... Non Solo Cromopuntura

mercoledì 30 ottobre 2013

PAPAYA FERMENTATA


Potente fitopreparato liquido non alcolico Multifunzionale‚ cioè in grado di operare simultaneamente su più parti fisiologiche.
Questa miscela agisce selettivamente sul metabolismo accelerendolo e permettendo all’organismo di bruciare le calorie in eccesso garantendo il raggiungimento di una linea ottimale.
Inoltre‚ (ed è qui la novità!)‚ grazie all’azione antiossidante della Papaya fermentata vienecontrastato l’invecchiamento anche in un trattamento dimagrante.

APPROFONDIMENTI

Tutte le cellule del nostro organismo, sin dai primi momenti dopo la nascita, vanno soggette ad invecchiamento, processo che si evidenzia sempre piu' con il passare degli anni. Questa progressione che puo' solo essere contrastata, ma non arrestata viene favorita molto spesso da comportamenti errati nelle nostre abitudini quotidiane.
Quali sono questi che costituiscono un sensibile " valore aggiunto" in negativo? Eccone alcuni: lo stress che diminuisce le nostre difese e quindi i processi di ricostruzione cellulare; gli errori alimentari che alterano il normale rapporto massa magra/ massa grassa affaticando gli apparati digerente, cardiocircolatorio e renale; le condizioni ambientali in cui siamo costretti a vivere caratterizzate da inquinamenti di ogni tipo che riducono gli scambi gassosi a livello polmonare non ossigenando adeguatamente il sangue.
A questo abbiamo pensato accingendoci a formulare MIRUS alla Papaya fermentata, confortati dai sorprendenti risultati realizzati dalla ricerca mondiale. L'estratto di Guarana' ci viene utile per contrastare la stanchezza causa primaria di stress e per aiutare il metabolismo nel suo lavoro quotidiano.
Il Tè Bianco e' stato preferito al piu' noto the' verde avendo un maggior potere antiossidante che si esplica addirittura a livello del DNA bloccandone il deterioramento; e' ideale per rafforzare il sistema immunitario e stimolare il metabolismo dei carboidrati. La giusta accelerazione al metabolismo dei grassi e' assicurata dagli estratti di Carciofo e di Chondrus Crispus. quest'ultimo e' un'alga rossa preferita al piu' noto fucus vesiculosus perche', oltre al suo contenuto in iodio, fornisce un buon apporto di mucillagini.
La bevanda MIRUS alla Papaya garantisce un ricambio ottimale grazie all'azione del Tè di Giava (ortosiphon) combinata al gambo di Ananas efficace nella prevenzione del ristagno dei liquidi.
Il Finocchio utilizzato nella sua forma piu' concentrata diminuisce il formarsi di gas intestinali dovuti a difficolta' digestive o ad intolleranza verso determinati cibi.
L'uso quotidiano di MIRUS alla Papaya fermentata, diluito in una giusta quantita' di acqua oligominerale, attivando le funzioni metaboliche piu' importanti del nostro organismo,procura un benessere tangibile evidente gia' sul nostro aspetto esteriore, linea pelle colorito e, perche' no, anche il morale ne trarrà un indubbio beneficio. Non meno importanti sono i risultati raggiungibili nel tempo e riconducibili ad un ritardato invecchiamento generale che abbassera' la nostra "eta' biologica".


Mirus Bevanda alla Papaya Fermentata



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Integratore alimentare


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La fermentazione della Papaya porta ad un potenziamento delle caratteristiche benefiche di questo frutto e ci aiuta ancora di più a mantenerci in forma, combattendo l'invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi. La Papaya fermentata contiene, infatti, frutti maturi ma ancora verdi, perché è in questo stadio di maturazione che la Papaya sviluppa il massimo di principi attivi e di enzimi, ed è preparata utilizzando la polpa, i semi, la buccia e le foglie, per avere la totalità dei principi attivi della pianta. La fermentazione avviene in presenza di Tè verde, succo di limone fresco e un particolare lievito, la Kombucha; si ottiene così un arricchimento di sostanze benefiche e si rende il composto totalmente assimilabile, per via della fermentazione che è quasi una pre-digestione, e lo rende utile a tutti e a tutte le età.
Fermenta Papaia Plus contrasta i radicali liberi responsabili dei processi di invecchiamento cellulare. Fermenta Papaia Plus è un integratore alimentare che contiene l’85% di Papaia fermentata arricchito con il succo del frutto di Melograno. Ingredienti sinergici dotati di spiccate proprietà che contrastano il danno ossidativo e favoriscono le fisiologiche difese organiche nei confronti dei radicali liberi.
Questi ultimi si riproducono nell’organismo in maggiore quantità quando si è sottoposti ad eccessivo stress psicofisico. L’azione dannosa dei radicali liberi può manifestarsi con degenerazioni cellulari a carico di diversi distretti organici. Ad esempio, a livello della pelle, l’azione dei radicali liberi può manifestarsi con segni di invecchiamento precoce.
Si consiglia di assumere 1-2 compresse due volte al giorno.
Proprietà benefiche
 della Papaya:
  • Azione proteolitica: aiuto per migliorare la digestione 
  • Ricca di Vitamina C: ne contiene più del Kiwi e delle carote 
  • Ricca di antiossidanti: come selene, flavonoidi, carotene e proto vitamina A 
  • Protegge dai radicali liberi: responsabili dell'invecchiamento cellulare 
  • Aiuta a migliorare la circolazione sanguigna grazie ai flavonoidi 
  • Ricca di minerali: potassio, magnesio e calcio 
  • Stimola l'eliminazione e lo smaltimento delle sostanze di scarto e purifica il sangue, effettuando anche una sorta di pulizia dell'intestino 
  • Aiuta a combattere il sovrappeso, grazie agli organi emuntori, che contribuiscono a scomporre più velocemente le proteine



Fermenta Papaia Plus - Compresse

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Antiossidante naturale, contrasta i radicali liberi responsabili dei processi di invecchiamento cellulare


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Perchè assumerla

Papaya: la Papaya contiene un enzima, la papaina, che ha un'azione proteolitica quindi è molto utile per migliorare la digestione; inoltre è ricchissima di Vitamina C, contiene anche in gran quantità antiossidanti come selenio, flavonoidi, carotene e provitamina A, che l'organismo trasforma in Vitamina A, è ricca di minerali, in particolare potassio, magnesio e calcio, in forma naturale biologica, assimilabile. Una particolare forma di assunzione della Papaya è la Papaya fermentata, che potenzia le caratteristiche benefiche di questo frutto e ci aiuta ancora di più a mantenerci in forma, combattendo l'invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi.

La papaya inoltre dona energia: contiene infatti un alto numero di carboidrati di facile assorbimento, sali e vitamine del gruppo B. Ecco perché il frutto fresco è indicato per affrontare i periodi di stress e di superlavoro.E' il migliore fra gli anti-age, riduce infatti lo stress ossidativi causato dai radicali liberi, responsabili dell´invecchiamento, grazie al suo elevato contenuto di antiossidanti (è all´incirca 20 volte più potente della vitamina E).E' immunostimolante: stimola la produzione di macrofagi e di cellule NK (“Natural Killer”: attivano una reazione citotossica e distruggono le cellule infette), rendendo il nostro sistema immunitario più reattivo.E' tonificante e ricostituente: il frutto è talmente ricco e concentrato, da donare all´organismo una percepibile carica energetica supplementare.Aiuta la digestione: perché è ricchissima di enzimi proteolitici. Allevia così il lavoro del fegato e riduce la produzione di metaboliti, cioè quelle sostanze parzialmente digerite che rallentano il transito intestinale.Sebbene queste proprietà siano riconducibili anche ad altri elementi specifici, è la particolare sinergia della sua composizione a rendere papa.ya il più efficace tra gli antiossidanti link

lunedì 28 ottobre 2013

La Vita, Il Benessere e la Malattia


27 ott 2013 - Il corpo umano cerca sempre di vivere  in una costante condizione di equilibrio, mantenuto soprattutto dall’energia elettromagnetica, prodotta dalle cellule stesse del nostro organismo.Benessere e malattiaL’energia elettromagnetica è necessaria quindi per far funzionare bene le varie parti della cellula, le cellule di uno stesso organo e quindi i vari organi di uno stesso sistema vivente. Le cellule di uno stesso organo, inoltre, avendo identica composizione molecolare, comunicano ed interagiscono,
utilizzando uno stesso segnale elettromagnetico, che propagandosi le fa “vibrare” con la medesima frequenza, ed entrare in risonanza tra loro.

Le conoscenze del codice genetico e della scienza chimica classica, non sono sufficienti per rendere chiara la complessità dei processi metabolici. Infatti, il nostro organismo è in grado di equilibrare, con stupefacente precisione, la varietà dell’offerta di nutrimento messa a disposizione, e scegliere o trasformare proprio quelle sostanze di cui ha bisogno per rimpiazzare le cellule morte. Come coordinano le cellule la loro attività, allo scopo di mantenere sano e funzionante l’intero organismo? Come può accadere che in ogni cellula abbiano luogo, ogni secondo, centomila processi chimici, esattamente coordinati tra loro e attraverso i quali vengono create nel nostro corpo, giornalmente, centinaia di miliardi di nuove cellule?

Anche se siamo ancora lontani dal capire quest’enorme miracolo, possiamo dare per scontato che affinché esso avvenga, sia necessaria una rete di informazioni che funzioni con assoluta precisione. Tra l’altro, secondo le scoperte del biofisico tedesco “Fritz Albert Popp”, noi esseri umani non saremmo né vegetariani, né carnivori, né onnivori, bensì esseri che assorbono luce. Secondo Popp, l’energia che noi otteniamo dall’alimentazione, è proprio quella della luce del sole, immagazzinata dalle piante e dagli animali.

Il benessere:

Comunicazione cellularePer le nostre cellule dunque non è possibile alcuna vita senza luce. Nel corpo, ogni minuto, muoiono e nascono 100 milioni di cellule. La comunicazione non conosce alcuna interruzione: ogni cellula riceve migliaia di messaggi al secondo. L’informazione si espande ad altissima velocità. Sappiamo che queste informazioni hanno la forma della luce e che nelle nostre cellule vengono ricevute ed inviate da una sorta di “antenna”, chiamata DNA. La doppia struttura ad elica del DNA, lo rende un’antenna per tutte le direzioni, così che l’irradiamento dei fotoni avvenga in modo ottimale. Il nostro organismo, tuttavia, è continuamente sottoposto ad “attacchi elettromagnetici”, che non sono di natura fisiologica, bensì provenienti dall’ambiente esterno. Come conseguenza, alcune delle nostre “antenne” non sono più in grado di ricevere correttamente e per intero, le informazioni che garantiscono il lavoro armonico del meraviglioso sistema precedentemente descritto.

Se si trasmette però luce alle cellule deboli, esse vengono stimolate alla rigenerazione. L’arricchimento e la qualità (frequenza) attraverso i fotoni, sono quindi decisivi per far sì che una cellula e/o un insieme di cellule o organismo possa adempiere ai propri compiti.

Si possono perciò inviare all’organismo queste “informazioni guida”, sotto forma di “quanti” di energia, luce-fotoni, in modo che esso raggiunga di nuovo il proprio equilibrio: in questo modo a tutte le cellule viene restituita la possibilità di soddisfare, in modo ottimale, i compiti loro assegnati. Grazie allo studio dei biofotoni si sono potute verificare antiche tecniche di guarigione; altre, come per esempio l’agopuntura, si potranno verificare meglio in futuro. Si è visto però già ora, che i punti cutanei corrispondenti ai punti di agopuntura, hanno una resistività elettrica inferiore, rispetto alle altre porzioni della pelle, ossia ostacolano di meno il passaggio di correnti elettriche. E si è constatato che l’emissione di biofotoni è maggiore proprio in corrispondenza dei punti di agopuntura.

Un fotone singolo può teoricamente regolare tutto il cambio di materia di una cellula, supposto che agisca sempre nel momento giusto e al posto giusto, e che la cellula abbia ancora sufficienti recettori per l’auto-cura. La “teoria dei biofotoni” dà il via alla soluzione di tanti quesiti, ai quali finora la biochimica medica non aveva saputo dar risposta, ed apre la strada alla prospettiva di utilizzare terapie diverse da quelle usate dalla medicina ufficiale (allopatica).

La malattia:

CelluleTutti gli organismi viventi irradiano un debole, ma permanente, flusso di luce, la cui intensità spazia dalla luce visibile all’ultravioletto. L’emissione di questi biofotoni è correlata a tutte le funzioni fisiologiche.

Si è osservato che le cellule sane emettono oscillazioni ordinate di luce, mentre quelle malate producono oscillazioni non ordinate. Maggiore è il disturbo, tanto più caotica è l’emissione di luce. E oscillazioni caotiche di luce, non trasmettono più correttamente le informazioni alle cellule vicine, così che anche le reazioni biochimiche non funzionano più a dovere e a questo punto è possibile lo svilupparsi dei sintomi della malattia. Quest’ultima appare quindi sempre di più, come un’interruzione (operata da batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti o tossiche, che nel loro complesso vengono chiamate “tossine”) delle linee di comunicazione dei biofotoni, che sono presenti all’interno dell’organismo.

Bisogna notare che tali comunicazioni possiedono una grande velocità, consentendo un coordinamento praticamente istantaneo fra le varie parti dell’organismo. Le tossine, interrompendo le linee di comunicazione, impediscono totalmente o in parte lo scambio di informazioni; ciò conduce dapprima ad un’alterazione elettrica della cellula, che si può rilevare con i metodi bioelettronici; successivamente si produce un’alterazione chimica, riscontrabile con l’esame del sangue e delle urine e infine compaiono i sintomi della malattia. Qualsiasi disordine, disturbo o rottura nel flusso di energia, causato da un trauma fisico o psichico, porta alla perdita o ad una progressiva modifica dell’informazione che arriva alla cellula, e questo è il primo stadio della malattia. Gli impulsi di comando, in sostanza, non arrivano più correttamente e con forza sufficiente alle cellule, agli organi e ai sistemi. Le difese immunitarie vengono indebolite. La battaglia interna contro i batteri, i virus e i parassiti non avviene più in modo ottimale.

Cosa sono i fotoni:

I fotoni sono delle particelle che si possono definire particolari in quanto hanno massa zero; si possono però anche interpretare come onde, perché creano fenomeni tipici ondulatori, quali la riflessione e la rifrazione. Si dice anche che i fotoni siano i quanti di energia elettromagnetica, ovvero quantità elementari (non ulteriormente suddivisibili) che rispettano le leggi della meccanica quantistica.

I fotoni del sole, sono un esempio di fotoni presenti in natura, e sono caratterizzati dal fatto di avere diverse lunghezze d’onda, ovvero varie frequenze di radiazione. La luce è il presupposto per uno sviluppo sano delle cellule, perché ne sostiene la crescita. Senza la luce e la sua energia non si potrebbe sviluppare, e tanto meno esistere, alcuna vita organica sulla Terra. Essa è la fonte originaria di energia. Questi fotoni, importanti per la vita e per il funzionamento di ogni cellula, vengono assorbiti attraverso gli occhi, la pelle e l’alimentazione.

I biofotoni:

La “teoria dei biofotoni”, insegnata dal biofisico “Albert Popp”, sulle tracce di un’intuizione ardita del russo “Gurwitsch” (1922), offre la credibile interpretazione (avvalorata da molteplici esperimenti) del fatto che l’evento biologico primario alla base della vita, e anche delle alterazioni che portano alla malattia, sia un evento fisico di natura elettromagnetica.

Nel 1922 Gurwitsch fece un esperimento su alcune radici di cipolle, che lo portò a supporre l’esistenza dell’emanazione di una radiazione fino ad allora sconosciuta. Solo 50 anni dopo, il fisico Popp e il suo gruppo di ricercatori, furono in grado di confermare con i loro esperimenti questa supposizione. Le cellule degli esseri umani, degli animali e delle piante, emanano luce, i cosiddetti biofotoni, sotto forma di “quanti energetici”, i quali permettono di scambiare informazioni anche a grande distanza.

Il termine “biofotone” indica quindi l’emissione di energia (più precisamente di “quanti energetici”) da parte di sistemi viventi, che si propaga alla velocità della luce. Ogni cellula emette segnali specifici, con caratteristiche proprie e del tessuto di cui fa parte. Secondo Albert Popp, queste emissioni regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule e controllano tutti i processi biochimici. Che la luce sia veramente la base della trasmissione di segnali, è stato confermato senza alcun dubbio nel 1976, tramite foto-rivelatori (detektor) sensibili, detti foto-moltiplicatori.

Il supporto più importante dell’irradiamento di biofotoni è il DNA, l’acido desossiribonucleico, una parte costituente della cellula, in cui sono contenute le informazioni genetiche (cromosomi) di un sistema biologico. Il DNA consiste in dieci miliardi di molecole, che formano una spirale: esso contiene tutte le informazioni biologiche, che fanno di un essere ciò che è. Quindi il DNA è una specie di “antenna elettromagnetica” che, funzionando da stazione ricetrasmittente, assimila informazioni, da inoltrare poi alle cellule, guidando così ogni processo cellulare. L’intensità di questa luce è certo estremamente minima, paragonabile a quella di una candela posta a 20 chilometri di distanza; in compenso però essa possiede una qualità, che la predispone ad essere trasmettitrice di informazioni. La sua irradiazione non è infatti caotica, bensì costituita da vibrazioni stabili, come la luce del laser. Il termine specifico della fisica, per l’alto grado di ordine di quest’onda di luce, è “coerenza”.

Secondo Popp, l’energia elettromagnetica gioca un ruolo fondamentale nella sfera biologica dei viventi. Anche “Heinsenberg” (Premio Nobel per la Fisica) afferma che l’energia elettromagnetica è l’energia elementare dalla quale dipende tutta la vita dell’organismo vivente, poiché capace di modificare l’energia cinetica a livello atomico e molecolare. La sua esistenza (emissione) ormai comprovata e dimostrata, ci consente di comprendere l’elevato passaggio di informazioni dentro la cellula, e tra cellule e cellule, informazioni indispensabili per avviare i processi del metabolismo, quelli della crescita e della differenziazione cellulare. I biofotoni rappresentano, nell’ambito della cellula e dei rapporti intracellulari, un vero e proprio linguaggio, per la trasmissione in codice delle suddette informazioni. Anche i processi enzimatici, essenziali per la dinamica del buon funzionamento della cellula, sono guidati dai segnali elettromagnetici.

Articolo di Marco Fincati 


domenica 27 ottobre 2013

PUNTI INFORMAZIONE VOLTA CRANICA


i due punti della volta cranica si trovano facilmente partendo dall'attacatura dei capelli si traccia un cechio intorno al cranio cercandone poi il punto centrale,i due punti da trattare si trovano esattamente a metà tra questo punto centrale el a circonferenza anteriore e posteriore del cerchio


da fare prima di ogni trattamento sul dolore 
1 posteriore IR infrarosso
2 anteriore  UV ultravioletto
3 anteriore   IR infrarosso
4 posterore  UV ultravioletto
20/30 secondi per punto
i punti da trattare devono essere dolorosi
la parte anteriore riguarda emotività
la parte posteriore riguarda razionalità
ok per mal di testa 
per riequilibrio regolazione energetica

Ivano Antar Raja

venerdì 25 ottobre 2013

BENEFICI DEI MIRTILLI


Hai le gambe gonfie? Soffri di cali di vista? Bevi un cucchiaio di succo (centrifuga le bacche senza aggiunta di acqua e zuccheri) diluito in mezzo bicchiere d’acqua, al mattino a digiuno.
- Hai il colesterolo alto? Usa la tintura madre delle bacche: 40 gocce in due somministrazioni giornaliere, a digiuno, per un mese.
- Le ossa sono fragili? Ti è stata diagnosticata l’osteoporosi? Prendi il macerato glicerico di mirtillo, 40-50 gocce in due somministrazioni giornaliere, lontano dai pasti, per 30 giorni.
- In alternativa, mangia una manciata di mirtilli a merenda, da soli o con altri frutti di bosco, senza zucchero.

Liberano il sangue dagli accumuli di grassi e combattono l’ipertensione.
Secondo una ricerca dell’East Anglia e dell’Harvard University, mangiare mirtilli può proteggere anche contro la pressione alta. Dalla ricerca emerge che le antocianine, composti bio-attivi contenuti nei piccoli frutti, offrono una valida protezione nei confronti dell’ipertensione. Basta consumare le bacche almeno una volta la settimana per avere un calo significativo del colesterolo “cattivo” e ridurre così il rischio di ipertensione.
(Riza.it)


PROPRIETA' E BENEFICI DEI MIRTILLI L'aspetto estetico del mirtillo (Vaccinium Myrtillus) è quello di un piccolo arbusto, molto diffuso nelle zone boscose, frutto tipico del sottobosco, solitamente alto sui 50cm, foglie ovali e seghettate, appartenente alla famiglia delle Ericacee; il mirtillo generalmente cresce nelle zone montane, la sua fioritura avviene in primavera, mentre i frutti si raccolgono ad agosto. I mirtilli si distinguono in tre diverse specie : mirtillo nero, rosso e blu. Il mirtillo nero, in particolare, è quello a cui vengono riconosciute il maggior numero di proprietà benefiche per l'organismo umano; il suo colore è dovuto alla presenza di antociani, che sono dei pigmenti blu aventi diverse funzioni nella pianta, tra cui quella di difenderla dai radicali liberi e dai raggi ultravioletti. Le sostanze principali che troviamo in questo piccolo frutto sono costituite da zuccheri, diversi tipi di acidi tra cui l'acido citrico e l'acido idrocinnamico. Inoltre, il mirtillo nero, contiene la vitamina B9, i tannini e in grande quantità sono presenti le antocianine che rendono i tessuti capillari più forti ed elastici. L'acido ossalico è quello che conferisce il tipico sapore asprigno del mirtillo. Il mirtillo è indicato per tutte le forme di disturbi intestinali, disturbi del fegato, tendenza alle emorragie per fragilità dei capillari, disturbi della circolazione in genere e per i problemi alla vista. L'acido idroccinnamico presente nel mirtillo è molto importante per il nostro organismo, in quanto è in grado di neutralizzare le sostanza cancerogene prodotte nell'apparato digerente. Il consumo di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, vedi il mirtillo, assume un importantissimo ruolo per quanto riguarda la salute del nostro organismo; queste sostanze, infatti, sviluppano uno scudo protettivo nei confronti della nostra pelle e soprattutto nella lotta ai radicali liberi. Oltre al loro potere antiossidante, i mirtilli, vengono usati anche per altre proprietà terapeutiche; sono infatti in grado di curare l'affaticamento visivo e la fragilità dei vasi capillari. La antocianine agiscono sul cuore e sono in grado di aumentare la resistenza stessa del muscolo; grazie al suo effetto antisettico e anti infiammatorio, il mirtillo riduce la flatulenza e combatte in modo deciso la diarrea. In campo oculistico, il consumo di mirtillo, favorisce la produzione della rodopsina, una proteina che migliora notevolmente la capacità di vedere in condizioni di luce bassa e ne migliora l'adattamento all'oscurità. Infine, il succo fresco di mirtillo ha proprietà in grado di migliorare la diuresi. Da molti anni le persone che sono soggette a disturbi ed infezioni legate alle vie urinarie, consumano succo di mirtillo per prevenire eventuali rischi. Finalmente, grazie ai continui studi in merito, gli scienziati sono riusciti a comprendere in che modo il mirtillo agisce e quale sia la sua azione per contrastare le infezioni. La scoperta arriva dal Worcester Polytechnic Institute, dove, un gruppo di ricercatori, ha rivelato che il succo di mirtillo è in grado di mutare le proprietà termodinamiche dei batteri presenti nelle vie urinarie creando una barriera che impedisce ai microrganismi di avvicinarsi ai potenziali obiettivi cellulari. In pratica due tipi di batterio sono stati esposti a diverse concentrazioni di succo di mirtillo; anche a basse concentrazioni si è visto che il succo riusciva a modificare alcune proprietà che hanno la funzione di indicare la capacità dei batteri di legarsi alle cellule. Senza succo di mirtillo questi valori risultavano negativi, proprio ad indicare che l'attacco alle cellule sarebbe stato alquanto probabile. Al contrario, grazie al succo di mirtillo, il valore è risultato positivo, rendendo la probabilità di attacco alle cellule, molto improbabile. (Mr-Loto.it) Da ricerche recenti, però, emerge che questo frutto di bosco è anche “amico” delle ossa, le protegge, e questa è una novità molto interessante. I mirtilli si sono rivelati un ottimo rimedio per rinforzare la struttura scheletrica: nei periodi di crescita, dopo un trauma, nella riabilitazione delle fratture, come prevenzione per l’osteoporosi. Uno studio statunitense messo a punto recentemente dall’Arkansas Children’s Nutrition Center di Little Rock, spiega che nei polifenoli, le sostanze da cui dipende il colore blu, rosso e nero tipico della pianta di mirtilli, è nascosto un “segreto” terapeutico: gli animali nutriti con cibo contenente il 10% di polvere liofilizzata di mirtillo si ritrovano ossa più solide, in maniera ben maggiore di quelli le cui razioni non prevedevano la presenza dei piccoli frutti. I mirtilli, quindi, possono diventare dei brillanti protagonisti dell’alimentazione estiva dei nostri ragazzi, che siano piccoli o più grandicelli è il modo migliore per mettere in atto una strategia preventiva davvero valida: consentirà loro di crescere sani e robusti. Non solo. Anche gli adulti e gli anziani, assumendo in estate questo frutto, si ritroveranno nel tempo una struttura ossea più solida e ridurranno il rischio di osteoporosi. Come sfruttarne le virtù durante l’estate: - Hai le gambe gonfie? Soffri di cali di vista? Bevi un cucchiaio di succo (centrifuga le bacche senza aggiunta di acqua e zuccheri) diluito in mezzo bicchiere d’acqua, al mattino a digiuno. - Hai il colesterolo alto? Usa la tintura madre delle bacche: 40 gocce in due somministrazioni giornaliere, a digiuno, per un mese. - Le ossa sono fragili? Ti è stata diagnosticata l’osteoporosi? Prendi il macerato glicerico di mirtillo, 40-50 gocce in due somministrazioni giornaliere, lontano dai pasti, per 30 giorni. - In alternativa, mangia una manciata di mirtilli a merenda, da soli o con altri frutti di bosco, senza zucchero. Liberano il sangue dagli accumuli di grassi e combattono l’ipertensione. Secondo una ricerca dell’East Anglia e dell’Harvard University, mangiare mirtilli può proteggere anche contro la pressione alta. Dalla ricerca emerge che le antocianine, composti bio-attivi contenuti nei piccoli frutti, offrono una valida protezione nei confronti dell’ipertensione. Basta consumare le bacche almeno una volta la settimana per avere un calo significativo del colesterolo “cattivo” e ridurre così il rischio di ipertensione. (Riza.it)


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sabato 19 ottobre 2013

LA LINEA DEL PIACERE

TRATTAMENTO LINEE E PLACCHE CUTANEE. LA LINEA DEL PIACERE

problematiche:
tristezza,malinconia,depressione,dolore emotivo,facilita' al pianto,senso di abbattimento,
sensazione di essere l'uomo piu' disgraziato del mondo

Trattamento:
tracciare lungo il dito anulare sul dorso della mano sinistra col il colore ROSSO la linea del piacere antagonista della linea del dolore avanti indietro per 5 volte poi per un minuto sul punto placca della linea del piacere


















dagli studi di Calligaris sulle lineee cutanee e le linee antagoniste, mi è sembrato  pratico usare
la cromopuntura per stimolare le linee e i punti con il colore ROSSO il colore piu' stimolante
dello spettro a nostra disposizione, ricordiamo che sul dorso abbiamo a che fare con le emozioni
mentre sul palmo abbiamo a che fare direttamente sugli organi corrispondenti, sono benvenuti
commenti consigli ed esperienze in proposito,buona sperimentazione a tutti

Ivano Antar Raja

venerdì 18 ottobre 2013

LETTURA E CARICA DI LINEE E PLACCHE CUTANEE



È importante sapere, prima di iniziare qualsiasi tentativo, un paio di cose: Le Bilance del Benessere sono 5 (nell’esempio ne vediamo solo una: Associazione/Dissociazione) Si possono stimolare al massimo 2 Bilance alla volta (nell’esempio mettiamo una sola spirale su Associazione La/e spirale/i di rame si possono tenere al massimo 3 giorni e 3 notti (salvo sensazioni di fastidio che vanno interpretate come “per ora questo è il miglior bilanciamento raggiungibile” quindi rimuoverle per interrompere il trattamento!”) Non si possono eseguire trattamenti prima di 7 giorni (visto che i sogni vanno avanti per 3-4 notti e poi serve un periodo di integrazione) Una maggiore comprensione del tema la si ottiene leggendo il libro “Le 5 Bilance del Benessere” di Flavio Gandini e Samantha Fumagalli (sul Giardino dei libri spesso è scontato del 15-20%) - 

See more at: http://uomomacchina.info/contenuti-speciali/auto-trattamento-dermoriflessologia-fai-da-te/#sthash.NdO82b7e.dpuf

mano-Assomano-Disso



Le linee primarie e i sentimenti fondamentali
"Nella mia prima monografia su Le catene lineari del corpo e dello spirito (vedi note bibliografiche) ho dimostrato che la linea longitudinale primaria o assiale del dito pollice è quella dell'amore, come la I interdigitale è quella dell'oblìo; che l'assiale dell'indice è quella della memoria, come la II interdigitale è quella dell'odio; che la III interdigitale è quella del dolore, come l'assiale dell'anulare è quella del piacere; che la IV interdigitale è quella della calma e del sonno, come l'assiale del mignolo è quella dell'agitazione e dell'emozione, e che infine sull'assiale del dito medio sono rappresentate le associazioni, come sulla linea laterale del corpo sono rappresentate le dissociazioni mentali.

Ho anche detto che questi valori funzionali delle linee longitudinali primarie o di I ordine (assiali delle dita o interdigitali), decorrenti in senso longitudinale in ciascuna mano, sono corrispondenti, nello stesso ordine, a quelli delle omonime che decorrono nei piedi.
Ora posso aggiungere che tutte le numerose ricerche, tutte le prove e controprove, per cento vie ripetute in questi ultimi tempi, non mi obbligano a modificare il contenuto di quelle prime osservazioni, ma m'inducono a portarvi la più sicura conferma.

Dobbiamo invece prendere fin dapprincipio in considerazione il fatto che le sopra elencate operazioni mentali (amore e odio, memoria e oblio, piacere e dolore, sonno ed emozione, associazione e dissociazione psichica), regolarmente opponentisi, come si vede, con forze antagonistiche, rappresentano in realtà gli elementi primari, essenziali e fondamentali con cui la mente umana, riunendoli in numerose combinazioni e in diversa misura associandoli, costruisce tutti i suoi fantasmi, vale a dire forma tutte le sue espressioni e tutte le sue multiformi rappresentazioni. fonte


la linea della dissociazione ,o linea dello smembramento, della sconnessione,della divisione e della disgregazione mentale è sicuramente iperattiva nei casi di schizofrenia, catatonia,negativismi in genere smorfie tic e atteggiamentii statuari, il soliloquio il bisbiglio,infantilismi e idee deliranti e gli stati di
eccitamento ect..



in questi casi caricare la linea antagonista, la linea della associazione mentale, usare i metodi spiegati molto bene nel video oppure potete usare la cromopuntura, caricare la linea con la stimolazione della linea e della placca cutanea corrispondente con il colore Rosso ( il colore piu' stimolante) tracciare con il colore rosso
la linea cutanea dell'assocciazione mentale la parte sul dorso' poi trattare il punto della placca cutanea corrispondente (attenzione trattasi di cromopuntura sperimentale)

N.B.la lettura si effettua sulla mano destra e la stimolazione sulla mano sinistra

Ivano Antar Raja







le 5 Bilance del Benessere
Le 5 Bilance del Benessere - Dermoriflessologia
Trova sul corpo i tuoi punti di forza
Samantha Fumagalli, Flavio Gandini

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Le catene lineari secondarie del corpo e dello spirito davanti alla psicologia
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mercoledì 16 ottobre 2013

Star of Bethlehem RISOLUZIONE TRAUMI

Star of Bethlehem

(Ornithogalum Umbellatum) Stella di Betlemme (risoluzione).Questo fiore è appartenente alla famiglia delle liliacee, come l'aglio e la cipolla, si schiude in aprile e maggio e mostra le sue siche, verdi all'esterno e bianche all'interno, solo se c'è il sole, altrimenti i suoi petali rimangono serrati.

Bach: " Per quelli che sono in grande pena a causa di condizioni che per un certo tempo li rendono molto infelici".Trauma causato da cattive notizie: la perdita di una persona cara, lo spavento che segue un incidente, ecc.

Parole chiave: "sono traumatizzata..." "sono intontita dal dolore..."

Sintomi: Stato di shock che induce un intenso dolore nell'anima che può sfociare in anestesia emotiva, per non soffrire. Afflizione. Infelicità causata da trauma, traumi passati, recenti, fisici e morali. Morte di una persona cara, per cui esiste la difficoltà ad elaborare il lutto sia interiore sia reale. Il lutto può essere indotto anche da un abbandono che può fare precipitare nell'angoscia.
Ci si rifugia nel dormiveglia mentale e spirituale, si finge di "essere morti".
Ma alcuni traumi violenti possono anche scatenare stati patologici come l'artrite, la psoriasi, le psicodermatosi ovvero le cosiddette malattie psicosomatiche. L'avvenimento traumatico può risalire all'infanzia ed essere inconscio.

Trasformazione: Rimedio consolatore dell'anima, allevia i dolori, conforta e guarisce dalle pene, sblocca i traumi. Star of bethlehem, smuovendo l'energia bloccata, lascerà che il dolore fluisca in noi risvegliandoci dal dormiveglia mentale ed indicando la via per venire a contatto con il nostro io superiore. Ci si armonizzerà su tutti i livelli acquisendo chiarezza interiore e vitalità.
Disturbi della pelle, della deglutizione, distonie del sistema nervoso ovvero i tipici disturbi psicosomatici vengono trattati con successo dall'essenza di questo fiore. Utile anche per il trauma della nascita.

Affermazione positiva: Sciolgo ogni blocco energetico e mi reintegro alla vita.

Carmen: "L'assunzionme di questo rimedio è utile in ogni circostanza, io lo consiglio spesso come il primo passo da fare, dopo possono seguire altri fiori in base alla situazione che viene rappresentata".

"E' il fiore che ci consente di far affiorare i traumi, i nodi e ci aiuta a "venire a patti" con noi stessi. Infatti solo dopo aver accettato la nostra storia possiamo proseguire oltre".fonte


cromopuntura
abbinare settimanalmente Terapia dei conflitti oppure ascoltare la serie dei CD conflitti, tutti i giorni ellisse del dolore

martedì 15 ottobre 2013

Ho'oponopono 4 MODI PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

Qui ci sono quattro (4) processi di risoluzione dei problemi Ho’oponopono che possono essere
applicati per ristabilire l’Identità del Sè attraverso il vuoto delle memorie che replicano i problemi
nella Mente Subconscia.

1. “Ti amo”. Quando la tua anima vive i problemi replicati delle memorie, dì mentalmente o
silenziosamente “ Ti amo cara memoria. Ti sono grato per l’opportunità di liberare tutte voi
e me compreso. “Ti amo” può essere ripetuto con calma per molte volte. Le memorie non
vanno mai in vacanza o in pensione, a meno che non le mandi in pensione tu. “Ti amo” può
essere usato anche se non sei consapevoli del problema. Per esempio può essere applicato
prima di fare qualunque attività, ad esempio fare o rispondere and una telefonata o prima di
entrare nella tua auto per andare in qualche posto.
Ama i tuoi nemici, fai del bene a coloro che ti odiano.
Gesù dal Vangelo di Luca 6

2. “Grazie.” Questo processo può essere usato insieme o al posto di “Ti Amo”. Come per “Ti
amo” può essere ripetuto mentalmente per molte volte.

3. Acqua solarizzata blu
: Bere molta acqua è una meravigliosa pratica per risolvere i
problemi, in particolar modo se è acqua solarizzata blu. Procuratevi un contenitore di vetro
blu con un coperchio non metallico. Versate acqua di rubinetto nel contenitore. Ponete il
contenitore di vetro blu al Sole o sotto una lampada incandescente (non lampada
fluorescente). Dopo che l’acqua è stata solarizzata, può essere usata in diversi modi. Berla.
Cucinare. Come risciacquo dopo un bagno o una doccia. Alla frutta e verdura piace essere
lavata con l’acqua solare blu!Come con “Ti amo” e “Grazie”, l’acqua solarizzata blu
svuota i problemi delle memorie ricorrenti nella Mente Subconscia. Pertanto bevetela!

4. Fragole e Mirtilli : Questi frutti svuotano le memorie. Possono essere mangiati freschi o
essicati.


tratto da
http://www.self-i-dentity-through-hooponopono.com/pdfs/who-italian.pdf

da

ACQUA BLU SOLARIZZATA



Come si usa
Bevila, risciacquati, usala per cucinare, per lavare frutta e verdura ("frutta e verdura amano essere risciacquate con l'A.B.S." - Zero Limits di Joe Vitale e Dr. Hew Len), prepara il caffè e il Tea, usala per qualunque utilizzo tu possa fare dell'acqua.

Come si prepara
Prendi la bottiglia Acqua Blu Solarizzata, riempila di acqua fresca e chiudi la bottiglia (non usare tappi metallici). Sistemala alla luce del sole o alla luce di una lampada ad incandescenza per circa 1 ora (non esporre l'acqua a luce neon o fluorescente perché ha una frequenza luminosa filtrata, non efficace). L'Acqua Blu Solarizzata è pronta!




 

Altre informazioni sull'Acqua Blu Solarizzata

L'Acqua Blu Solarizzata va bene per molti usi. Non c'è nessun limite.
Ho a casa un terrazzo che prende molto sole direttamente. Se non è una giornata nuvoloso, di solito apro la finestra e ripongo due o tre bottiglie sul davanzale. Faccio così il pieno di Acqua Blu Solarizzata da bere, da usare per colazione (Tea, Caffè etc.) o per altri usi "culinari". Credetemi, L'Acqua Blu Solarizzata acquista un sapore squisito.

Uso Pratico:

- Risciacqua la tua nuova bottiglia, prima di usarla

- Riempila di acqua, non usare mai tappi metallici per chiuderla

- Non esporre la bottiglia con l'acqua sotto luce di lampade fluorescenti

- Esponi per un'ora la bottiglia alla luce del sole o alla luce di una tradizionale lampada ad incandescenza (le vecchie lampade coniche da scrittoio funzionano benissimo)

- Metti in tavola la bottiglia e allieta i tuoi ospiti

- Risciacqua la bottiglia ogni tanto, se lo ritieni necessario

Fonte: http://www.acquablusolarizzata.com/default.aspx

Nota: L'acqua di rubinetto va lasciata senza tappo per almeno 24 ore, per consentire al cloro di evaporare. In ogni caso è sempre meglio non chiudere mai le bottiglie.

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E' comunque consigliabile l'utilizzo di bottiglie e recipienti senza scritte o con scritte positive e che siano di vetro.
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CROMOTERAPIA; COME FUNZIONA L'ACQUA SOLARIZZATA

L’acqua solarizzata è acqua esposta ai raggi solari per almeno un’ora in un recipiente di vetro di un determinato colore, Un recipiente rosso fornirà acqua solarizzata rossa, mentre uno di colore blu fornirà acqua solarizzata blu.

Quando più l’acqua sarà rimasta al sole, tanto maggiore sarà la sua potenza. La solarizzazione dipende dal fattore temperatura, dalla posizione geografica e dall’ora del giorno.

Philip M. Chancellor suggerisce quanto segue: «Sistemate un cubetto di ghiaccio nel bicchiere d’acqua che deve essere solarizzata. Quando esso si è sciolto in virtù dell’esposizione ai raggi solari, l’acqua si è caricata».

Dal momento che il blu ha un’azione antisettica e impedisce che l’acqua s’infetti, l’acqua conservata in un recipiente di questo colore mantiene le sue proprietà da una settimana a 10 giorni, sia a temperature alte che basse.

Il rosso, l’arancione e il giallo, tuttavia, devono essere cambiati ogni due giorni con il bel tempo, e ogni 10-14 giorni se la temperatura è rigida. Prendete le precauzioni necessarie al fine di evitare che l’acqua gelando rompa il contenitore. Un suggerimento: l’acqua solarizzata dovrebbe essere sempre sorseggiata.

Un esempio di chiarimento, a questo proposito, viene fornito da Franz Bardon, che osservò: «L’elemento acqua è il regolatore del magnetismo, cioè della forza di attrazione... Non solo l’acqua, ma un qualsiasi tipo di liquido possiede un proprio potere di attrazione; per quanto riguarda la contrazione, possiede una forte resistenza, a prescindere dal fatto che vi siano influenze negative o positive»
.
Per questa ragione possiamo considerare l’elemento acqua, specialmente dal punto di vista naturale, come un accumulatore.

Quanto più l’acqua è fredda, tanto maggiore sarà la sua capacità di accumulazione. Con il suo pieno peso specifico, precisamente a 39° Fahrenheit (sopra lo zero), è al massimo delle sue potenzialità.

Tale caratteristica non è fondamentale ai fini della difesa di recettività dell’acqua (o di altri liquidi) al di sopra dei 43° Fahrenheit.; sopra lo zero. Tale differenza è così insignificante e scarsamente percepibile che solo un esperto sarà in grado di avvertirla.

Se si aumenta la gradazione, l’acqua, diventando più calorica, perde rapidamente la sua recettività. Tra i 97° e il 99° Fahrenheit la sua forza magnetica si neutralizza.

Per esempio, è impossibile magnetizzare un piatto di minestra calda, perché il potere di accumulazione dell’elemento, con l’aumentare delle temperature, raggiunge il punto di equilibrio, s’incrementa se il calore supera i 99° Fahrenheit.

(WEB)

Farmaco? No grazie prendo l'acqua.


Come l'acqua informata può sostituire i farmaci annullando gli effetti collaterali

Premessa
Visto l’enorme mole di argomentazioni attinenti e correlate al presente articolo, esso non potrà essere esaustivo, ma solo una sintesi, spero comprensibile, di un fenomeno che ha già fatto la storia e che continuerà a farla.

L’acqua, questa sconosciuta.
Nonostante l’incessante evoluzione(?) e il progresso tecnico-scientifico l’uomo arranca ancora sulle questioni basilari dell’esistenza e si va ancora chiedendo chi è, perché è qui e via di questo passo.
Molti tra scienziati, filosofi, artisti, dottori, studiosi ecc. hanno trovato risposte adeguate o comunque largamente condivisibili a qualche annoso quesito esistenziale, le loro considerazioni prima derise e dopo addirittura demonizzate li ha relegati nell’oblio professionale e a volte anche sociale, a grande fatica, con inamovibile convincimento, hanno continuato sulla loro strada donando la genuina e pura conoscenza all’umanità.
Ci ritroviamo così al giorno d’oggi, in un periodo di massima espressione tecnologica e scientifica, in cui non sappiamo nulla della vita nelle sue diverse espressioni: Gaia viene ridicolizzata ed offesa, il mondo vegetale del tutto ignorato, il mondo minerale considerato del tutto inerte, l’uomo stesso condannato a subire l’esistenza che potrebbe finire da un momento all’altro, l’universo dentro e fuori da ogni cosa ridotto da un meccanicismo disarmante e non per ultima l’acqua, risorsa vitale primaria per tutta la vita, considerata alla stregua di un qualsiasi liquido, senz’anima, inerte, con la sola utilità di dissetare, meglio se imbottigliata!

L’acqua registra tutto!
Quando diversi anni orsono appresi la capacità dell’acqua di trattenere le informazioni ne rimasi entusiasta anche perché l’idea formava pian piano sempre più coerenze mentali con le altre mie conoscenze sulla vita in genere,  e quindi ho sentito l’impellente esigenza di voler approfondire per capire il come.
Scoprii che la semplicissima molecola dell’acqua, composta da due elementi molto abbondanti in natura, si comportava come una calamita, l’ossigeno saldamente agganciato a due molecole di idrogeno aveva comunque una piccola carica residua (positiva) che consentiva di legarsi con legami più deboli (legami idrogeno) ad altri atomi di idrogeno di altre molecole formando uno splendido reticolato in 3D; essendo quest’ultimi legami molto labili consentono a tale reticolato di assumere le più svariate forme ed di essere influenzato da qualsivoglia forza/energia.
La conformazione fisica della disposizione molecolare dell’acqua, che viene mantenuta sino ad una nuova sollecitazione, costituisce una memoria dell’informazione recepita.

Un pò di storia.
Era il 1998 quando il quotidiano Le monde annunciava la scoperta scientifica della “memoria dell’acqua”, a seguito della pubblicazione da parte del dott. Jacques Benveniste di un articolo in merito sulla rivista scientifica internazionale Nature. Il medico francese era riuscito a far reagire alcune cellule con il ricordo di una sostanza registrato nell’acqua, praticamente l’acqua si era comportata come se essa stessa fosse la sostanza originale, aveva quindi dimostrato il fondamento fisico della scienza omeopatica.
Il dr. Benveniste, com’era intuibile, non ha avuto vita facile l’elite farmaceutica infatti l’ha boicottato a spada tratta.
Lo stesso anno due distinti gruppi di ricerca fisica, uno in Grecia, l’altro in Italia, pubblicarono due diverse teorie per supportare il fenomeno della memoria dell’acqua, rappresentando sostanzialmente che le molecole dell’acqua avvolgevano completamente quelle della sostanza disciolta (solvatazione) e una volta eliminate le tracce del soluto tramite successive diluizioni, le molecole d’acqua collassavano nel calco lasciato vuota dal soluto creando uno stampo fatto d’acqua, copia della molecola precedentemente soluta. Una volta eliminato del tutto il soluto dall’acqua, gli stampi creatisi, comportandosi fisicamente come la molecola precedentemente disciolta, generavano nuovi calchi informando l‘acqua circostante tramite succussione.

Acqua informata: acqua fresca? No calda!
L’acqua ha rivelato che poteva essere informata in molti modi, sempre grazie alle peculiarità della sua incredibile molecola, e principalmente con:diluizioni di altre sostanze, onde elettromagnetiche, la musica, la preghiera e le parole, gli stati emozionali e meditativi, qualsiasi genere di onda, variazioni di campo.
Sono oramai famosi i cristalli d’acqua informata fotografati da Masaru Emoto, ognuno oltre a rappresentare la conformazione dell’acqua dopo una “sollecitazione” dimostra come l’acqua sia in grado di riconoscere gli elementi(ogni cosa che la informa) naturali dalle loro frequenze e non “gradire” quelli artificiali.
Esperimenti effettuati da Luc Montagnier (premio Nobel nel 2009 per la medicina), ma non solo da lui, hanno dimostrato che una soluzione omeopatica, ormai priva di soluto, non è acqua normale dal punto di vista chimico fisico, pur rimanendo sempre della stessa composizione molecolare, fisicamente si differenzia in quanto ha subito delle variazioni della struttura sovramolecolare misurabili solo tramite apparecchiatura molto sensibili.
Analisi dirisonanza magnetica nucleare (RMN) hanno confermato che in soluzioni omeopatiche vi era una diversa organizzazione dell’acqua rispetto a quella di controllo, la sua struttura era organizzata come in presenza di nuove informazioni, questo per via del pregresso soluto o per interazioni di campo.
Tramite la micro calorimetria è stato verificato che l’acqua informata ha una temperatura superiore rispetto a quella di controllo, come se fosse mista ad altre molecole che però non ci sono. Anche la conducimetria dimostra che l’acqua pur rimanendo tale dal punto di vista fisico presentava caratteristiche di conducibilità diverse.
Le informazioni trattenute dall’acqua determinano l’emissione di segnali di natura elettromagnetica che sono assenti nell’acqua non trattata.
Le molecole dell’acqua informata si comportano come dipoli elettrici che emettono onde elettromagnetiche a bassissima frequenza attivando dei movimenti coordinati nelle altre molecole, inoltre esse si possono allineare/disporre in strutture regolari e sarebbero proprio esse a costituire la “memoria”; successivamente emette le stesse onde che ha acquisito, comportandosi come l’elemento informante.

I farmaci del futuro. Acqua e farmaci in un connubio rivoluzionario.
Nello stesso periodo della rivoluzionaria pubblicazione sulle scoperte di Benveniste, poi smentita, in Italia molti dottori praticavano l’elettroagopuntura attraverso il semplice fenomeno della risonanza tra le frequenze emesse dalle fiale di test (diluizione omeopatica) e quelle emesse dal paziente stesso, pertanto erano già consci del fenomeno memoria dell’acqua, in quanto trasferivano le informazioni dei rimedi omeopatici in forma di treni d’onda (artificialmente) a flaconi d’acqua che si comportavano come gli stessi rimedi.
Tra questi dottori il dott. Citro Massimo, di Torino, a distanza di qualche anno dagli esperimenti fatti da Benveniste, aveva ideato il TFF (Trasferimento Farmacologico Frequenziale) con il quale trasferiva le informazioni di alcuni farmaci in acqua, ottenendo dei risultati straordinari. Nelle prime sperimentazioni si accorse che l’acqua a cui erano state inviate delle informazioni di un farmaco aveva fornito dei risultati superiori al farmaco stesso, in quanto pur avendo lo stesso effetto curativo del farmaco non aveva sortito alcun effetto collaterale.

Il TFF è costituito da un’apparecchiatura elettronica che tramite un amplificatore di frequenza fa “vibrare” il farmaco o rimedio omeopatico posto all’ingresso dell’apparecchiatura e tale vibrazione/frequenza va ad irradiare un contenitore d’acqua posto all’uscita del circuito.
L’acqua così informata diventa una copia fisica del rimedio e comincia ad emettere i segnali tipici dello medesimo espletando le sue tipiche funzioni, ma non solo.


L’acqua informata con il farmaco/rimedio agisce sulle cellule biologiche in questo modo: l’acqua (come una chiave) ha una conformazione/struttura specifica che è data dalla sua frequenza-segnale elettromagnetico il quale interagisce con i recettori cellulari (come una serratura) che sono tarati/preposti a ricevere il segnale del rimedio originale. In definitiva le cellule ricevono il segnale invece che dal farmaco direttamente dall’acqua informata.

Effetti collaterali.
Quel che è ancora più straordinario è il meraviglioso meccanismo, non ancora compreso appieno, consistente nel dato di fatto che utilizzando i segnali e non molecole chimiche che possono subire delle variazioni, le cellule (i recettori), comportandosi come un’apertura elettronica, vanno in risonanza solo con le proprie frequenze specifiche, quindi riconosciute utili alle funzionalità vitali, questo comporta che gli effetti collaterali sono, nella maggior parte dei casi drasticamente ridotti e in molti casi addirittura azzerati.

Applicazioni pratiche.
Nel contesto dell’acqua informata appare opportuno che la stessa venga assunta nelle stesse modalità del farmaco (orale, intramuscolare, intravenosa ecc.) per ottenere l’effetto desiderato, tuttavia il TFF può essere applicato anche direttamente verso l’organismo biologico interessato, sia esso persona, animale o pianta, in tal caso la frequenza farà risounare le specifiche porte biologiche che attiveranno il processo di guarigione.
Il segnale del TFF potrebbe essere salvato su dispositivi informatici, cosa che si sta cercando di fare, per poter essere trasferito ed utilizzato immediatamente in ogni luogo.
Le applicazioni pratiche del TFF sono innumerevoli può essere impiegato nei settori industriali dell’alimentazione, quello farmaceutico e agricolo ecc. ecc..
Sottoponendo a specifiche irradiazioni, derivanti dai farmaci antimuffa, alimenti deperibili se ne potrebbe prolungare la loro conservazione in maniera innocua. Molti medicinali per uomini e per animali potrebbero essere sostituiti da frequenze trasmesse via telematica o diffuse in liquidi, ma anche in solidi visto che anche quest’ultimi hanno “memoria”.

Conclusioni.
Il TFF è una realtà, il suo utilizzo purtroppo molto meno. Il dr. Citro Massimo lo utilizza regolarmente, ma la quasi totalità dei medici ne sono all’oscuro.
I benefici derivanti l’applicazione di tale tecnologia tutta italiana sono smisurati, purtroppo ci sono altrettanti interessi economici in gioco quindi credo che l’informazione ufficiale eviterà di parlarne ancora per parecchio tempo.

Permettetemi un’ultima considerazione riguardo all’acqua ed alla sua memoria: è chiaro ed inconfutabile oramai che l’acqua “tiene conto” di tutto, pensate che reagisce perfino alle debolissime fluttuazioni del campo determinate dalla forma degli oggetti (onde di forma), considerato che il nostro corpo è per la maggior parte composto d’acqua che recepisce realmente i nostri pensieri, emozioni e le parole, cosa sarebbe opportuno registrare giornalmente nella memoria della nostra acqua per il nostro benessere?
Buona acqua a tutti.


FONTE: La scienza dell’invisibile. Nella memoria dell’acqua i farmaci del futuro. – Citro Massimo e Masaru Emoto.
Scienza e Conoscenza n. 34-2010.
APPROFONDIMENTI: La mia verità sulla memoria dell’acqua. - Jacques Benveniste 
L’acqua che guarisce. – Masaru Emoto.
Il miracolo dell’acqua. – Masaru Emoto.
Il vero potere dell’acqua. – Masaru Emoto.
VIDEO CORRELATI YOUTUBE: Su Citro Massimo, Masaru Emoto e su Jacques Benveniste

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