... Non Solo Cromopuntura

domenica 29 settembre 2013

L'IPERICO: BENEFICO PER LA DEPRESSIONE E DISTURBI PSICOSOMATICI


Per la sua attività antidepressiva, L'iperico (Hypericum perforatum L. ) è stato oggetto di oltre 40 studi clinici negli ultimi 20 anni. Due grandi meta-analisi che hanno revisionato tutti questi studi, sono giunti alla conclusione che l'efficacia dell'iperico è superiore al placebo ed è molto simile a quella degli inibitori della serotonina (SSRIs) neicasi di depressione lieve e moderata.
 




 L'iperico è stato testato anche nel caso di altri disturbi dell'umore:

- SAD (disturbo stagionale dell'umore) - due open-label studies hanno mostrato un effetto positivo dell'iperico. Tuttavia ulteriori studi randomizzati e controllati sarebbero necessari per confermare il dato;

- depressione pre-, peri- e post-partum – non ci sono dati scientifici;

- depressione giovanile – due piccoli studi (n =26 e n = 33) hanno mostrato una certa efficacia dell'iperico in questo disturbo, sebbene la percentuale di abbandono dei partecipanti allo studio sia stata alta;

- depressione da moderata a severa – uno studio (n =251) ha mostrato che l'iperico è efficace almeno come la paroxetina, ma meglio tollerata. Questo risultato ne incoraggia l'uso nel caso di depressione severa;

- somatizzazioni (gastrointestinali, sessuali, pseudoneurologiche, dolori ricorrenti, ecc) – uno studio controllato (n=151 e n=184; 600 mg/die) durato sei settimane ha mostrato che l'iperico è efficace nel controllare i disturbi psicosomatici;

- disturbo ossessivo/compulsivo – uno studio open label si è mostrato efficace, mentre uno studio controllato e con placebo (n = 60; 600-1800mg/die) non ha dato risultati positivi;

- deficit attentivo e iperattività (ADHAD), distimia, fobie – per ognuno di questi problemi sono stati condotti studi controllati, ma i risultati sono stati negativi.



L'effetto antidepressivo dell'iperico è stato attribuito a diversi meccanismi, tra cui: inibizione del reuptake della serotonina, dopamina e norepinefrina; debole inibizione delle monoamino-ossidasi A e B; riduzione della degradazione dei neurotrasmettitori; aumento del legame recettoriale; incremento dell'attività dopaminergica; modulazione neuroendocrina.


Studi di farmacocinetica suggeriscono che l'iperico possa aumentare l'espressione di geni coinvolti nel processo dell'infiammazione, dello stress ossidativo e nella sintesi di proteine coinvolte nel metabolismo energetico e nella rigenerazione assonale. In uno studio si è visto che la somministrazione di iperico a 962 pazienti depressi, aumentava significativamente i valori sierici di Fattore Neurotrofico Cerebrale.


Tuttavia è importante sottolineare alcuni aspetti. I risultati positivi di questi studi sono stati ottenuti solo con alcuni prodotti e a dosaggi specifici e probabilmente non possono essere estesi ad altri prodotti commerciali simili, ma non uguali e magari di qualità inferiore. 

I brand utilizzati sono: LI-160 (Lichtwer [Lichtwer Pharma; Berlin, Germany]), Ze 117 (Zeller [Max Zeller Söhne AG; Romanshorn, Switzerland]), e WS®-5570 (Schwabe [Dr. Willmar Schwabe Pharmaceuticals; Karlsruhe, Germany]). 

I dosaggi più comuni impiegati sono: 900mg/die, in due o tre somministrazioni, standardizzati in 1.0ug di ipericina (0,3%) e 3-5% di iperforina (ad eccezione del prodotto ze 117, che conteneva 0,5% di ipericina e meno dello 0,2% di iperforina). Nei casi di depressione severa, è probabile che i dosaggi debbano essere raddoppiati.


Per quanto riguarda l'interazione con altri farmaci, problemi si pongono soprattutto con gli estratti di iperico che hanno le più alte concentrazioni di iperforina, (>10mg di iperforina/die) dato che questa sostanza agisce su alcuni enzimi del fegato. E' bene quindi porre molta attenzione al prodotto usato e alla concomitante assunzione di farmaci. 

Comunque, secondo 16 studi di sorveglianza post-marketing (n = 34,834), l'iperico è molto più sicuro dei farmaci di sintesi. Non esistono studi sulla sicurezza dell'iperico durante l'allattamento e la gravidanza, ma non esistono neanche report di effetti avversi.


L'iperico quindi, nel caso di disturbi dell'umore si configura come un vero e proprio farmaco. Per la sua prescrizione è bene affidarsi solo e unicamente ad un medico ed evitare di assumerlo dietro “consiglio” di altre figure professionali e non.



Bibliografia

- Sarris J. St. John's wort for the treatment of psychiatric disorders. Psychatr Clin North Am. 2013;36(1):65-72.

http://saluteolistica.blogspot.it/2013/09/liperico-benefico-per-la-depressione-e.html

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