... Non Solo Cromopuntura

venerdì 5 ottobre 2012

L'ASPETTO VIBRATORIO DEL COLORE


Un altro argomento indispensabile da affrontare quando si parla del colore è l'aspetto meno visivo ma più "vibratorio" del colore stesso. I colori infatti hanno una ben precisa lunghezza d'onda. I costituenti fondamentale della luce sono i fotoni, particelle senza peso che si muovono alla velocità della luce di 300 mila Km. al secondo. Sono queste particelle fondamentali che muovendosi in modo ondulatorio costituiscono il colore e possono essere percepite anche in modo diverso da quello visivo.
In altri termini il colore non possiede solamente un aspetto visivo, ma innesca dei processi o reazioni fisiche sottili ma reali. La luce colorata attraverso il differenziarsi dell'ondulazione dei fotoni a seconda del colore innesca stimoli diversi alla materia che ne è colpita. E' provato che se mangiamo in un ambiente con le luci fredde e colori freddi avremo più difficoltà digestive in quanto il processo della digestione ha bisogno di calore.
In un ristorante con le luci calde, sui toni ambrati o arancio, le persone saranno più stimolate a consumare il cibo. Questi toni caldi aiutano la secrezione della bile, indispensabile per la digestione. In questi locali la gente riesce anche a socializzare meglio, attraverso questi colori che "riscaldano il cuore" riescono ad entrare meglio in spazi di intimità e presenza affettiva.
Una stanza dipinta tutta di rosso può aumentare il nostro ritmo cardiaco. Per chi ha potuto osservare persone totalmente cieche è incredibile vedere come queste sembrino scegliere oggetti o vestiti attraverso una percezione tattile del colore . Per chi ha nella vista il senso dominante, soprattutto per quel che riguarda il colore passa talmente tanto attraverso gli occhi che per noi è difficile concepire che il colore possa essere davvero riconosciuto da altri sensi come il tatto.
Attraverso certi esercizi, come quello di farci bendare e poi farci accompagnare in stanze di colori diversi, possiamo affinare questa capacità che tutti abbiamo ma che è solamente un po' sepolta dentro di noi perché non è prioritaria ed indispensabile per la nostra sopravvivenza come invece lo è per un cieco.
Anche per i fiori di Bach, come tutti i fiori del mondo possiamo dire che essi sono la trasmutazione della luce in materia. Innanzitutto dobbiamo dire che l'idea di "nutrire" di colore un determinato rimedio per la salute non è del tutto nuova. In India e nell'antica tradizione della medicina Ayurvedica alcune medicine a base di erbe ed unguenti curativi sono posti in bottiglie di vetro di un determinato colore in modo da potenziarne gli effetti terapeutici; di vetro rosso per i rimedi rivitalizzanti che devono "scaldare"; di colore blu per i rimedi calmanti e che devono "raffreddare"; di colore verde per quelli ad azione disintossicante e decongestionante.
Il Dr. Pagnamenxa, pediatra di Locarno, apprezzato collaboratore di Peter Mandel (ideatore della lettura diagnostica delle fotografie Kirlian e della terapia della Cromopuntura attualmente molto diffusa in Germania, metodo che prevede l'irradiazione di colori diversi nei punti dell'Agopuntura), cita i casi di bambini sofferenti di varicella, che fino a pochi anni fa si usava avvolgere in un panno rosso per stimolare la circolazione e quindi la guarigione.
Negli anni Settanta, quando si trovava in Algeria a dirigere un reparto universitario di malattie infettive pediatriche, era strabiliato nel vedere come le infermiere facevano la diagnosi del morbillo dando solo uno sguardo nel cortile sottostante, quando vedevano arrivare le madri con i bambini completamente nascosti da una coperta. La loro diagnosi era sempre esatta. Alla curiosità del dottore risposero dicendogli che le mamme coprono i bambini affetti da morbillo con una coperta rossa.
Il rosso aiuta la circolazione sanguigna più di ogni altro colore e coprire i bambini malati con un panno rosso serve per "far uscire il male il più velocemente possibile" e la tradizione popolare dice che si possono evitare le conseguenze, un tempo spesso gravissime di questa malattia infettiva.
Sempre il Dr. Pagnamenta ricorda che quotidianamente in ospedale viene usata terapeuticamente la luce colore indaco per irradiare la pelle dei neonati affetti da ittero e che potrebbe danneggiare il loro cervello. In certi reparti di malattie infettive e nelle sale operatorie ci sono luci di un tono sul viola per evitare la proliferazione di batteri ed infezioni. Dipendono dalla luce un'infinità di processi biochimici del nostro corpo.
Il sole aiuta la catalizzazione dei processi metabolici di assorbimento dei minerali tra cui anche il calcio, così importante per le ossa, i denti ed il corretto funzionamento del cuore. Nei paesi nordici quando le notti sono lunghissime, molte persone presentano sintomi di depressione e se si sottopongono giornalmente ad un bagno di luce, questo disturbo che ha a che fare con il funzionamento della ghiandola pituitaria o epifisi e la produzione della melanina, sparisce.
E così, proprio perché la luce è sinonimo di vita per tutte le religioni e una manifestazione dell'essenza divina. Se pensiamo alla luce in questi termini il metodo solare di Bach ci appare come una tecnica di "dinamizzazione" veramente perfetta.


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