... Non Solo Cromopuntura

giovedì 29 agosto 2013

L’aloe arborescens



L’aloe è una pianta che cresce nei climi caldi e le sue foglie sono ricchissime di componenti che vanno da un’ampia gamma di sali minerali, di vitamine, di proteine, aminoacidi, polisaccaridi ed enzimi fino a molecole che hanno proprietà curative, cicatrizzanti, disinfettanti, antinfiammatorie, riepitelizzanti, immunomudolanti e rigeneranti del sistema immunitario.


Per questi suoi requisiti, l’aloe presenta lo spettro più ampio, rispetto ad ogni altra pianta, del cosiddetto “fitocomplesso”, tanto da essere considerata medicinale dall’antichità e fino ai tempi moderni e di meritare, dopo un lunghissimo periodo di oblio, importanti attività di studio e di ricerca scientifica in tutto il mondo. Esistono circa 360 tipi di aloe, ma la più interessante in quanto a principi attivi è senza dubbio la “arborescens“, essendo la più completa.

L’uso dell’Aloe, per le sue proprietà curative, risale al 1500 circa a.C. Nella medicina egiziana e cinese era utilizzata per curare ulcerazioni, ferite, malattie della pelle e parassiti intestinali. Nei tempi moderni si è scoperto e documentato che l’aloe ha straordinarie capacità di ripristinare il normale equilibrio dell’organismo intervenendo dove esistono dei meccanismi cellulari alterati. I suoi componenti agiscono in sinergia e si attivano e si potenziano reciprocamente.


Di conseguenza usando la foglia intera si utilizzano tutti i principi attivi che offrequesta pianta. Essa contiene più di 75 elementi nutritivi e i suoi componenti sono:
  • -oltre 20 minerali tra i quali: calcio, cloro, ferro, magnesio, potassio, zinco, sodio, fosforo, manganese e rame.
  • - oltre 11 vitamine, tra le quali: A,B1,B2,B3,B6,B12,C,E.
  • - 7 degli 8 aminoacidi essenziali: fenilalanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, valina.
  • - 11 dei 14 aminoacidi non essenziali: acido aspartico, acido glutamnico, alanina, arginina, cisteina, glicina etc..
  • - enzimi: amiliasi,catalisi, cellulasi,creatina, lipasi etc..
  • - mono e polisaccaridi: acido uronico, alinasi, mannosio, cellulosa, fosfochina.
  • antrachinoni: acido aloetico, aloina, antracene, emolina dell’aloe, acido crisofanico etc..
  • - saponine, principi antibiotici, acidi organici, cumarine etc..
L’aloe in particolare:
  • Potenzia e riattiva le difese immunitarie
  • E’ un antibiotico naturale e un potente antinfiammatorio
  • Disintossica, depura l’organismo ed è unequilibratore intestinale
  • E’ un potente battericida, antisettico, coagulate e cicatrizzante
  • Stimola il processo dirigenerazione cellulare
  • Idrata i tessuti, ha proprietà analgesiche ed è antipiretico
  • Elimina il calore nelle piaghe, nelle ulcere e nelle infezioni
  • Ha azione calmante  sul sistema nervoso
  • E’altamente nutritivo perché ricco diproteine, vitamine, aminoacidi, enzimi, carboidrati, saliminerali e vitamina B12
  • Stimola la produzione di endorfine, ha un effetto ipoglicemico
  • Stimola la fagocitosi di virus, batteri, tossine, cellule cancerose
  • Stimola il metabolismo, la sintesi proteica, la costruzione dei tessuti e la crescita cellulare.
  • Ha effetti energizzanti e rivitalizzanti
  • Svolge unastraordinaria azione antitumorale attraverso lo stimolo delle difese immunitarie e la contestuale riduzione del processo di ossidazione cellulare.
Per dei benefici dall’uso dell’aloe vi consigliamo questa ricetta consigliata dall’Associazione Maremmana Amici Aloe:

400 gr di foglie di Aloe di almeno 5 anni di età. Le foglie vanno raccolte o al tramonto o all’alba e lontane dall’inaffiamento naturale o piovano di almeno 5 giorni. Le foglie  vanno pulite con un panno umido, non lavate, con un coltello bisogna tagliare le spine laterali, il colletto, le punte e le parti secche o rovinate, quindi il restante va tagliato a pezzetti e messo in un frullatore. Nel frullatore vanno aggiunti anche 400 gr di miele biologico vergine, 4 0 5 cucchiai di grappa mordida distillata a 40°. Il tutto va frullato bene e il procedimento fatto in un luogo non luminoso, ne viene una crema morbida e omogenea. Va versato in un vasetto con coperchio a sigillo e poi riparato dalla luce anche con l’aiuto di carta stagnola che avvolge il vasetto. Il preparato va tenuto in frigo ad una temperatura non inferiore ai 5°. Si conserva fino a 30 giorni. Se ne consiglia un cucchiaio 3 volte al giorno, 20 minuti prima di ogni pasto.

fonte: Ambiente Bio
 http://www.oltrelacoltre.com/?p=16894

mercoledì 28 agosto 2013

Dermoriflessologia in sintesi



Dermoriflessologia in sintesi


La dermoriflessologia è una disciplina olistica, che considera l’essere umano nella sua globalità, ed è una tecnica riflessologica, che si avvale dell’intera superficie cutanea come specchio della sfera psicosomatica.
Il nome che abbiamo scelto ne definisce essenza e caratteristiche, ma per essere un po’ meno criptici sui contenuti essenziali di questa disciplina possiamo aggiungere che si basa sul fatto che qualcosa si riflette sulla superficie cutanea di ogni essere umano, e che questo qualcosa appartiene a chi nella pelle abita e vive.
Ciò che si rispecchia in determinate aree cutanee corrisponde infatti a tutti gli eventi memorizzati dal corpo fisico, informazioni che possono trasformarsi in fonte di preziosi apprendimenti, se esaminati e metabolizzati, oppure costituire una vera a propria prigione, se continuano a incombere come un pericolo di cui non si conosce l’origine.
Forse sarà superfluo, ma riteniamo utile sottolineare che la paura è un limite e che si teme ciò che non si conosce. La conoscenza è sempre un’arma vincente, l’unica che consenta di superare gli ostacoli che la nostra esistenza inevitabilmente prima o poi ci propone, e rendere la traversata del mare della vita una navigazione sicura e felice.
La dermoriflessologia mette a disposizione le mappe cutanee per riconoscere i segnali d’allarme contenuti nella storia personale e fornisce indicazioni precise per promuovere la comprensione dei temi irrisolti. E non è tutto: questa tecnica sviluppa anche la capacità di sintonizzarsi esattamente con la parte di noi (corporea, eterica, psichica, spirituale) che può offrire le risposte più mirate in base alle domande che ci poniamo. Non c’è pressoché confine all’operatività messa a disposizione dal magico ponte che si crea, tramite la pelle, fra l’universo interiore e quello esteriore. Neppure il fatto che gli eventi da cui trarre insegnamenti possano riferirsi al vissuto diretto o derivare da altre fonti, quali l’insegnamento, l’educazione, le consuetudini sociali, l’eredità genetica e altro ancora, risulta d’ostacolo per la dermoriflessologia. Il suo campo d’azione è veramente inestimabile.
Dopo aver scoperto che la dermoriflessologia ha ben pochi limiti, ripercorriamo gli scopi primari che ci eravamo prefissati di raggiungere attraverso la sua pratica, che abbiamo raggiunto e che, di conseguenza, oggi sono divenuti i suoi punti chiave:
scoprire le cause originarie di un malessere fisico o emozionale;
far affiorare tutti gli elementi disponibili;
sintonizzarsi con le fonti più adatte a offrire risposte e informazioni utili;
innalzare il tono energetico;
fornire un codice interpretativo per i segnali di ritorno derivanti dal trattamento;
ristabilire il naturale stato di benessere.
In poche parole, la sorgente di tutte le manifestazioni psicosomatiche e somatopsichiche diviene accessibile!
Nel testo illustreremo le operazioni da compiere per scoprire le cause delle manifestazioni psicosomatiche e le procedure da mettere in atto per risolvere gli effetti.

Le origini in pillole
La dermoriflessologia affonda le proprie radici nelle ricerche scientifiche effettuate sulle differenze di sensibilità del tessuto cutaneo. Le origini risalgono ai primi del Novecento e sono il frutto del lavoro svolto dal neurologo friulano Giuseppe Calligaris, il quale riscontrò, in conformità a tali differenze, delle corrispondenze con lo stato di benessere o malessere di alcuni organi, apparati o sistemi del corpo umano, registrando contemporaneamente l’insorgere di pensieri, sentimenti ed emozioni ben definiti. A Calligaris dobbiamo la minuziosa stesura della vastissima mappa delle corrispondenze cutanee, integrata solo marginalmente dai nostri studi ed esperimenti successivi.
Allo stato attuale, le scoperte dello scienziato italiano sono state sviluppate e ampliate moltissimo e possiamo dire che tale evoluzione è confluita nella “nostra” dermoriflessologia: il nome che abbiamo dato alla tecnica riflessologica che usa la pelle come specchio delle funzioni psichiche e corporee.
Nella pratica, pelle, psiche e corpo sono collegati da una triplice corrispondenza che si può sfruttare per conoscere meglio se stessi e innescare processi di autoanalisi, autoaiuto e autoguarigione.

Malessere: una nuova prospettiva
Di solito si considerano le malattie, i disturbi e i dolori alla stregua di nemici da sconfiggere, perché ostacolano il cammino della vita. Eppure potremmo cambiare prospettiva d’osservazione e scoprire qualcosa in più. Non intendiamo certo invitarvi a considerare i malanni come amici ai quali affezionarsi, ma potrebbe essere un approccio migliore vederli come ambasciatori che vengono per avvisare di aggiustare la rotta finché si è in tempo, prima di finire fuori strada.
Ogni malessere è un campanello d’allarme, una spia che si illumina per segnalare che qualcosa non sta funzionando al meglio. E, quando ciò succede, la cosa migliore che possiamo fare è chiederci perché e correre ai ripari.
I mutamenti dell’essere umano durante il dinamico percorso dell’esistenza espongono a continue alterazioni dell’equilibrio. Equilibrio che deve venire di volta in volta riconsiderato e ristabilito, ma in maniera sempre nuova, perché sempre nuova è l’essenza individuale dopo che si è arricchita di nuove esperienze.
Ogni volta che ci troviamo a fronteggiare una situazione, che sia piacevole o dolorosa, veniamo sottoposti a sollecitazioni che richiedono un apprendimento da parte di tutto il nostro essere. Spesso ciò comporta periodi più o meno lunghi di disequilibrio energetico, che a livello fisico si manifestano attraverso malesseri di varia entità.
In quest’ottica la malattia si può rivelare come una preziosa fonte di informazioni: un messaggio che il nostro corpo ci invia per consigliarci di fermarci e riflettere.
Le esperienze percepite in modo traumatico, se non vengono elaborate, rimangono irrisolte e creano blocchi nella memoria energetica, blocchi che possiamo anche raffigurare come buchi nei corpi luminosi. Se trascuriamo questi segnali, la malattia, anche se sembra sconfitta, si ripresenterà alla prima occasione in cui un episodio andrà a stimolare, riattivandolo, l’evento non risolto.
Da qui nasce l’idea di smettere di vedere le malattie come nemiche da distruggere, per imparare attraverso di loro a capirci, ad amarci, a prenderci cura di noi stessi, a vincere e superare le nostre paure e i nostri limiti.
Potremmo addirittura dire che il desiderio di conoscenza, insito nell’essere umano, nasconda in sé un potenziale invito per la malattia. In un certo senso, l’uomo apre la porta alle malattie nel momento stesso in cui si rende conto della propria infelicità e inizia ad avvertire, anche se soltanto inconsapevolmente, quanto più grande e meraviglioso possa essere il mondo ed il suo stesso essere.
La malattia è sicuramente la manifestazione di un disagio, ma è anche molto di più: è la coscienza, ancora dormiente, del fatto che le nostre possibilità sono superiori a quello che comunemente crediamo e a ciò che la società vorrebbe farci pensare.
L’insoddisfazione è la sensazione dell’anima di essere costretta in un mondo troppo piccolo e riduttivo per le sue potenzialità.
Chi desidera prendersi cura di sé e degli altri in maniera naturale e dolce deve considerare l’essere umano non soltanto come un organismo fisico, ma nella sua globalità. Prendendo in esame il corpo fisico, ci accorgiamo immediatamente che molte funzioni risultano inspiegabili se non lo consideriamo permeato da forze vitali, “animato”. Il corpo, inteso unicamente nella sua materialità, non potrebbe generare sentimenti, pensieri e volontà: privato degli elementi eterico, animico e spirituale, l’organismo dovrebbe sottostare unicamente alle leggi del regno minerale, proprio come accade a un cadavere.
Ognuno di noi dovrebbe cercare di mantenere uno stato ottimale di salute, perseguendo l’obiettivo di migliorare la qualità della propria vita, prima ancora che intervenendo durante la malattia. Un’espressione armoniosa di ciascuna componente dell’essere umano è alla base di una vita sana e di elevata qualità; perseguire uno sviluppo coerente e una coscienza vigile significa progredire nell’evoluzione personale.
Affinché possa verificarsi una crescita, non è indispensabile che una persona abbia vissuto una vita perfetta, anzi: spesso gli ostacoli e gli eventi traumatici sono componenti che offrono l’occasione, la spinta necessaria, per iniziare un percorso. Un’esistenza priva di sfide è come un tragitto in un terreno completamente pianeggiante: non offre alcuna occasione per mettersi alla prova. Al contrario, è affrontando i problemi che si avanza, affinando le proprie arti verso mete sempre più elevate. In questo modo, ognuno può partecipare attivamente al compiersi del proprio destino, piuttosto che vivere come uno spettatore passivo.
Un atteggiamento passivo rende pressoché impossibile interpretare i segnali della vita; gli ostacoli e le malattie appaiono come sfortune ingiustificate e si perde l’opportunità di trovare, attraverso la comprensione degli eventi, la chiave di una più ampia e durevole crescita personale.
Spesso accade che dopo un periodo travagliato ci si scopra diversi, cambiati. Superare un ostacolo o una malattia dà nuove forze, ci trasforma. Allora possiamo capire come certe esperienze siano fondamentali per lo sviluppo di determinate facoltà: fa parte della natura umana la volontà di evolvere, di cercare avvenimenti stimolanti per progredire.
L’umanità si è posta come compito l’evoluzione verso una coscienza superiore, anche attraverso dolori e malattie.
A questo punto diventa ancora più evidente che di fronte alla malattia è insufficiente debellare i sintomi e gli effetti collaterali negativi, mentre è assai più logico osservarla con rispetto, cercando di estrapolarne gli insegnamenti utili a superarla, contribuendo così a imprimere un balzo evolutivo al proprio cammino.
fonte

Linea colonna-cranio

Passando con l'IR sulla riflessologia della colonna del cranio si attutisce ogni dolore, poichè dalla colonna vertebrale escono i fasci nervosi che collegano ogni struttura dell'organismo. Queste sono le articolazioni, gli organi interni, i muscoli e tutte le ossa.
Si percorre con l'IR la linea della colonna avanti e indietro per 30 secondi ogni giorno o anche più volte al giorno.



perossido d’idrogeno ACQUA OSSIGENATA

attraverso la lettura del libro “Vogliono farti ammalare” di Kevin Trudeau ho scoperto un fatto sconvolgente ( almeno per la mia sfera personale ). Credo sempre fermamente nell’espressione “nulla è per caso”, pertanto se alcune informazioni mi sono giunte “all’orecchio” è perché:
  • hanno un senso
  • devono essere divulgate e condivise
  • giungono nella luce etica e morale della nuova energia
La conferma di quello che sto per scrivere mi giunge proprio dalle 5 regole che troviamo sul sito ministeriale per antonomasia, quello che dovrebbe riportare i consigli migliori per la popolazione ( in un mondo normale ); ebbenetra queste 5 regole non vedo nessuna menzione al nostro apparato uditivo, alle nostre orecchie. E allora? Potreste pensare. Bene; iniziamo ad esporre i fatti.
A pagina 289 del libro già menzionato leggo il seguente titolo:

Prodotti raccomandati: il dimetilsulfossido ed il Perossido d’idrogeno.
L’articolo inzia in questa maniera:

"Se esistono due prodotti miracolosi, in grado di contribuire validamente alla cura di pressoché tutte le patologie, sono il  dimetilsulfossido ( DMSO ) e il perossido di idrogeno. Il motivo per cui non ne avete mai sentito parlare è che sono prodotti assolutamente non brevettabili ed incredibilmente economici. Ciò significa che nessuno penserà seriamente di spendere soldi per valutarne l’efficacia e che le case farmaceutiche faranno di tutto per tagliarli fuori dal mercato ed evitare che se ne parli. Sono prodotti miracolosi. Contribuiscono efficacemente alla cura dell’Herpes, del cancro, dell’artrite, della sclerosi multipla, della distrofia muscolare e di praticamente tutte le infezioni virali e le patologie degenerative. Si potrebbero scrivere libri interi sulle proprietà di queste sostanze… In sintesi, sono prodotti che incrementano la quantità di ossigeno disponibile per l’organismo. Otto Warburg, premio Nobel per la medicina nel 1931, scoprì che nessun virus può sopravvivere in un ambiente ricco di ossigeno. Quando il pH corporeo è acido, la quantità di ossigeno presente nel sangue e nei tessuti è bassa. Arricchendo il sangue d’ossigeno, il pH corporeo passa da acido ad alcalino, i virus muoiono istantaneamente, il cancro non ha scampo, il livello d’energia sale alle stelle.  L’uso topico di dimetilsulfossido può liberare da tutte le patologie su base virale, dall’herpes al fuoco di Sant’Antonio. Il perossido d’idrogeno può essere utilizzato localmente o per via orale per arricchire il sangue d’ossigeno. È anche iniettabile, ed è così che molte cliniche oncologiche curano i pazienti affetti da cancro. Un ospedale messicano vanta praticamente il 100 per cento dei successi nell’eliminare il cancro in poche settimane grazie alla terapia di perossido d’idrogeno e ozono per via endovenosa. Vi consiglio caldamente d’informarvi sui potenti effetti benefici del dimetilsulfossido e del perossido d’idrogeno, semplicemente collegandovi a internet e utilizzando un motore di ricerca. Dovete sapere, comunque, che la maggior parte delle notizie viene insabbiata e che l’industria farmaceutica ha costituito un fronte avverso di siti web all’unico scopo di denigrare questi prodotti. Credetemi quando vi dico che contengono commenti interessanti ( “che attirano” ), falsi e fuorvianti. Questi sono davvero prodotti miracolosi, in grado di sostenere la cura di pressoché tutte le patologie. Vanno utilizzati nel modo corretto e per questo vi consiglio di affidarvi a un professionista abilitato all’esercizio della medicina naturale e alternativa. Sono molto efficaci se associati a oli essenziali, erbe, integratori nutrizionali. Il dimetilsulfossido accelera l’assimilazione dei nutrienti e li rende più prontamente disponibili. Entrambi favoriscono grandemente i processi d’eliminazione della Candida e di disintossicazione dell’intero organismo. Sono prodotti miracolosi. Lasciatemelo ripetere: sono prodotti miracolosi. Usateli correttamente e potranno cambiarvi la vita.”.

Due concetti a tal proposito; ho scelto, per la stesura di questo articolo, di abbassare il grado di consapevolezza accettando che un virus sia il colpevole unico di una patologia e che la malattia sia dunque provocata da agenti esterni all’uomo. Ogni malattia, infatti, secondo me è il riflesso di uno squilibrio interno legato alla personale modalità con la quale si affronta o non si affronta la vita ( dove il termine “vita” è da intendersi a 360 gradi ). Detto questo, se ragioniamo da questa prospettiva, è utilissimo andare alla ricerca dei rimedi della “nonna” nascosti dall’Antisistema.
Se andiamo su internet a leggere cosa sono questi due prodotti, ci spaventiamo. I primi siti che “rispondono” alla nostra domanda, interrogando un motore di ricerca, le dipingono in maniera molto particolare. Sembrano delle sostanze tossiche, pericolose, utilizzate in ambiti che mai farebbero pensare ad un loro diretto coinvolgimento per bilanciare la salute dell’uomo. In questo  senso, troviamo un primo valido riscontro al monito che lancia Trudeau nel proprio libro ( attenzione all’insabbiamento mediatico ).
Affino la ricerca, “condendo” la mia domanda in maniera più mirata; immediatamente lo sbarramento dei siti web schierati viene meno. Scopro che il perossido d’idrogeno è conosciuto anche con il più tranquillizzante nome di “acqua ossigenata”! E cosa altro giunge a me?

Chi avrebbe detto che la comune acqua ossigenata al 3% ha la capacità di eliminare i comuni raffreddori ed influenze con percentuali di successo intorno all’80%, specialmente se usata appena si manifestano i sintomi. 
In più è totalmente non-tossica e il trattamento costa pochi centesimi. 
Paragoniamo la sua efficacia a quella dei vaccini: il CDC (Center for Disease Control) di Atlanta, USA ha ammesso che il vaccino antinfluenzale dell’inverno 2004-2005 ha avuto “nessuna o minima efficacia” contro l’influenza o contro malattie che causano sintomi influenzali.
La stessa storia era accaduta per l’inverno precedente (2003-2004), dove il solito CDC aveva rivelato che, a seconda di come i dati sono analizzati, il vaccino aveva protetto dallo zero al 14 percento delle persone vaccinate.
Gente cos’altro vi ci vuole per svegliarvi? 
Dal Dr. Mercola 
Nel 1928 il Dr. Richard Simmons suggerì che il virus dell’influenza entrasse nel corpo dal canale auricolare, non attraverso gli occhi o il naso o la bocca come si crede ancora oggi. 
Ma la sua supposizione fu ridicolizzata dalla comunità medica. 
Mantenere le dita lontane dai padiglioni auricolari riduce grandemente le possibilità di contrarre il virus del raffreddore, ma dato che queste “particelle” sono microscopiche e viaggiano anche nell’aria, una volta entrati nella relativa quiete dei padiglioni auricolari possono iniziare la loro moltiplicazione e diffondersi da lì in tutto il corpo. 
Nel 1938 dei ricercatori tedeschi ottennero dei risultati eclatanti contro raffreddori ed influenze usando il perossido d’idrogeno (la comune acqua ossigenata), ma i loro successi sono stati ignorati per quasi 70 anni(naturalmente, la causa è sempre lo strapotere delle cause farmaceutiche. Con l’”aspirina” esse ci guadagnano, con l’acqua ossigenata no. Ancor peggio, il farmaco maschera il problema, mentre l’acqua ossigenata lo risolve - n.d.r.). 
Con l’acqua ossigenata è importante iniziare il trattamento appena compaiono i sintomi. Siamo arrivati a risultati eclatanti contro raffreddori ed influenze anche dopo sole 12-14 ore dalla somministrazione di poche gocce (anche solo tre) di perossido d’idrogeno al 3% (H2O2) in ciascun orecchio infetto (a volte, solo un orecchio è infetto), prese con il corpo nella posizione sdraiata. 
L’acqua ossigenata inizia ad agire sui virus entro 2 o 3 minuti. La sensazione comune è quella d’aver messo nell’orecchio dell’acqua fredda, con un leggero solletico causato dalla formazione delle bollicine d’ossigeno (la cui utilità è quella d’attaccare gli eventuali virus presenti). 
Dopo circa 10 minuti ci si può alzare, rimuovere l’acqua dal padiglione auricolare e ripetere con l’altro orecchio.
Il metodo è perfettamente sicuro anche per bimbi piccoli, benché la formazione delle bollicine nell’orecchio possa spaventarli. 
Tenere la soluzione lontana dagli occhi. Se c'è contatto con l'organo sciacquare abbondantemente. 
Dr. Mercola 
tratto da http://www.fuoconelcuore.it

Ecco perché, all’inizio di questo articolo, alludevo alla mancanza di attenzione, espressa nelle 5 regole esposte a livello nazionale sul sito del Ministero della Salute pubblica. In realtà questa “mancanza di attenzione” è pressoché totale ed estesa anche alla classe medica.
Segniamoci con cura di approfondire questo discorso legato al fatto che il virus dell’influenza possa passare dai condotti uditivi, perché è “adrenalina pura”. È un discorso talmente attuale da far rabbrividire anche i più morigerati tra di noi.
Perché questa ricerca è stata insabbiata?
E perché nessun medico ( pochissimi ) si mette una mano sulla coscienza?
Domande retoriche purtroppo!

È da ricordare che la soluzione di acqua ossigenata deve essere al 3%!

Ecco cosa possiamo trovare su internet a proposito del perossido di idrogeno ( H2O2):

"Il perossido di idrogeno libera ossigeno reattivo. Queste molecole di ossigeno, altamente instabili, penetrano attraverso lo smalto dentale e reagiscono con le molecole delle sostanze cromogene. Queste sostanze contengono dei doppi legami chimici che assorbono la luce e fanno apparire i denti più gialli e più scuri. L'ossigeno attraverso la sua azione ossidante rompe questi doppi legami trasformandoli in legami semplici, scomponendo le complesse molecole di pigmento in molecole più semplici, incolori. Più la concentrazione di perossido di idrogeno è elevata e più è reattivo, rendendo la sua azione più ed dicace e rapida."
http://www.sbiancamento-dentale.it/meccanismi_agenti_sbiancanti.htm

In questo senso, in ambito di lobby corporativa dei dentisti, la sostanza viene pubblicizzata ,ma per un uso esterno, estetico. Come sempre il messaggio è sempre lo stesso e recita “ Guarda fuori di te, allontanati da te, tu sei il corpo e meriti un bel corpo, etc. “.

A questo link http://consigliperlabellezzaelasalute.blogspot.com/2008/09/perossido-di-idrogeno-acqua-ossigenata.html è possibile trovare utili consigli per l’utilizzo sensato del perossido d’idrogeno o ACQUA OSSIGENATA

PEROSSIDO DI IDROGENO PER FERMARE RAFFREDDORI ED INFLUENZA
”Se non avete preso la vostra vitamina C e se accusate i primi sintomi influenzali fermatelo con un po' di perossido di idrogeno.
Semplicemente acquistate una bottiglietta di acqua ossigenata al 3% ed inserite, con un contagocce, 2-3 gocce nell'orecchio. Sentirete una specie di ribollimento: è l'azione disinfettante (il perossido farà fuori i virus dell'influenza se inserito nell'orecchio ai primi sintomi). Potete ripetere il processo, dopo due ore, finchè non sentite più il "ribollimento".
Questa pratica è senza rischi ma per i bambini c'è il rischio che si allarmino sentendo l'orecchio "ribollire". Dopo che il primo orecchio smette di "ribollire" passate all'altro.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER MAL DI GOLA ED INFEZIONI ALLE GENGIVE
Fare gargarismi di perossido al 3% miscelato ad acqua non clorata.
Perossido di idrogeno 3% - 70%; acqua 30%.
Per le infezioni alle gengive tenere per almeno 2-3 minuti in bocca.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER LA DISINFEZIONE DELLO SPAZZOLINO DA DENTI
E' una buona idea disinfettare, per qualche minuto, lo spazzolino da denti nel perossido di idrogeno al 3%.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER SBIANCARE I DENTI
Per sbiancare i denti si può applicare del perossido di idrogeno al 3% per un paio di minuti con un batuffolo di cotone (attenti a non irritare le gengive!).

PEROSSIDO DI IDROGENO PER DISINFETTARE IN CUCINA
Con il perossido si disinfettano: taglieri, coltelli, frutta e vegetali.
In questo modo verranno uccisi, oltre gli altri, anche i terribili batteri della Salmonella.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER UNA PELLE GIOVANE
Fare un bagno della durata di un'ora in una vasca d'acqua e perossido di idrogeno al 3% (6 litri almeno di perossido di idrogeno).

ANTIPARASSITARIO NATURALE PER LE PIANTE
Per fare un antiparassitario occorrono:
5 litri d'acqua;
240 gr. di perossido di idrogeno;
240 gr. di zucchero bianco.
Miscelare bene e spruzzare sulle piante.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER AUMENTARE LA VIGORIA DELLE PIANTE
Versare in 100 litri d'acqua 8 litri di perossido di idrogeno e spruzzare uniformemente sul terreno.
 
PEROSSIDO DI IDROGENO PER UN COLLUTTORIO ANTICARIE
Questo colluttorio sbianca i denti, combatte la carie e mantiene sane le gengive.
Perossido di idrogeno al 3%, mezzo bicchiere+acqua non clorata 1/4 di bicchiere.
La prima volta tenere per 30 secondi.
La terza e a seguire aumentare fino a 8 minuti.
Tutto questo due volte alla settimana o anche tutti i giorni (dipende dal tipo di smalto).

PEROSSIDO DI IDROGENO COMBATTE L'ALITO CATTIVO
Il colluttorio precedentemente descritto ha un piacevole effetto collaterale: eliminando i batteri del cavo orale combatte l'alito cattivo.
ATTENZIONE! Il perossido utilizzato a concentrazioni elevate e troppo spesso potrebbe danneggiare certi tipi di otturazioni: chiedere al proprio dentista prima dell'uso.

PEROSSIDO DI IDROGENO PER COMBATTERE L'ACNE
Moltissime persone segnalano che un batuffolo di cotone imbevuto di perossido di idrogeno al 3% applicato su un brufolo l'ha fatto sparire.”

Fonte

Per quanto riguarda il dimetilsulfossido, mi limito a linkare questo articolo apparso su www.aloeverasalute.it/MetilSulfonilMetano.html; mi sembra indicativo di cosa sia questo prodotto e delle sue qualità nascoste: 

martedì 27 agosto 2013

PROPRIETA' E BENEFICI DEL BASILICO

Non solo il basilico è un'ottima pianta aromatica in grado di dare più gusto ad una grande varietà di piatti della cucina mediterranea ma, grazie alle sue proprietà, rappresenta un valido aiuto naturale per la cura di diverse patologie. Secondo uno studio condotto in India il basilico si è rivelato un'arma efficace nell'alleviare i dolori derivanti dall'artrite, che come sappiamo è una fastidiosissima patologia che colpisce le articolazioni; è stato dimostrato che l'assunzione di succo di basilico concentrato in pastiglie, può ridurre notevolmente le dimensioni delle articolazioni ingrossate e doloranti a causa dell'artrite. Sempre da questo studio è emerso che l'assunzione di basilico crudo serve a contrastare e combattere diversi tipi di infiammazione come raffreddori e malattie della pelle. Questa particolare proprietà del basilico sembra sia da ricondursi alla sostanza che conferisce il caratteristico aroma al basilico, l'eugenolo.

Basilico

Il basilico viene anche impiegato  come sostanza stimolante dell'apparato intestinale, in quanto, le sue proprietà facilitano la digestione e favoriscono l'appetito, non solo; il basilico rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d'ansia e di nervosismo, è utile nei casi di insonnia ed utilizzabile anche in caso di asma, bronchiti e tosse.

In ultimo è in grado di aumentare la produzione di latte materno durante l'allattamento e di lenire il fastidio delle punture di insetti. Cosa volere di più da questa pianta?

il pesto


Come tutti sanno il pesto è un condimento tipico della Liguria il cui alimento di base è costituito dal basilico (ligure naturalmente); recentemente il pesto prodotto in Liguria con il basilico di determinate zone ha acquisito la denominazione di origine protetta (D.o.p.).


Gli ingredienti ufficiali del pesto sono costituiti (naturalmente) dal basiilco ligure, olio extravergine ligure, pinoli, formaggio parmigiano reggiano, pecorino, aglio e sale marino grosso.

Non tutta la zona ligure è adatta per la coltivazione del basilico atto alla realizzazione del pesto; la zona considerata idonea a questo scopo è quella compresa tra Genova Prà a Genova Pegli. Si considera ideale il basilico di queste zone in quanto tutti gli altri paiono avere un leggerissimo sentore di menta.

contro l'ansia

Per contrastare gli stati d'ansia ma anche di stress, mettere in infusione per 10 minuti un cucchiaio di basilico in  4 dl. di acqua bollente; trascorso tale tempo filtrare e berne una tazza dopo pranzo.

curiosita'

Si ritiene che anche i crociati dovevano essere già a conoscenza delle proprietà terapeutiche del basilico, infatti, a quanto pare, erano soliti riempire le stive delle loro navi di questa piantina per scacciare gli insetti e curare le infezioni.


Per fruire delle proprietà tonificanti del basilico sulla pelle versate una ventina di gocce di olio essenziale nell'acqua del bagno prima di immergervi.


Già nell'antichità vi erano testimonianze delle varie proprietà che il basilico si supponeva avesse; Plinio il vecchio ne assicurava l'efficacia contro le crisi epilettiche, San Bernardo lo considerava un ottimo "mezzo" per allontanare le ossessioni e le idee fisse.


Sempre nell'antichità, per determinare se un luogo era più o meno salubre per la salute, si era soliti osservare come si comportava la crescita del basilico in quel luogo.

fonte link

mercoledì 14 agosto 2013

Rosmarino: Proprietà e Benefici




Secondo recenti ricerche, l'uso regolare del rosmarino mantiene giovani e migliora la circolazione sanguigna, aiutando soprattutto chi si sente privo di forze e debilitato, magari a causa di cali di pressione. Grazie ai suoi potenti antiossidanti il rosmarino svolge un ruolo protettivo dei riguardi del fegato, organo che risente più di tutti gli effetti dello stress.


Già nell'epoca romana il rosmarino veniva utilizzato per uso curativo al fine di lenire il mal di denti o slogature e torcicollo; oggi lo si usa per curare la colite o la nausea, come rimedio ai dolori reumatici, le fitte cardiache o i problemi di digestione.

Viene impiegato in cosmetica grazie alle sue proprietà deodoranti, tonificanti e purificanti; utile in caso di pelle grassa.

E' un ingrediente molto diffuso per gli shampoo, nello specifico per la fortificazione del capello.
Composizione Chimica

Tisana di Rosmarino per Aiutare la Digestione

Semplicissimo il procedimento per la preparazione: procurarsi l'equivalente di un cucchiaio da cucina di foglie di rosmarino e deporle in una tazza di acqua bollente per almeno 15 minuti. Filtrare e assumere dopo i pasti.

I funghi medicamentosi: FUNGHI MILLENARI

Prodotti Naturali di una tradizione millenaria

La Tradizione Medica Millenaria dell’Oriente e la moderna Ricerca Scientifica degli ultimi 30 anni, stanno suscitando sempre più interesse sui Funghi Medicinali, detti anche “elisir di lunga vita”, dopo che gli scienziati in tutto il mondo ne hanno verificato la
straordinaria utilità sia nell'ambito della salute, sia nell'ambito Oncologico !

I Funghi Millenari sono potenti scudi per la salute secondo le conoscenze millenarie di sciamani orientali e brasiliani. Alcuni molto rari. Otto in particolare destano da anni l'attenzione della ricerca scientifica internazionale. Il brasiliano Agaricus è un antitumorale, il tibetano Cordyceps è un doping naturale, il giapponese Maitake (fungo danzante) riduce la pressione e contrasta sovrappeso e obesità, fino allo Shitake, potente antivirale e ottimo per sostenere i disturbi del metabolismo.

Come se ne accorse il Mondo Scientifico 

Negli anni 1960 in Giappone, furono avviati una serie di studi epidemiologici su scala
nazionale sulle principali patologie. Studiando i risultati i ricercatori scoprirono che in due
remoti distretti di montagna il cancro era quasi sconosciuto. Il governo inviò alcuni team di
ricercatori per scoprire la ragione per cui i tassi di tumore in quei distretti erano così bassi.
Quali furono le conclusioni? Scoprirono che in entrambi i distretti la principale attività
lavorativa era la produzione di Shiitake, un Fungo Medicinale, che era molto presente
nella alimentazione degli abitanti. Probabilmente erano ben consapevoli di quanto fosse
prezioso per avere una salute straordinaria.
Da allora la fama e l’uso dello Shiitake sono cresciuti enormemente a tal punto, che il
Lentinano, l’estratto che contiene i principali componenti è il maggiore agente antitumorale utilizzato in Giappone ed il terzo più prescritto nel mondo.

Nello stesso periodo, siamo nel 1965, dall’altra parte del mondo, in Brasile, a circa
200 km da San Paolo, dove un gruppo di scienziati dell’Università dello Stato della
Pennsylvania era al lavoro, per scoprire come mai gli abitanti della zona avessero una tale
longevità e tassi di malattie così bassi.
Anche qui la spiegazione del mistero consisteva in un fungo, che è parte integrante
della dieta e rimedio medicinale al tempo stesso.
Questo fungo che gli abitanti chiamano Cogumelo de Deus ("il fungo di Dio") si
chiama Agaricus Blazei Murril.
In Giappone l’Agaricus blazei viene utilizzato da circa 500.000 persone sia nella
prevenzione oncologica, sia come terapia coadiuvante alla chemio e radioterapia o dopo
la rimozione chirurgica del tumore.

Piano piano, queste conoscenze cominciarono a diffondersi nel mondo scientifico
fino quando al "Congresso Internazionale di Micologia Terapeutica" a To-kyo nel 1974, ci
fu una svolta imprevista repentina.
Per la prima volta queste conoscenze, già sperimentate e note alla MTC furono
descritte in maniera esaustiva ed inoltre vennero presentati i risultati ottenuti nei primi studi
scientifici condotti in Giappone e Cina.
Gli scienziati occidentali, presenti al congresso rimasero stupiti per i risultati descritti!
Una volta ritornati nelle Università e nei propri Centri di Ricerca, cominciarono in tutto
il mondo a studiare questi funghi e nell’arco di trent’anni centinaia di ricerche hanno
prodotto risultati veramente molto interessanti.
Cercherò di tratteggiare una panoramica sui loro effetti in ambito Oncologico, che
sono utili sia per la prevenzione, sia l’azione antitumorale, sia per la terapia risanamento
degli effetti collaterali derivanti da chemio e radio-terapia.

Approvazione Ufficiali nel mondo sui funghi Medicinali 

Dopo le ricerche scientifiche, in alcuni paesi è giunta poi, l’approvazione ufficiale del
Ministero della Salute per alcuni di essi.
In Giappone nel 1976 lo Shiitake è stato approvato come farmaco antitumoralee
negli anni 90 sempre in Giappone la Krestina (PSK), estratta dal Coriolus Versicolor, un
altro Fungo Medicinale è stato approvato come farmaco antitumorale.
Qualche anno dopo anche in Cina il Ministeri della Salute Pubblica ha approvato
ufficialmente il Polisaccaridopeptide (PSP), per la cura del tumore.
Questo composto viene estratto sempre dal medesimo fungo il Coriolus Versicolor,
ed è l’analogo molto simile, di scuola cinese.
Dal 1999 in Cina il PSP è stato anche aggiunto all'elenco dei medicinali rimborsati.
Come forse molti di voi sanno, in Cina ed in Giappone il Sistema Sanitario Nazionale
garantisce il sevizio ai cittadini, che possono accedere liberamente, con le stesse modalità
assistenziali a trattamento sia con approccio e terapie naturali, o chimici, o anche
integrate. Non è male !
Il vento dell’Est ha toccato anche gli Stati Uniti, dove il PSP è stato dichiarato dal
Centro Nazionale di Ricerca sul Cancro, sostanza dotata di proprietà antitumorali.

Tolleranza a lungo termine nelle terapie 

Inoltre La FDA degli Stati Uniti (Food and Drug Administration) ha concesso ai
Funghi Medicinali lo status di sostanze sicure privi di effetti collaterali.

Ma come fanno ad essere efficaci? Quali sono le loro proprietà?

I funghi, non appartenendo né al loro regno vegetale, né al regno animale, ma
avendo una appartenenza a parte possiedono alcune sostanze uniche.
Vivono in ambienti poco ospitali, che molto spesso è legno o altri tessuti in
decomposizione, abitati da colonie di batteri, virus, parassiti o anche da altri funghi, come
muffe candide e lieviti.
Quindi i funghi per sopravvivere hanno bisogno di difese immunitarie efficienti, di
enzimi per digerire anche il legno, di una struttura solida e di una ricca produzione di
energia vitale, per la difesa e lo sviluppo.

Principali molecole attive nei Funghi Medicinali, detti “elisir di lunga vita”.

Ecco le principali sostanze contenute dai Funghi Medicinali:
Stimolano inoltre la produzione di globuli bianchi, interferone ed altri composti
utili alla difesa antivirale e antibatterica.
Agendo sulle cellule staminali del midollo osseo possono aumentare o regolarizzare
la produzione anche di globuli rossi e piastrine a secondo della necessità dell’organismo.

I Beta-glucani 
Costituiscono la parte più preziosa e nobile e sono un nutrito gruppo di sostanze
ognuna delle quali possiede un profilo di attività biologiche specifiche.
Alcuni sono immunostimolanti, altri antinfiammatori, altri antiallergici,
ipocolesterolizzante ed ipoglicemizzante.
Alcuni agendo sulle cellule staminali del midollo osseo possono aumentare o
regolarizzare la produzione anche di globuli rossi e piastrine a secondo della necessità
dell’organismo.
Aumentano le difese immunitarie, combattono i microbicisenza effetti collaterali
intestinali.
Altri beta glucani, la frazione SX ha proprietà di regolazione dei livelli glicemici, e
lafrazione ES, ad ha azione anti ipertensiva.

I Terpenoidi 
Alcuni possiedono proprietà antibiotiche naturali, senza effetti collaterali ed
antinfiammatori, stimolano il sistema immunitario in sintonia ai Beta-glucani, potenziandosi
a vicenda.
Altri terpenoidi hanno un’attività anti-ipertensivedi tipo ACE-inibitore ed
antinfiammatoria sulle arterie.
Il termine terpenoidi fa parte della stessa famiglia da cui deriva trementina, la resina
del larice utilizzata come antisettico fin dai tempi degli antichi greci e presente nelle ricette
della nonna.

La trombina, l’adenosina e la guanosina 
Sono antiipertensive e fluidificanti del sangue con l’attività inibitoria dell’aggregazione
piastrinica.

Enzimi 
Possiedono numerosi enzimi molto potenti, antiossidanti (laccasi, SOD),
disintossicanti (perossidasi, catalasi, citocromo P-450), altri digestivi, per attecchire sul
legno e per eliminare tossine.

Altre composti di interesse sono epatoprotettori, energetizzanti, lassative, 
prebiotici. 
I ricercatori negli studi clinici hanno poi scoperto molte altre molecole dotate di attività
biologica di grande valore clinico che favoriscono cuore, circolo, irrorazione sanguigna,
pressione arteriosa, apparto digerente, fegato, metabolismo, capacità depurative, sistema
nervoso, ossa e capelli.
Inoltre destano molto interesse la loro notevole azione nelle ipertensioni e nelle
malattie cardiovascolari, nel diabete, nei disturbi del metabolismo dei grassi, nei problemi
allo stomaco, all'intestino e digestione, nelle allergie, nelle infiammazioni e nelle emicranie,
negli scompensi psichici e nei disturbi del sonno, in caso di sovrappeso e in molti al
disturbi.
I funghi vitali combattono i sintomi della malattia, andando ad agire anche sulle
cause sottostanti, ricercando il recupero della cosiddetta omeostasi. Questa consiste
nell'equilibrio di diverse "economie" all'interno dell'organismo, ad es. dei minerali e dei
microelementi, l'equilibrio dei microrganismi, l'equilibrio degli enzimi, degli ormoni,
dell'acqua, degli elettroliti, delle cellule immunitarie, ecc. E’possibile così comprendere gli
ef-fetti estremamente molteplici dei funghi sull'appetito, sulla digestione, sulla psiche, sul
colesterolo, sul diabete, sulle angiopatie, sulla pressione sanguigna, sulle allergie...
Grazie a  tutte queste caratteristiche, i Funghi Medicinali sono a ragione chiamati
“elisir di lunga vita”.

Effetti collaterali? Nessuno, dicono esperienza millenaria e recenti studi scientifici. Unica avvertenza: la produzione deve essere strettamente biologica, perché i funghi sono «spazzini» dell' ambiente inquinato.

I più conosciuti sono quattro tipi di funghi millenari per migliorare il benessere generale: Agaricus Blazei Murrill, Cordyceps, Maitake e Shitake.
SHITAKE
Flowersoflife

Un fungo millenario della tradizione asiatica con grandissime proprietà antitumorali, antivirali, ipocolesterolemizzanti e ipoglicemizzanti.
Lo Shitake è conosciuto con il nome di ”lentinula edodes”, reperibile nei paesi asiatici (Cina, Corea, Giappone). Gli effetti e l’utilizzo dei funghi Shitake sono stati descritti per la prima volta durante il periodo della dinastia dei Ming (1364/1644). Recentemente, ricercatori giapponesi e americani, sono riusciti a mettere in evidenza, attraverso ricerche e sperimentazioni, l’azione antivirale, antitumorale, ipocolesterolemizzante e ipoglicemica.
Il prodotto è caratterizzato dalle proprietà immunostimolanti, ipocolesterolemizzante. Nei casi di immunodeficienza si è avuto un aumento sia dei linfociti che della loro attività.
MAITAKE
Flowersoflife

Il fungo danzante della tradizione millenaria cinese un efficace rimedio naturale in grado di potenziare il sistema immunitario coadiuvando i trattamenti chemioterapici e radioterapici riducendone la tossicità.
Maitake significa "Fungo Danzante", non si sa bene se per la sua composizione a ceppo fogliare, quasi mosso a tempo di danza, o come vuole la tradizione cinese, per il fatto che data la sua rarità a quei tempi, il raccoglitore che lo trovava si metteva a...danzare per la gioia...Viene oggi coltivato e prodotto senza particolari problemi, anche perchè si tratta di un fungo altamente digeribile, efficace nel potenziare il sistema immunitario in caso di cancro alla prostata, alla mammella, per le malattie degenerative in genere, HIV compreso. Il prodotto svolge un'azione di sostegno in caso di trattamento tumorale chemioterapico e radiante, evitando gran parte degli effetti collaterali normalmente connessi a queste forme di terapia, riducendo sia l'entità del dolore, che la perdita di capelli, l'insorgere di nausea, disturbi digestivi, ecc.
CORDYCEPS
Flowersoflife

Un fungo dalle proprietà miracolose, antibiotico naturale, utilizzato principalmente per il trattamento dell'asma e altre affezioni bronchiali ed è in grado di aumentare considerevolmente le difese immunitarie.
Le proprietà medicinali del Cordyceps sono ragguardevoli. Nella medicina tradizionale cinese l’impiego principale del Cordyceps ha riguardato il trattamento dell’asma e altre affezioni bronchiali. Ora la moderna ricerca avvalora l’efficacia di questi antichi utilizzi.
Uno dei punti culminanti della ricerca moderna è stato la scoperta di nuovi antibiotici presenti nel fungo, uno dei quali, la cordicepina, è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato, o stanno sviluppanto, resistenza ad altri più comuni antibiotici (come la penicillina, un prodotto fungino!).
AGARICUS BLAZEI MURRILL
Flowersoflife

Agaricus Blazei Murrill è un fungo indicato per la sua azione immuno-modulante in quanto è in grado di ristabilire un sistema immunitario compromesso.
L’integrazione nutrizionale con Agaricus Blazei risulta particolarmente indicata in caso di molte forme patologiche, quali infiammazioni o mancanza di energia, o quando semplicemente si voglia un supplemento ad alta attività antiossidante. Le sostanze più attive dell’Agaricus sono i glucani che agiscono in sinergia con gli altri componenti e svolgono importanti azioni a livello cardiocircolatorio, metabolico e immuno-modulante.
L’Agaricus, in realtà è in grado sia di ristabilire un sistema immunitario compromesso sia di sopprimere una risposta immunitaria eccessiva. E’ infatti anche in grado di normalizzare un eccesso di linfa o di macrofagi, il che lo rende un valido supporto anche in caso di patologie autoimmuni.

fonte http://frontelibero.blogspot.it/2013/08/i-funghi-medicamentosi-funghi-millenari.html

lunedì 5 agosto 2013

Riacquistare la vista con il metodo bates

"METTI A FUOCO CON LA GINNASTICA DEGLI OCCHI" 


Si chiama metodo Bates ed è una tecnica olistica secondo la quale, per correggere
difetti come la miopia e la presbiopia, occorre allenare i muscoli oculari

Tratto da "COME STAI" del mese di maggio a firma Daniela Larivei con la collaborazione di
Amalia Gorni, naturopata ed educatore visivo

Sono milioni le persone al mondo che indossano gli occhiali o portano le lenti a contatto per supplire a un difetto visivo. Per tornare a vedere, però, si può provare anche una tecnica dolce, sviluppatasi nella prima metà del secolo scorso, chiamata metodo bates.
Secondo l'Aiev, (Associazione italiana per l'educazione visiva), grazie a questa tecnica molte persone sono riuscite a riacquistare una normale e a volte eccellente capacità visiva.
Il metodo Bates, adatto a tutti anche ai bambini, non ha nulla di miracoloso: si tratta infatti di una ginnastica per i muscoli degli occhi. E' considerata, però, una tecnica olistica, cioè che mira al benessere della persona nella sua totalità.
Vedere chiaro, infatti, è un obiettivo che si raggiunge praticando quotidianamente alcuni esercizi, ma anche mettendo ordine dentro se stessi per vedere ciò che ci circonda con un'ottica diversa: i risultati possono essere davvero sorprendenti.



COLPA DELLE TENSIONI
In una visione sana tutti i fasci luminosi provenienti dagli oggetti presenti nel campo visivo vengono convogliati in un preciso punto della retina, la fovea centralis, che è la responsabile della visione nitida. E' il cristallino che, fungendo da lente, si flette in vario modo operando la deviazione della luce: è ciò che viene chiamata "rifrazione". In presenza di un vizio di rifrazione, il cristallino, per varie cause, non è in grado di convergere i raggi luminosi sulla fovea e pertanto la vista risulta sfuocata. Tuttavia, secondo il metodo Bates, i problemi di vista non sarebbero da imputare soltanto a un deterioramento del cristallino, bensì anche all'affaticamento dei muscoli degli occhi.
In pratica, in presenza di tensioni mentali, anche i muscoli degli occhi si irrigidiscono. Ne consegue che l'occhio cambia forma dando origine a specifici disturbi visivi: la retina, in pratica, resta fissata o troppo avanti o troppo indietro per permettere all'immagine di cadere a fuoco sulla fovea centralis, consentendo una visione nitida. Per esempio, in caso di:
miopia, a causa di un anomalo allungamento del bulbo oculare, i raggi non convergono sulla fovea, ma in un punto antistante ad essa;ipermetropia, il bulbo è più corto del normale e il cristallino ha difficoltà ad incurvarsi per mettere a fuoco gli oggetti vicini. I raggi vengono così proiettati in un punto retrostante alla foveapresbiopia, si ha un irrigidimento del cristallino che lo rende incapace di flettersi a sufficienza per vedere bene gli occhi vicini;lastigmatismo, per via di un'alterazione della curvatura della cornea (membrana trasparente che chiude anteriormente l'occhio) e della luce che risulta distorta e deviata in modo impreciso, l'acutezza visiva è confusa, in quanto ridotta sia da lontano sia da vicino.
Inoltre, sempre secondo Bates, gli occhiali possono rendere permanente e far peggiorare quello che è soltanto un disturbo momentaneo, perchè l'occhio si abitua e si adatta alle lenti diventando, così, pigro. Non solo, dopo anno di studi il medico americano aveva constatato che molte persone portavano occhiali pur non avendone bisogno.


UNO SFORZO INCONSCIO
Lo stato di tensione mentale e fisica che coinvolge anche gli occhi è stato identificato da Bates come la causa di tutti i problemi di vista. A tale proposito, il medico ha evidenziato i passi fondamentali per correggerli e cioè:
abbandonare l'abitudine di sforzarsi di vedere bene,sperimentare concretamente la differenza tra sforzarsi di vedere e rilassarsi semplicemente accogliendo ciò che si vede,limparare alcune tecniche per fare diventare l'atteggiamento di non sforzo il proprio modo di guardare,eliminare tensioni mentali e fisiche, come mal di testa e stanchezza agli occhi.
Poiché chi ha problemi di vista non ha un respiro tranquillo e profondo, ma superficiale e trattenuto (apnea), durante gli esercizi è importante respirare e ridare ossigeno agli occhi.
 


SPECCHIO DELL'ANIMA
Trattandosi di una tecnica olistica, il recupero della vista deve quindi passare anche attraverso una consapevolezza interiore che permetta di affrontare le radici del problema.
I disturbi visivi possono, infatti:
essere il frutto di una visione negativa del mondo;levidenziare l'incapacità a relazionarsi con l'esterno e non solo con se stessi, poiché la vista è il principale organo di senso che corrisponde alla comunicazione.
Come è fatto l'organo
La parte anteriore dell'occhio è formata dalla cornea, nel cui centro sono visibili:
l'iride, il cui colore varia da persona a persona,la pupilla, che si dilata o si restringe a seconda degli stimoli luminosi.
La parte posteriore include la sclera, biancastra, da cui emerge il nervo ottico.
Il nucleo è composto da:
il cristallino,l'umor vitreo.
Gli occhi rivelano come ci rapportiamo nei confronti degli eventi positivi o negativi: per esempio, di fronte a un trauma o a un problema famigliare, lo sguardo si blocca e rimane per lo più fermo. Altre volte, invece, chi non può vedere non vuole vedere: per esempio, un presbite potrebbe essere una persona che, subendo i problemi legati all'età e non volendo vedersi le rughe, abbassa lo sguardo e non vede più da vicino.
In termini tecnici si dice che la mente la preso "provvedimenti economici": i disturbi visivi sarebbero, in pratica, un modo per difendersi dagli eventi o dalle persone.
E' quindi importante capire che cosa si nasconde dietro un disturbo visivo perchè, se si arriva alla causa, si può migliorare la vista e il proprio benessere.
E' fondamentale, però, che il metodo venga praticato con consapevolezza, motivazione e costanza.


TRE PRINCIPI
Il metodo Bates è fondato su tre principi:
il movimentola centralizzazioneil rilassamento
In base al primo principio, il dottor Bates ha notato che gli occhi di chi ha problemi visivi si muovono meno rispetto a quelli di chi ha una vista normale.
Chi non vede bene sembra cercare costantemente un ambiente sicuro dove le cose cambino poco e le attività non siano intense.
Questo atteggiamento crea una visione del mondo estremamente rigida: si cerca di fermare la realtà e gli occhiali, limitando i movimenti degli occhi, non farebbero che peggiorare la situazione.


DA VICINO
Una delle conseguenze dell'abitudine di fissare, tipica di chi ha problemi visivi, è quella di allargare la percezione visiva, a scapito dell'acutezza.
Guardando, per esempio, il viso di una persona, chi ha una vista naturale saprà esplorare il volto e mettere a fuoco una miriade di particolari, che il cervello ricostruirà poi in un'immagine nitida (meccanismo della centralizzazione).
Chi fissa lo sguardo, invece, cercherà con ansia di vedere tutto il viso ugualmente bene, ma, poichè è impossibile, sfocherà lo sguardo e vedrà peggio.
Non solo: questo meccanismo chiamato da Bates "diffusione" in contrapposizione  a quello corretto che è la centralizzazione, se protratto negli anni indurrà progressivamente la perdita della capacità di concentrare l'attenzione nel centro del proprio campo visivo che corrisponde alla fovea, la parte più sensibili della retina. Affinché si possa mettere in atto il meccanismo della centralizzazione, quindi, gli occhi si devono muovere e non rimanere fissi.
Chi ha problemi visivi quando non si muove resta rigido e se prova a rilassarsi ha qualche difficoltà. Il rilassamento, però, è importante perchè migliora la vista e induce, attraverso il movimento e il meccanismo della centralizzazione che impedisce allo sguardo di rimanere fisso, un netto cambiamento del modo di vedere il mondo.

UN VALIDO AIUTO
Il metodo Bates non ha controindicazioni, in quanto si basa su esercizi finalizzati ad allenare i muscoli degli occhi che hanno perso la loro elasticità. Tuttavia, affinché il metodo funzioni, è importante non avere fretta.
Una buona visione si recupera, infatti, in modo graduale, con pazienza e svolgendo con costanza gli esercizi.
Il metodo Bates è indicato nei disturbi visivi dovuti a un'alterazione dell'elasticità dei muscoli, come per esempio nella miopia o nell'astigmatismo. Non ha la presunzione di sostituire alcuna cura medica, ma piuttosto può essere un valido complemento alla cura stessa.
 

9 ESERCIZI PER VEDERCI MEGLIO
1 - Delineare i contorni
Si tratta di un costante movimento degli occhi, insieme con il collo, che va eseguito immaginando di avere una matita magica o un naso allungabile, come quello di Pinocchio, che termina con una punta di matita. Gli occhi seguono esattamente il punto toccato dalla punta della matita magica, delineando così l'intero contorno dell'oggetto o della persona.
Aiuta a vedere in modo nitido in maniera graduale.
2 - Lo shiftingSi esegue pensando di avere una piuma che accarezza le cose senza poterle afferrare perchè scivolano (shift). Per esempio, si può pensare di accarezzare gli alberi senza afferrarli, immaginando che questi si spostino e scivolino in direzione opposta al movimento.
Si può svolgere anche durante la lettura, immaginando che la pagina si muova in direzione opposta al movimento degli occhi e della testa. E' ideale per rilassare gli occhi nel movimento.
3 - Oscillazioni ampie e visione soffice
Consiste nello stare in piedi e nel compiere con il corpo ampie oscillazioni a destra e sinistra, con la consapevolezza delle cose o delle persone che scorrono da entrambi i lati.
Assieme al corpo si devono muovere anche la testa e gli occhi. E' utile per imparare a non fissare lo sguardo e a non esercitare sempre il controllo sulle cose.
4 - Lo yoga degli occhi
Consiste nel muovere gli occhi in su, in giù, al centro, a destra e a sinistra, poi di nuovo in centro, quindi in modo obliquo, in alto e in basso, a sinistra e a destra, tutto il giro in senso orario e antiorario e rilassare. Tonifica i muscoli degli occhi.
5 - Il sunning
Vuol dire prendere il sole sulla fronte e sulla nuca con gli occhi chiusi, per circa 5 minuti. In pratica bisogna esporsi al sole senza rimanere fermi, ma muovendo sempre la testa. La luce, mediante gli stimoli che invia alla retina, serve ad attivare la funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisario, cioè del sistema endocrino, nervoso e di difesa. Alternare 20 esercizi di sunning e 10 di palming.
6 - Lettura a distanza ravvicinata
Consiste nel leggere piccoli caratteri, stampati con un corpo in genere di 2,5 e alla fine di ogni pagina, nell'alzare lo sguardo. E' indicata per chi ha bisogno di rilassare i muscoli degli occhi.
7 - Le pietruzze
Consiste nell'osservare due pietruzze spostando lo sguardo da una all'altra, considerando che quella messa a fuoco si vede meglio dell'altra. Cominciare ponendole a una distanza di circa 10 centimetri l'una dall'altra, quindi avvicinarle fino a quando non si toccano, conservando tuttavia la capacità di vedere meglio quella che si sta osservando. E' importante che lo sguardo sia tenuto in movimento, come se si disegnassero i particolari che si registrano con gli occhi, mentre si osserva ogni singola pietruzza. E' utile per sviluppare la visione centralizzata.
8 - Il palming
Si esegue sedendosi, inclinandosi in avanti, appoggiando i gomiti su un tavolo, chiudendo gli occhi e coprendoli con il palmo delle mani, mentre le dita si incroceranno sulla fronte. Per una buona riuscita è bene sgomberare la mente da ogni pensiero. Serve a sciogliere le tensioni e quindi a rilassare i muscoli degli occhi.
9 - Battere le palpebre
E' un meccanismo di scarico delle tensioni e di automassaggio dell'occhio. In più, mantiene in buona salute la cornea.

domenica 4 agosto 2013

AGOSTO, ALBERO DELLA VITA SIMBOLO HOD,TRASFORMAZIONE

 Hod / Trasformazione / Cambiamento e trasformazione:

Agosto è rappresentato dalla ottava Sephira nell'Albero della Vita. Hod, situato sulla linea di anima del corpo a destra dell'ombelico, si occupa di Mercurio, astrologicamente Gemelli e Vergine, e, di conseguenza, gli elementi di Active Air e Terra Neutro. Hod è il movimento che si è, il cambiamento e la trasformazione. Si occupa i ritmi del corpo, e di rilevamento. Nella mitologia greco / romana, Hermes / Mercurio è stato l'unico 'dio' che potevano entrare nell'Ade (Inferno), senza essere leso, e quindi simboleggia la nostra capacità di muoversi attraverso il nostro proprio 'inferno' illeso.

Mercury / Hermes era anche il messaggero e portatore di conoscenza per l'umanità. Questo simboleggia anche una buona comunicazione, il contatto e la capacità di profonda meditazione trasformativa (trasferimento di informazioni tra la mente conscia e inconscia).


Meditate su questo simbolo per 5 minuti al giorno durante il mese di agosto per aiutarli a liberare il vostro inconscio 'inferno'. In alternativa, è possibile anche stampare questo simbolo (renderlo circa 2,5 pollici) e posizionarlo sul lato destro di fianco all'ombelico sulla linea dell'anima ( circa 5 dita dall'ombelico)





Antar Raja
.

32 PUNTI SULLA TESTA: access consciousness bars



Riesci a ricordarti l’ultima volta nella tua vita in cui ti sei sentito completamento rilassato, nutrito e curato amorevolmente? O è passato troppo tempo da quando hai ricevuto guarigione e gentilezza senza alcun giudizio sul tuo corpo o sul tuo Essere?
La prima classe di Access è “I Bars”. Sapevi che ci sono 32 punti sulla testa, che quando vengono toccati gentilmente, senza sforzo e facilmente, rilasciano tutto ciò che non ti permette di ricevere? Questi punti contengono tutti i pensieri, le idee, le credenze, le emozioni e le considerazioni che abbiamo immagazzinato in qualsiasi vita. E’ un’opportunità per liberarti da tutto!

Ogni sessione di Bars può rilasciare 5-10 mila anni di limitazioni in quell’area della tua vita corrispondente alla specifica Barra che viene toccata. E’ un processo incredibilmente nutriente e rilassante, in grado di disfare le limitazioni presenti in ogni aspetto della tua vita che sei disposto a cambiare! Quanto della tua vita spendi nel fare, piuttosto che nel ricevere? Ti sei reso conto che la tua vita non è ancora quello che vorresti che fosse? Puoi avere tutto ciò che desideri (e anche di più!) se sarai disposto a ricevere di più e fare, forse, un po’ meno! Ricevere o imparare “I Bars” permetterà a questo, e a molto altro, di mostrarsi a te!
“I Bars” hanno assistito migliaia di persone nel cambiare diversi aspetti dei loro corpi e delle loro vite, incluso il sonno, la salute, il peso, i soldi, il sesso e le relazioni, l’ansietà, lo stress e molto altro! Nel peggiore dei casi ti sentirai come se avessi appena ricevuto il miglio massaggio della tua vita. Nel migliore dei casi tutta la tua vita può cambiare in qualcosa di più grande, con facilità totale.









































è possibile combinare la sessione delle barre con la cromopuntura  e cristalli esogetici






http://www.accessconsciousness.com/classtype_details.asp?cid=11&l=it

http://www.accessconsciousness.com/shopUSA/detail.asp?item_number=572&page_num=1



























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