro”.
Accadde però che nuove difficoltà impedissero a René di continuare a lavorare con il dottor Brush. I laboratori che fornivano le cavie per gli esperimenti interruppero la fornitura e il dottor Brush fu invitato dalla “American Medical Association” a non usare metodi che uscissero dai binari dell’ortodossia. René tornò così a Bracebridge per evitare altre battaglie legali. Il dottor Brush continuò i suoi esperimenti su uomini ed animali e nel 1984 dette la massima fiducia alla bevanda. Ammalatosi egli stesso di cancro all’intestino, si curò solo con essa e guarì.
Rene rimase a Bracebridge dal 1962 al 1978 continuando a rifornire il dottor Brush con la medicina di erbe, mentre lui la teneva informata dei progressi delle sue ricerche e dell’efficacia che riscontrava su altre malattie degenerative.
René, alla veneranda età di 89 anni tornò alla ribalta.
Nel 1977 il periodico” Homemakers” pubblicò la storia della bevanda e di René. L’articolo ebbe l’effetto di una bomba sull’opinione pubblica canadese. Presto la sua casa fu assalita dalle persone che chiedevano la bevanda ed essa fu costretta a richiedere l’aiuto della polizia per poter uscire di casa.
Fra i molti che lessero l’articolo vi era anche David Fingard, un chimico in pensione titolare di una azienda farmaceutica, la “Resperin”. Fingard si domandò come fosse possibile che la formula di una sostanza così efficace avesse potuto rimanere nelle mani di una vecchietta per tutti questi anni. Decise quindi che lui si sarebbe inpossessato della formula. Non si scoraggiò ai primi rifiuti e finalmente trovò la chiave per aprire il forziere nel cuore di René. Promise che avrebbe aperto cinque cliniche in Canada, aperte a tutti, poveri compresi, e che per queste aveva già trovato i finanziamenti da una grande azienda mineraria canadese.
Il 26 ottobre del 1977 René consegnò la formula della bevanda nelle mani del signor Fingard. Il dottor Brush era presente solo nella veste di testimone. Il contratto prevedeva, in caso di commercializzazione, un ricavo del 2% a favore di René.
Nei giorni seguenti la società farmaceutica “Resperin” chiese ed ottenne dal ministero per la salute ed il benessere canadese, pressato dall’opinione pubblica, il permesso di testare la bevanda in un programma pilota su malati terminali di cancro. Due ospedali e molte decine di medici avrebbero partecipato al programma di sperimentazione clinica, usando la bevanda fornita dalla Resperin che si impegnava a seguire tutte le norme sanitarie vigenti. L’opinione pubblica canadese era entusiasta.
René percepiva pochi dollari con i quali doveva anche fornire le erbe alla Resperin.
Ben presto i due ospedali dissero che desideravano cambiare gli accordi e che avrebbero abbinato alla bevanda le terapie tradizionali, come la chemioterapia e la radioterapia. Fu deciso di continuare il programma solo con i medici di base.
Nel frattempo René Caisse moriva. Eravamo nel 1978.
Ai suoi funerali erano presenti centinaia di persone provenienti da ogni dove.
Il Governo canadese interruppe gli esperimenti della Resperin giudicandoli inutili perchè mal eseguiti. La Resperin infatti non era quella grande azienda che il suo titolare aveva fatto credere a René.
Il dottor Brush, insospettito dalla mancanza di informazioni, aveva svolto delle indagini sull’azienda. Quello che ne risultò era che la Resperin era formata da due settantenni di cui uno era Fingard e l’altro un ex-ministro di un precedente governo, il dottor Mattew Dyamond. Dyamond con l’aiuto della moglie preparava l’infuso nella cucina di casa. Le forniture ai medici di base erano spesso in ritardo o insufficienti o malfatte. Inoltre la totale mancanza di coordinazione del programma aveva reso impossibile un accurato controllo sui medici coinvolti.
In una circolare interna, il ministero giudicava così gli esperimenti clinici con la bevanda: “Non sono valutabili i casi clinici raccolti”. Nei documenti ufficiali la bevanda, fu dichiarata però: “non efficace nella cura del cancro”. Fu anche riconosciuta la sua assoluta atossicità. Sotto la pressione delle proteste da parte dei malati, fu immessa in un programma di distribuzione di medicine speciali, a malati terminali, per motivi compassionevoli. (N.B.: nello stesso programma vi era anche l’AZT, farmaco per l’AIDS, che fu poi legalizzato nel 1989)
I malati avrebbero potuto d’ora innanzi ottenere la bevanda dietro presentazione di una serie di domande ufficiali di non facile compilazione. La bevanda, con il nome ufficiale con cui era conosciuta in Canada non avrebbe mai potuto essere venduta come medicina. Il dottor Brush era disgustato dalla vicenda e, unico possessore della formula migliorata, decise che avrebbe aspettato migliore occasione per diffondere questa conoscenza. Continuò nel suo ospedale ad usare la bevanda che nel 1984 lo guarì dal cancro all’intestino.

La svolta

Nel 1984 entra in scena il personaggio che avrebbe dato una svolta alla nostra storia: Elaine Alexander, una giornalista radiofonica che aveva dato vita ad interessanti e seguitissimi programmi alla radio riguardanti le medicine naturali e approfondimenti sulla allora nuova malattia, l’AIDS. Elaine telefono al dottor Brush, gli dimostrò che era informatissima sulla storia di René e della bevanda e gli chiese se fosse disposto a farsi intervistare nel corso di un programma che si sarebbe chiamato “Stayn’ Alive”. Il dottor Brush per la prima volta rilasciò una dichiarazione pubblica sulla medicina. Questa la trascrizione dell’intervista:
Elaine: «Dottor Brush e vero che lei ha studiato gli effetti della bevanda su malati di cancro ricoverati presso la sua clinica?»
Brush: «E’ vero.»
E.: «I risultati che ha ottenuto si possono definire significativi o dei semplici “aneddoti”, come afferma qualche suo collega?»
B.: «Molto significativi.»
E.: «Ha riscontrato nella cura degli effetti collaterali?»
B.: «Nessuno.»
E.: «Dottor Brush la prego di arrivare al punto, lei afferma che la bevanda può aiutare le persone affette da cancro oppure che è una cura per il cancro?»
B.: «Posso affermare che è una cura per il cancro.»
E.: «Può ripeterlo per favore?»
B.: «Certo, con molto piacere, la bevanda è una cura per il cancro. Ho potuto constatare che può far regredire il cancro ad un punto tale che nessuna conoscenza medica attuale è in grado di raggiungere.»
Le parole del dottor Brush scatenarono una vera e propria ondata di telefonate, l’uscita della stazione radiofonica fu circondata dalle persone che non avevano potuto accedere alla linea telefonica. Elaine cominciava a capire quanto frustrante fosse non poter aiutare chi chiede aiuto. Nei due anni che seguirono Elaine mise in onda sette programmi di due ore ciascuno solo sulla bevanda. Il dottor Brush vi partecipò per quattro volte ancora, numerosi medici, paramedici ed ex-malati furono intervistati. Tutti confermarono quanto detto dal dottor Brush. “La bevanda è una cura per il cancro”.
Elaine era così pressata dalle richieste di aiuto che si adoperò perchè alcuni dei malati fossero inseriti nel programma caritatevole del Governo. Ma la strada era tanto difficile e complicata che solo pochi vi potevano accedere. Elaine passò tre anni terribili pressata da migliaia di richieste di aiuto, e non poteva distribuire la tisana. Il programma del Governo era così lento nel concedere i permessi che spesso le persone morivano prima di potervi accedere.
Finalmente le venne l’idea luminosa.
Pensò: “Perchè continuare a combattere con le istituzioni per far riconoscere la medicina come una “vera” cura per il cancro? Non era forse questa un semplice tè di erbe? Una tisana innocua ed atossica?”.
Bene, si sarebbe venduta come tale. Senza attribuirle nessun merito per la cura del cancro né per altre malattie. Sarebbe stata venduta nelle erboristerie, che in America e in Canada si chiamano “negozi della salute”. La voce si sarebbe presto diffusa tra i malati di cancro. Illustrò il suo progetto al dottor Brush che ne rimase entusiasta. Egli capì che questa era la chiave per rendere la tisana accessibile a tutti.
Decisero insieme di cercare la ditta giusta che potesse garantire un prezzo onesto, una meticolosa preparazione della formula, un controllo sulla qualità delle erbe utilizzate e la capacità di far fronte alle richieste enormi che sarebbero seguite di lì a qualche anno. Ci misero sei anni, scartando e selezionando decine di aziende.
Finalmente, nel 1992 la bevanda era in vendita prima in Canada, poi negli USA. Nel 1995, ha fatto la sua prima comparsa in Europa.
Elaine Alexander è morta nel maggio del 1996.

RADICE DI BARDANA
Nome Botanico: Arctium lappa, A. Minus Nome comune : Bardana Descrizione:Pianta erbacea biennale che nel primo anno emette solo alcune foglie basali, cordate ovate a margine dentato, molli verdi e glabre nella pagina superiore. Il secondo anno produce un fusto fiorale eretto alto da 50 a 200 cm. I fiori sono di colore rosa violaceo. Gli acheni oblunghi e compressi, grigio brunastri con macchie nere e pappo a setole brevi. Fiorisce fra luglio e agosto. Droga e tempo balsamico: Si utilizzano le radici e talora anche le foglie. Le radici si raccolgono nell’autunno del primo anno vegetativo e nella primavera del secondo, prima dell’emissione dello scapo fiorale. Le foglie si raccolgono fra la primavera e l’estate del secondo anno, prima della comparsa dei fiori. Proprietà ed indicazioni: La Bardana è conosciuta come un eccellente rinforzante del sistema immunitario. Un tonico per il fegato, per i reni ed i polmoni. E’ un purificatore del sangue con l’abilità di di neutralizzare le tossine e pulire il sistema linfatico. E’ provato la sua azione anti batterica e antimicotica come i suoi composti tumore-protettivi. Costituisce un ottimo rimedio utilizzabile sia internamente che esternamente per nel trattamento delle più comuni affezioni cutanee. Ha note proprietà diuretiche, stimolanti delle funzioni epatobiliari. Utilizzata internamente esplica una discreta azione antidiabetica-ipoglicemizzante data dalla contemporanea presenza nella radice di Inulina(fino al 45%) e di vitamine del gruppo B che interagiscono nel metabolismo glucidico. In oriente è usata per le sue proprietà rinforzanti e nutritive. In Cina è citata col nome di “Niu bang” come rimedio dal 502 dopo Cristo. Ed era usata dalle tribù indiane d’america Mimac e Menomonee per le malattie della pelle. La medicina Ayurvedica la conosce per la sua azione sul tessuto del sangue e del plasma ed è usata per le allergie della pelle, le febbri, e per i calcoli renali. Molti studi scientifici hanno dimostrato l’attività antitumorale della Bardana sugli animali. Il termine “fattore Bardana” fu coniato dagli scienziati della scuola di medicina Kawasaki, Okayama, Giappone. In studi di laboratorio fù scoperto che il “fattore Bardana” era attivo contro il virus HIV (il virus dell’AIDS). L’inulina contenuta nella Bardana ha il potere di stimolare la superficie dei globuli bianchi aiutandoli a lavorare meglio.

CORTECCIA DI OLMO ROSSO
Nome botanico:Ulmus Fulva Nome comune: Olmo Nordamericano o olmo rosso Descrizione: Il suo Habitat è l’America del Nord, parte centrale e nord degli USA e est del Canada. Cresce in terreni sia umidi che secchi, lungo i fiumi o in cima alle colline più alte. Si distingue per la ruvidezza dei lunghi rami. Può raggiungere i diciotto metri di altezza. Le foglie verde scure o giallognole sono coperte da una peluria gialla e hanno la punta arancio. La corteccia è molto rugosa. Le proprietà curative sono contenute nelle fibre della parte interna della corteccia che viene usata fresca o secca per essere polverizzata. Proprietà ed indicazioni : La mucillaggine della corteccia favorisce la decongestione delle articolazioni rendendola ottimo rimedio per le artrosi. La corteccia di O.R. è altresi indicata per tosse, faringiti, problemi neurologici, stomaco ed intestino. Contiene inulina che aiuta il fegato, la milza ed il pancreas. Aiuta la minzione, diminuisce i gonfiori e agisce come lassativo. La medicina cinese lo catalogò nel 25 A.C. come ottimo rimedio per le ulcere, la diarrea e il meridiano del colon. Per l’Ayurveda è nutritivo, emulsionante ed espettorante. Indicato per debolezza, emorragie polmonari ed ulcere. Ottimo tonico polmonare, si può usare con persone sofferenti di malattie polmonari croniche.

ACETOSA
Nome botanico: Rumex acetosella Nome comune: Acetosa o Erba brusca Descrizione : pianta erbacea con radice fittonosa ben sviluppata e cauli robusti eretti, alti da 50 cm ad un metro ramosi alla sommità con rami corti ed eretti. Foglie basiliari allungate che assomigliano a orecchie di cane di colore verde intenso che denota la grande concentrazione di clorofilla. Fiori in pannocchia densa, lunga e stretta. Droga e tempo balsamico: Si usa tutta la pianta prima che fiorisca al secondo anno di vita. Proprietà ed indicazioni: L’erba quando è giovane e allo stato fresco agisce come diuretico e purificatore del sangue. L’erba aiuta il fegato, l’intestino, previene la distruzione dei globuli rossi ed è usata come antitumorale. La clorofilla contenuta nella pianta porta ossigeno alle cellule rinforzando le loro pareti, aiuta a rimuovere i depositi nei vasi sanguigni e aiuta il corpo ad assorbire più ossigeno. La clorofilla può anche ridurre i danni da radiazioni e riduce i danni ai cromosomi. Si usa per malattie infiammatorie, tumori, malattie del tratto urinario e dei reni. Per l’alto contenuto di vitamina C le foglie vengono usate per la cura di forme di avitaminosi, nell’anemia e nella clorosi. Avvertenza:dato l’alto contenuto di acido oxalico, se ne sconsiglia l’uso prolungato ed in dosi massicce a persone sofferenti di calcoli renali ( fonte:Canadian Journal of herbalism)

RADICE DI RABARBARO
Nome botanico: Rheum Palmatum Nome comune: Rabarbaro cinese o rabarbaro indiano Droga: Si usa la radice delle piante più vecchie private del periderma. Descrizione: Assomiglia alla varietà da giardino (rheum rhaponticum) ma è molto più forte nella sua azione terapeutica. Si riconosce per la sua radice conica, carnosa con una polpa gialla. Le foglie hanno sette punte e la forma di cuore. E’ coltivato in Cina e Tibet a scopo decorativo e medicinale. Proprietà ed indicazioni: Il rabarbaro è conosciuto in oriente da migliaia di anni. Il suo nome cinese è “Da Hung” e quello ayurvedico è “Amla Vetasa” con azione sul tessuto del plasma, del sangue e del grasso. Viene usato principalmente per la sua azione lassativa e astringente e come forte purgante. In dosi minori si usa contro la diarrea e per stimolare l’appetito. In dosi maggiori come purgante. L’erba stimola il colon, promuove il flusso della bile, elimina le stasi restaurando lo stomaco e il fegato. E’ usato come tonico: per lo stomaco, per aiutare la digestione, come purificatore del fegato, come antitumorale, per l’ittero e per l’ulcera . De Sylva nota che l’acido crisofanico contenuto nella pianta è responsabile della rimozione della sostanza viscida e e mucosa che circonda i tumori, permettendo ai costituenti delle altre erbe di avere accesso alla massa. Avvertenze: E’ controindicato durante la gravidanza

TRIFOGLIO
Nome botanico : Trifolium pratensis Nome comune : Trifoglio pratense Descrizione: Pianta erbacea perenne, con radice a fittone e cauli cespugliosi eretti od ascendenti (10-90cm). Foglie alterne trifogliate. Fiori raccolti in capolini sferici ed ovati, sessili o brevemente peduncolati, circondati dalle foglie. Frutto a legume opercolato, incluso nel calice persistente. Fiorisce da Maggio a settembre. Droga: I fiori. Proprietà: Agisce su sangue e plasma e sul sistema linfatico, sanguigno e respiratorio. Ha azione diuretica ,espettorante antispasmodica. E’ usato per tosse, bronchiti infezioni e tumori. E’ un purificatore del sangue. In India è usato per favorire la latteazione delle perpuere ed è tonico uterino (favorisce il ristabilirsi dell’utero dopo il parto). De Sylva nota che la sostanza contenuta ne T. chiamata Genisteina ha l’abilità di inibire la crescita dei tumori e che questa sostanza provvedeva all’effetto anticancro della formula Hoxey usata circa cinquant’anni fa per la cura del cancro.

PIANTAGGINE
Nome Botanico: Plantago Major Nome comune: Piantaggine Descrizione : Pianta erbacea perenne, acaule con rizioma corto dal quale dipartono numerose radici sottili. Foglie basali ampie disposte a rosetta. Inflorescenza a spiga cilindrica lineare, densa (8-18 cm.)su scapi fiorali nudi. Il frutto è una pisside ovale-oblunga contenente numerosi semi neri angolosi. Droga e tempo balsamico: Si utilizzano le foglie ed i semi le foglie si raccolgono ben sviluppate da giugno ad agosto, i semi da luglio a settembre, recidendo le spighe quando assumono colorazione brunastra. Azione: Agisce sul sistema tiroideo e paratiroideo coinvolgendo in una dinamica di informazioni moderatrici la circolazione linfatica e quella sanguigna, il sistema osseo(regolando l’equilibrio calcio fosforo), il sistema muscolare in generale, gli organi genitali e l’eccitabilità nervosa. Esternamente ha proprietà emostatiche, batteriostatiche, astringenti ed antioftalmiche. Internamente ha proprietà: Astringenti, emollienti, decongestionanti, antiflogistiche, antisettiche, depurative, diuretiche(blande), ematopoietiche (ricostituenti del sangue), emocoagulanti e regolatrici dei flussi. De Sylva fa notare che si tratta dell’erba che le manguste in India usano quando morse dal Cobra. In America la varietà dalle foglie lunghe è chiamata “maestra del serpente a sonagli” e veniva infatti usata per neutralizzare il veleno dei serpenti a sonagli.

FRASSINO SPINOSO
Nome botanico: Xanthoxilum fraxineum Nome comune : Frassino spinoso Descrizione : Il frassino spinoso è un piccolo albero che cresce nella campagna nordamericana. Ha foglie pinnate e rami alternati che sono coperti da spine dure e affilate, spesso le spine sono presenti anche sulla corteccia e sulle foglie. Appartiene alla famiglia delle Rutacee. Tutte le piante di questa famiglia hanno qualità aromatiche e pungenti. Le bacche sono raccolte in grappoli sulla sommità dei rami. Sono nere o blu scuro e racchiuse da una noce grigia. Le foglie e le bacche hanno un odore aromatico simile all’olio di limone. Droga: La corteccia e le bacche. Proprietàe e indicazioni: Chiamato “Tumburu” dagli indiani nella medicina Ayurvedica e “Hua Jiao” dai cinesi. Ha azione stimolante, carminativa, alterativa, antisettica, antielmintica e analgesica. E’ indicato per digestione debole, dolori addominali, raffreddore cronico, lombaggine,reumatismi cronici, affezioni cutanee, vermi ed infezioni da microorganismi e artrite. E’ un potente disintossicante e purificatore del sangue. De Sylva aggiunge : “…ha una storia nella cura della tubercolosi, colera e sifilide.Recenti ricerche hanno identificato una classe di sostanze conosciute come Furano-coumarins. Mentre le ricerche continuano, si riscontra una sua forte azione sul cancro. E questo mi chiarisce l’insistenza dell’uomo medicina incontrato sull’isola di Manitoulin perché lo inserissi nella CAISSE FORMULA.”
Fonte



Caisse Formula in Polvere - Tisana 7 Erbe
Tisana 7 erbe Canadesi
€ 32

Ingredienti: bardana(Arctium lappa, radice) plv, acetosa (Rumex acetosa, pianta intera) plv, olmo rosso (Ulmus rubra, corteccia) plv, frassino spinoso (Zanthoxylum americanum, corteccia) plv, piantaggine (Plantago major, foglie) plv, trifoglio (Trifolium pratense, fiori) plv, rabarbaro (Rheum palmatum, radice) plv.
Questo articolo è attualmente in "Disponibilità: Immediata". Il prezzo è pari a € 32,00.

COME E’ POSSIBILE GUARIRE CON IL SUONO? LA TERAPIA DI BIORISONANZA.




Di Lenny Rossolovski

..Si sente spesso pronunciare la parola “biorisonanza”, oppure l’accostamento delle parole: “la terapia con biorisonanza “, “le frequenze di biorisonanza”...
Sono delle belle parole ma non tutti sanno che cos’è e come funziona. Ecco perché vorrei spiegare il fenomeno, e in maniera semplice. Certamente, potrei accompagnare le mie spiegazioni con una bibliografia lunghissima, con i grafici, con i test clinici e così via, ma sono convinto che una spiegazione semplice sia ciò che serve...


Che cos’è la biorisonanza? E’ la capacità di un organismo vivente di reagire all’azione esterna di carattere vibrazionale. In realtà, il fenomeno della risonanza delle strutture fu scoperta dallo scienziato danese Christiaan Huygenz ancora nel 1656; Huygens scoprì che due orologi a pendolo collocati uno accanto all’altro, dopo un po’ si sincronizzano. Qui non c’è nulla di mistico – tutto è vibrazione. Tutto il nostro Universo è una vibrazione. Ogni atomo di cui è fatto il nostro corpo, è vibrazione

La biorisonanza è la capacità dell’organismo vivente di sincronizzarsi con un’azione esterna. Nel nostro caso, con un’azione acustica. Vi faccio un esempio che, a prima vista, non sembra c’entrare molto. Guardiamo un piccolo video. “Bolero”di Ravel danzato dalla grande ballerina Maya Plisetskaya: https://www.youtube.com/watch?v=NRxQ_cbtVTI
Notate come la ballerina si sincronizza con la musica, come diventa tutt’uno con il suono, vibra e si fonde con il suono.
Questa è una vera immagine di biorisonanza: lasciando da parte una grande ballerina e un grande compositore, vediamo il corpo umano entrare in risonanza con un’azione acustica e fondersi con essa; è impossibile separare la danza dalla musica perché formano una cosa sola.

E ora parliamo di ciò che non vediamo. Un’azione acustica coinvolge non solo il corpo, ma anche le cellule dell’organismo, tutto il corpo inizia a vibrare all’unisono con il ritmo e con la melodia. Iniziamo a sentire le vibrazioni riempire il nostro corpo, e questo è un effetto reale, non immaginario.

Se le determinate frequenze e ritmi sono evidenziati, allora l’azione del suono sull’organismo si rafforza di molto. Ogni organo del nostro corpo ha una sua particolare frequenza e un ritmo proprio. Le frequenze e i ritmi di ciascun organo sono ben conosciuti, perciò è possibile creare dei programmi acustici in risonanza con un determinato organo o sistema fisiologico. Prendiamo come l’esempio l’ultimo programma dell’Istituto: “La normalizzazione del sistema immunitario”.
Alla sua base c’è il fenomeno di biorisonanza. Il nostro sistema immunitario funziona nella banda 12-6 Hz, e questo è noto. Il programma usa dei meccanismi acustici per fissare il ritmo proprio in questa banda.
Alla fine l’organismo entra in risonanza con le frequenze date da fuori, e questo non è altro che la biorisonanza. Durante l’ascolto del programma il cervello si concentra sul ritmo esterno, si sintonizza sulla banda di frequenze che corrisponde al normale funzionamento del sistema immunitario, il che toglie lo stress al quale il nostro sistema immunitario è sottoposto. Come risultato, avviene la normalizzazione oppure il ripristino del sistema immunitario.

Ora parliamo delle ricerche del dottor Tomatis, l’autore di un metodo di cura di fama mondiale. Tomatis scoprì che l’orecchio non “sente” soltanto; le oscillazioni che percepisce, stimolano i nervi dell’orecchio interno, dove si trasformano negli impulsi elettrici che poi, per vie diverse, vanno nel cervello. Alcuni di loro vanno nei centri dell’udito e si percepiscono come suoni. Altri creano un potenziale elettrico nel cervelletto che controlla i movimenti complicati e l’equilibrio. Da lì proseguendo, vanno nel sistema limbico che si occupa delle emozioni e del rilascio di alcune sostanze biochimiche, compresi i releasing factors che influenzano tutto il nostro corpo.

Questo permette di affermare che le onde acustiche, attraverso un complicato meccanismo che coinvolge sia il cervello sia il corpo, influenzano non solo gli organi dell’udito, ma tutto l’organismo. La biorisonanza è un fenomeno complicato, che implica molte strutture del corpo, fino alle cellule che lo compongono.

La sincronizzazione del cervello in seguito ad un’azione acustica.
Una persona media non ha gli emisferi destro e sinistro sincronizzati, e lo si vede bene dall’ECG a 3D. Si vede che i processi che si svolgono in entrambi gli emisferi sono spesso caotici. Con l’inizio di un’azione acustica esterna, già dopo 8-10 minuti, una persona che neppure esegue pratiche meditative, presenta l’inizio della sincronizzazione del lavoro in entrambi gli emisferi.
Quando gli emisferi iniziano a funzionare ritmicamente (a causa dell’azione acustica esterna), l’efficacia del funzionamento del cervello cresce ed esso diventa in grado di risolvere un compito che sembrava impossibile prima. Questo riguarda non solo lo studio della matematica ma anche i problemi della salute.
Una persona malata presenta sempre, nei 100% dei casi, l’assenza della sincronizzazione degli emisferi cerebrali. Non appena riusciamo a sincronizzare gli emisferi, almeno del 10%, il cervello (il miglior medico al mondo) inizia non solo riconoscere il problema della salute, potrà anche risolverlo.
Tutto ciò è possibile grazie alla biorisonanza – la capacità dell’organismo vivente di entrare in risonanza con un’azione acustica esterna.
Molti ricercatori pensano che il cervello sia capace di guarire autonomamente, senza alcun aiuto esterno, la maggioranza delle malattie, ma ad una condizione: gli emisferi devono essere sincronizzati.
Noi all’istituto ci stiamo adoperando in questo senso, cercando di raggiungere sempre maggiore sincronizzazione degli emisferi tramite i programmi neuro acustici. La difficoltà sta nel fatto che non esiste una frequenza o un ritmo universale. Una persona risponde meglio ad un certo ritmo, mentre un'altra persona reagisce ad un ritmo diverso. Ecco perché noi facciamo una moltitudine di programmi: perché ognuno possa trovare qualcosa che sia adatto a lui, un programma con il quale possa entrare facilmente in risonanza. Non è possibile creare un programma acustico universale, vista la diversità delle caratteristiche individuali di ogni persona.

L’abbassamento dei livelli di stress è un altro fenomeno positivo che si ottiene tramite la biorisonanza.
Quando noi siamo sotto stress, domina l’emisfero sinistro con un picco dell’attività beta. Il cervello umano inizia ad assomigliare ad un “antivirus impazzito” che fa la scansione della situazione, ai livelli conscio ed inconscio, allo scopo del ritrovamento della potenziale minaccia. Spesso la minaccia è solo un frutto dell’immaginazione.
Durante un’azione acustica, il ritmo imposto dall’esterno cambia l’attività cerebrale togliendo l’eccesso dell’attività beta, e la persona si calma. Anche questa è biorisonanza; l’importante è trovare un certo ritmo e la frequenza che possa eliminare lo stress e il disturbo ad esso collegato.

Ecco una breve descrizione del fenomeno della biorosonanza.
In conclusione si può dire questo: la terapia di biorisonanza agisce sul corpo tramite il cervello, mentre la terapia allopatica fa il contrario – agisce sul cervello tramite il corpo.
Questa è l’essenza della terapia di biorisonanza - agire sul cervello per guarire il corpo.

Advanced Mind Institute Italia

martedì 12 aprile 2016

MEDITAZIONE THETA

Questa meditazione vi aiuterà a entrare in un profondo stato theta. Inizia dalla frequenza 15 Hz e scende dolcemente fino alla frequenza 5,2 Hz. In questo programma è presente il ritmo isocronico con la frequenza portante 528 Hz; questa frequenza agisce positivamente sul DNA e sull’organismo in generale. Il ritmo isocronico vi porterà, gradualmente, in uno stato di rilassamento..

Che cos’è lo stato theta, che cosa succede quando si è in theta?

In uno stato theta si attivano delle capacità che favoriscono l’apprendimento, si sviluppa l’intuito, l’organismo si ripristina.
Il fatto dell’azione curativa delle frequenze theta è stato confermato clinicamente. Centinaia di cliniche in tutto il mondo adoperano, insieme alle cure tradizionali, le frequenze theta.
Quando siete in theta, vi liberate dalle paure, dall’ansia e dalle emozioni negative. Proprio in questo stato ritornate all’armonia, alla gioia, alla sensazione di interezza.

Le onde theta generate dal cervello sono molto importanti, e conducono in uno stato particolare della coscienza. Gli scienziati a lungo non hanno potuto esplorarle, perché una persona media non può rimanere per molto tempo e coscientemente in uno stato theta; di solito si entra in theta mentre ci si addormenta, rimanendoci per pochi minuti.
Le onde theta rappresentano una frontiera tra la vostra coscienza e il subconscio, aprendo l’accesso alle associazioni libere, alle improvvise illuminazioni, alle idee creative.
Come meditare?

Assumete una posizione comoda, chiudete gli occhi, fermate il dialogo interiore, e già dopo alcuni minuti entrerete in un piacevole stato di rilassamento. Una persona media ci impiega circa 8 minuti. Prima di meditare è meglio bere un bicchiere d’acqua.

Questo programma può essere ascoltato sia con le cuffie sia tramite uno stereo. Per l’entrare più velocemente in uno stato meditativo è meglio adoperate le cuffie.

Non si consiglia l’ascolto di questo programma ai malati di epilessia, ai portatori di pacemaker, alle donne in stato di gravidanza e ai ragazzi minori di 16 anni.

© Lenny Rossolovski 2014. All rights reserved,
Tutti i diritti riservati
Solo per uso personale.

Download gratuito

lunedì 11 aprile 2016

LE BOTTIGLIE i9 E LA CROMOTERAPIA

Le bottiglie della serie i9 hanno una capacità di 0,65 lt. e sono realizzate interamente in vetro trasparente di altissima qualità protetto da bande colorate di plastica di silicone atossiche e mai a contatto con l'acqua.
Il tappo, a prova di perdite, è realizzato in polipropilene BPA-free
Al centro della bottiglia si trova l'essenza delle informazioni benefiche contenute in un potente adesivo in realizzato in silicio (silicone) e capace di informare l'acqua o il liquido inserito nella bottiglia. La bottiglia è riciclabile al 100%.

MODALITA' D'USO

Basta riempire la bottiglia i9 con acqua potabile o con qualsiasi altro liquido e attendere 3 minuti prima di bere.

PULIZIA

All'interno
Per ottenere i migliori risultati si prega di pulire l'interno della bottiglia con aceto bianco. Versare circa 0,5 dl di aceto diluito nella bottiglia e lasciar riposare per 10 minuti, quindi risciacquare bene con acqua pulita.
Fuori
Pulire la superficie esterna della bottiglia i9 utilizzando solo acqua pulita, assicurandosi di non fare pressione direttamente sull'adesivo. Non pulire con liquidi contenenti alcol o altri solventi abrasivi che potrebbero danneggiare o staccare etichetta dalla bottiglia.
Ogni volta che si utilizza la bottiglia i9 per succhi di frutta e verdura che tendono a lasciare macchie più ostinate sul vetro, si consiglia di pulire la bottiglia con uno spazzolino a setole morbide  e non metalliche.
In tal caso, dopo aver pulito la bottiglia i9 con lo spazzolino si deve anche aver cura di pulire accuratamente lo stesso spazzolino per evitare che alcune particelle di cibo possano rimanere bloccate tra le setole, causando in tal modo la crescita dei batteri nel corso del tempo.
ATTENZIONE! Non lavare la bottiglia i9 in lavastoviglie, in quanto ciò potrebbe danneggiare l'adesivo e le informazioni in esso contenute.

LE BOTTIGLIE i9 E LA CROMOTERAPIA

Secondo i principi della cromoterapia, il corpo umano è composto di diversi colori e la mancanza di qualsiasi colore dà luogo alla malattia. Si può dire che un individuo sia in uno stato di salute fintantoché i colori dello spettro sono in uno stato di armonia tra loro. Le diverse parti del corpo hanno colori diversi e lo stesso vale per gli organi interni.
Se esposta alla luce solare, l'acqua versata in un contenitore colorato assorbe l'energia derivante dalle vibrazioni di quel particolare colore. Questo è il principio di base della cromoterapia che si può comprendere meglio grazie alla tabella che segue.

La tecnologia POZNIK TP

La tecnologia Poznik TP nasce da 30 anni di studi effettuati da  un team di scienziati di classe mondiale (come Dr. Korotkov, Dott Voikov, Dott Pop e Masaru Emoto, così come i loro predecessori dr. Samuel Hahnemann, il dr. Wilhelm Reich e Viktor Schauberger) che hanno ricevuto più di 90 premi internazionali e riconoscimenti per i loro successi eccezionali.
Tale tecnologia consiste nella combinazione di numerosi processi scientifici in grado di influenzare in vario modo le molecole dell'acqua attraverso migliaia di informazioni benefiche e accuratamente selezionate contenute raggruppate in numeri che sono stampigliati nell'adesivo posizionato al centro della bottiglia.

Bottiglia i9 e la Cromoterapia
ColoreProposito primarioSignificato di baseChakraGhiandolaOrgani collegati
BIANCO
bottiglia I9 PURITY
contiene tutti i colori
Protezione, dare, divina connessione al corpo
ROSSO
bottiglia i9 PASSION
Passioni, potere, volontàSopravvivenza, vitalità, realtà, messa a terra, sicurezza, sostegno, stabilità, sessualità maschile, individualità coraggio, impulsivitàmuladhara o “chakra della radice”ghiandola coccigeaScheletro (ossa, denti, gengive, unghie, colonna vertebrale), linfa, prostata, grandi labbra, reni, piedi,vescica, ultimo tratto dell’intestino (come sistemi di eliminazione) pelle, piedi, caviglie, ginocchio, gambe, naso
ARANCIONE
bottiglia i9 INSPIRATION
Emozione, desiderioArmonia, sentimenti, emozioni, intimità, procreazione, polarità, sensualità, sessualità femminile, sicurezza di sé, socialità, libertà, creativitàsvadhistana o “chakra splenico”surrenaliReni, vescica, organi riproduttivi, succhi gastrici, parte liquida del sangue, linfa, sperma, lingua (organo del gusto)
GIALLO
bottiglia i9 SUNLIGHT
Scopo, luce del solePersonale, potere, conoscenza, intelligenza, arguzia, risate, mentale, chiarezza, umorismo, ottimismo, autocontrollo, curiosità, consapevolezzamanipura o “chakra del plesso solare”pancreasSistema digestivo, fegato, cistifellea, S.N.C., milza
VERDE
bottiglia i9 RELAXATION
Amore, equilibrioEquilibrio, relazioni, amore, accettazione, compassione, perdono, rinnovamento, crescita, guarigioneanahata o “chakra del cuore”timoSistema circolatorio (cuore) e respiratorio (bronchi, polmoni), cute
BLU
bottiglia i9 HARMONY
Espansione, guarigioneComunicazione, sapienza, fiducia, espressione creativa, pianificazione, organizzazione, attenzionevishuddha o “chakra della gola”tiroideGola, collo, parte superiore dei polmoni, voce, corde vocali, trachea, mascella inferiore, esofago, braccia, vertebre cervicali (contatto diretto)
INDACO
bottiglia i9 INTUITION
Intuizione, immaginazioneIntuizione, invenzione, poteri psichici, abilità, realizzazione del Sè, percezione, visioneadjnia o “chakra del terzo occhio”ipofisi (pituitaria)Viso, Sistema Nervoso Centrale, occhi, naso, orecchie
VIOLA
bottiglia i9 WISDOM
Beatitudine, spiritualitàConsapevolezza, saggezza, ispirazione, carisma, Meditazione, IO SONOsahasrara o “chakra della corona”epifisi (pineale)Cervello

DATI TECNICI

  • Volume: 0,65 lt
  • Diametro (max): 8,5 cm
  • Diametro medio: 6 cm
  • Peso (bottiglia vuota): 0,52 kg 
  • Peso (bottiglia piena): 1,17 kg
  • Altezza: 26 cm

https://www.idealandia.it/acqua_serie_i9?a=uRyPS&b=h50LM

http://www.idealandia.it/?&a=uRyPS&b=ot8Oy&c=added
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